Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 2 nr. 11
marzo 1972


Rivista Anarchica Online

Anarchici in Olanda
di J. B.

Intorno agli anni '60 il Movimento Anarchico Olandese era come in gran parte del mondo, in stato di profonda crisi. Ridotto a due piccoli nuclei con i rispettivi organi di stampa ("Recht voon allen" - Diritto per tutti - e "De Vrije" Il Libertario -) la sua azione si riduceva alla propaganda spicciola ed a sporadiche agitazioni contro l'esercito o la monarchia. Si trattava del resto di una crisi che non era prerogativa degli anarchici, ma caratteristica di tutta la sinistra non riformista.
Fu la ribellione giovanile a mettere fine a questa situazione stagnante, in Olanda come altrove, provocando la nascita di una miriade di gruppetti dalla varia colorazione politica, dai marxisti più o meno ortodossi, ai maoisti, ai libertari, ai vari hippy, beat e provo (quest'ultimi nati e più compiutamente espressisi proprio nei Paesi Bassi (1)).
Il Movimento Anarchico mantenne e difese (pur assimilando tutto ciò che di positivo c'era in questi movimenti - p.e. certe tecniche d'azione "provo" -) la propria linea politica, rifiutando sia le strategie riformiste, sia quelle neobolsceviche dei vari marx-lenin-maoisti, sia quelle (tentazione più forte) coreografiche dei Provo e filiazioni varie.
Dimostrò di aver preso la posizione più realisticamente rivoluzionaria: mentre la sinistra extraparlamentare autoritaria si trovava sempre più invischiata nel carosello di scissioni, fusioni, scomuniche e recuperi, che ormai la caratterizzavano ovunque; mentre i Provo conoscevano il travolgente successo del movimento di moda, il caos ideologico sua naturale conseguenza, l'ingloriosa fine nell'apatia; mentre i Kabouters (1) ne ripetevano l'esperienza riproponendone l'esuberanza fantastica e la vuotezza ideologica, gli anarchici, lentamente ma sicuramente, riconsolidarono la propria organizzazione. Punti focali di questa rinascita sono stati: 1) il congresso antiautoritario del maggio '70 che, indetto dalla Federazione Anarchica ed allargato alle organizzazioni studentesche e giovanili che tentavano una pretesa azione libertaria rifiutando però le analisi e metodologie anarchiche, permise di mostrare la sterilità e pericolosità di simili posizioni (2); 2) la fusione, avvenuta nell'aprile '71 dei due organi di stampa in uno solo: "De Vrije Socialist".
Attualmente il Movimento Anarchico così rafforzato trova spazio ed occasioni di intervento principalmente in due direzioni: a) consigli operai; come conseguenza del generale risveglio dell'opposizione di base, si stanno diffondendo tra i lavoratori forme di organizzazione estremamente democratiche, tanto da ricordare i tempi migliori dell'anarco-sindacalismo; b) alloggi, caro-vita, inquinamento; per questi tre problemi sono nati vari comitati che organizzano la lotta (anche di guerriglia, come nel caso della resistenza agli sfratti e alla demolizione dei vecchi quartieri popolari).
Tutto questo lascia vedere buone prospettive di lavoro per i gruppi anarchici e anche se tra essi continuano ad esistere alcune difformità teoriche, abbiamo la convinzione che la lotta pratica può dimostrare la possibilità di organizzare una società libertaria, può insegnare che bisogna lasciar perdere le discussioni astratte ed entrare di nuovo nell'azione.

J. B.

1) Vedi l'articolo "I Nani provocatori di Amsterdam" su "A" 8.
2) Da allora alcune di queste, come i Kabouters, stanno evolvendosi in senso anarchico.