Rivista Anarchica Online
Sbirri o uomini?
Cari compagni, vi scrivo con altri compagni a proposito
dell'articolo "Sindacato sbirri" a pag. 4 del numero di Febbraio
di quest'anno. In questo articolo c'è una giusta critica delle posizioni sindacali che incoraggiando
il
sindacato dei poliziotti non migliorerebbero affatto le condizioni economiche degli sfruttati che si sono
arruolati per non morire di fame, ma darebbero solo più credibilità alla polizia e alle sue
brutali repressioni
contro i rivoluzionari. Fin qui siamo d'accordo. L'ultima parte dell'articolo afferma che "La nostra
propaganda rivoluzionaria è si diretta a tutti gli uomini e le donne, ma soprattutto (da sempre)
agli sfruttati.
Certo non agli sbirri, alle spie". Ci sembra sen'altro una conclusione troppo semplicistica. Per noi
c'è da
distinguere decisamente tra chi sceglie di fare lo sbirro e chi si arruola ignorante e lavato nel cervello per
non morire di fame. Le migliaia e migliaia di proletari della Sicilia, Calabria e del Sud in genere non
hanno
scelto liberamente: solo durissime condizioni materiali e un'accurata propaganda fascista hanno portato
alla
loro schifosa scelta. Per cui, compagni, non si può chiudere il discorso così
superficialmente, ma opporre
alla demagogia sindacale una capillare propaganda rivoluzionaria e anarchica che raggiunga i proletari
ovunque e li faccia prendere coscienza, li faccia desistere dall'arruolarsi, dal servire i loro padroni per
quattro soldi insanguinati, li richiami alla diserzione se già arruolati per unirsi a tutti gli altri
proletari
come loro. Solo così si riuscirà a lottare contro l'intera struttura dell'esercito, a portare
avanti
l'antimilitarismo e in definitiva in senso più vasto la lotta contro il capitalismo e contro qualsiasi
oppressione statale. Questo è lavoro politico anarchico. Il dogmatismo e il
settarismo lasciamoli ad altri. Per quanto riguarda il resto, salvo qualche altra riserva,
troviamo la rivista, di cui siamo spesso diffusori volontari, molto buona. Pensiamo debba essere dato
più
spazio alle lettere sacrificando magari titoli cubitali. Fraterni saluti e anarchia.
Cinque compagni di Cinecittà - Roma
La critica mossa dai compagni di Cinecittà alla nostra cronaca sovversiva
relativa al costituendo sindacato di
polizia è sostanzialmente valida. Nella foga polemica, la penna ha in parte tradito il nostro
pensiero. In effetti la
propaganda anarchica è rivolta indistintamente a tutti gli sfruttati, poiché
noi siamo certi che ogni essere umano
ha in sè la potenzialità di liberarsi dai pregiudizi e dai condizionamenti sociali per
abbracciare la causa
dell'emancipazione sociale. Giustamente i compagni sottolineano il fatto che la maggior parte degli agenti
di P.S.
si arruola nel Corpo per mancanza di alternative di lavoro sicuro e che, di conseguenza, la loro non deve
essere
considerata una libera scelta. Dunque, la nostra propaganda è diretta anche agli agenti di P.S....
nonostante
appunto essi siano agenti di P.S.! Se infatti è vero che il nostro discorso è diretto a
tutta l'umanità, è anche vero che solo ad alcune categorie, solo
ad alcune classi noi ci rivolgiamo in quanto tali. Agli oppressi, agli operai, ai contadini, agli emarginati,
ecc., noi
ci rivolgiamo considerandoli non solo possibili soggetti rivoluzionari come individui singoli, ma anche
categorie
sociali oggettivamente interessate ad un discorso egualitario e libertario e dunque ad un progetto
rivoluzionario.
Ai padroni, ai fascisti, ai preti, ai militari di carriera, ai poliziotti noi non ci rivolgeremo mai chiamandoli
nel loro
insieme a intraprendere - come categoria - un'azione collettiva: non potremo invece far altro che
appellarci alla
loro umanità, facendo leva su questa per spingerli ad abbandonare la loro funzione socialmente
negativa,
parassita, controrivoluzionaria, per passare dalla nostra parte, dalla parte degli sfruttati e della
rivoluzione. In questo senso la nostra drastica opposizione a qualsiasi sindacalizzazione dei poliziotti
deve essere riconfermata.
Sbagliano infatti i compagni di Cinecittà quando affermano che "il sindacato dei poliziotti non
migliorerebbe
affatto le condizioni economiche degli sfruttati che si arruolano per non morire di fame"; tant'è
vero che proprio
per togliere spazio al sindacalismo fra gli agenti di P.S., le autorità si sono affrettate a concedere
già qualche
miglioramento economico e normativo. E' nostra convinzione che una volta sindacalizzati i poliziotti
riuscirebbero certamente a migliorare progressivamente la loro situazione, considerando anche il fatto
che il
sistema ha il preciso interesse di tenere abbastanza buoni i propri cani da guardia. Come siamo
nemici della Confindustria (il sindacato dei padroni), dei sindacati dei super-burocrati, dei sindacati
dei magistrati, così non possiamo che essere contro qualsiasi altro sindacato che raggruppi i
sostenitori dell'attuale
sistema di sfruttamento. Quindi, siamo e saremo sempre contro qualsiasi sindacato di polizia. Non
ci rivolgeremo mai alla divisa, ma all'uomo che - nonostante tutto - vi si cela sotto.
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