Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 5 nr. 37
marzo 1975


Rivista Anarchica Online

Il kaki e il rosso

In Portogallo si è concluso rapidamente e in maniera ridicola il contro-golpe diretto - così dicono le fonti ufficiali - dal generale De Spinola. I militari del M.F.A. hanno colto l'occasione al volo e sull'onda del consenso per la "rivoluzione salvata" stanno imprimendo una svolta statalizzatrice all'economia. Le banche e le compagnie di assicurazione a capitale portoghese sono già state nazionalizzate e altre misure analoghe sono previste nei prossimi tempi. In campo politico e militare si sono assunti ancora più ampi poteri di quanti ne avevano all'indomani del colpo di stato dell'anno scorso. Il Consiglio della rivoluzione, formato esclusivamente da militari, è l'organo supremo della vita politica del Paese: può emanare leggi e respingere le decisioni del governo provvisorio.
Si è accentuato ancor più il carattere di regime sotto tutela militare, e le prossime elezioni saranno fortemente condizionate dall'ingerenza dei militari che potranno decidere quali saranno i partiti che potranno parteciparvi. I militari hanno deciso di mantenere in vita le appena ricostituite istituzioni democratiche per non alienarsi le simpatie dei Paesi occidentali (vedi anche la permanenza nella NATO) ma, come è costume di tutti militari, non vogliono abbandonare il potere ora che l'hanno conquistato. I partiti politici costituiranno quindi un comodo e legalitario paravento dietro il quale il M.F.A. sarà il reale protagonista della politica portoghese.
Alcune incertezze dei militari sono spiegate dal fatto che al loro interno esistono due tendenze, una più moderata facente capo al maggiore Melo Antunes, ministro di stato, l'altra, orientata verso un comunismo di tipo moscovita, guidato da Vasco Goncalves, presidente del Consiglio generale.
La libertà condizionata del nuovo regime portoghese ha già avuto le sue vittime: sono stati sospesi dalla gara elettorale sia la Democrazia Cristiana sia due formazioni dell'estrema sinistra, il Movimento per la Ricostruzione del Partito Proletario e l'Alleanza operai contadini. Il M.R.P.P. è stato successivamente messo fuorilegge, con grande soddisfazione del Partito Comunista che, tramite il suo leader Alvaro Cunhal, ha elogiato l'operato delle Forze Armate per avere eliminato un fastidioso concorrente che utilizzava anch'esso il simbolo della falce e martello.
Un altro "avvertimento" per le forze dissidenti è il decreto che commina pene detentive fino a otto anni per chiunque tenterà di "ostacolare e screditare" le elezioni dell'assemblea costituente indette per il 25 aprile, e multe fino a tre milioni di lire per chi si renderà responsabile di "sabotaggio elettorale". L'astensionismo degli anarchici portoghesi e i loro inviti a non votare saranno considerati ostacolo e sabotaggio delle elezioni?
La svolta autoritaria in Portogallo si può spiegare col fatto che all'indomani del "golpe rivoluzionario" i militari erano ancora impreparati a gestire direttamente ed esclusivamente il potere (come scrivevamo su A 31) mentre oggi stanno recuperando rapidamente il terreno e stanno imponendosi come forza egemone. Un'ultima osservazione. In una intervista concessa al corrispondente di Le Monde, l'ex ministro degli esteri e leader socialista portoghese Mario Soares ha rivelato l'esistenza di un accordo fra i governi di Lisbona e di Madrid per controllare e limitare le attività dei rispettivi gruppi sovversivi. In base a questo accordo è stata subito vietata a Lisbona una manifestazione di "estremisti di sinistra" indetta in solidarietà con i lavoratori spagnoli in lotta contro il franchismo, che - secondo il "compagno" Soares - "avrebbe potuto turbare le buone relazioni con i nostri vicini spagnoli". Curiosa concezione dell'internazionalismo socialista: governi di tutto il mondo, unitevi (per reprimere i pericolosi sovversivi)!