Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 2 nr. 10
febbraio 1972


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Reich e l'Orgone

Sul numero 1, anno 2, di "A" è stata pubblicata una lettera ed una replica a proposito della teoria orgonomica di Reich. L'articolo mi ha dato conferma, ancora una volta, delle scarse conoscenze che, sulla biologia e sulla fisica generale, possiedono tutti quelli che si mettono a studiare l'opera dello scienziato austriaco, il che porta sempre a discussioni gratuite e viziose. Non occorre essere laureati in biologia e fisica per spiegare, ad ogni modo, alcune cose che, spero, eviteranno in futuro queste discussioni inutili. Premesso che entrambe le parti in causa hanno commesso degli errori di valutazione, comincio subito a chiarire che la spiegazione data da Einstein a Reich sull'accumulatore orgonico non era affatto "banale e sbrigativa", anzi era, ed è, la più logica. La temperatura nell'aria è sempre maggiore in alto che non in basso (1) e questo perché l'aria calda tende a salire naturalmente verso l'alto. Perciò anche se l'accumulatore fosse stato posto, come diceva Reich, all'aria aperta o in un luogo riparato dai raggi del sole, si sarebbe verificato ugualmente una differenza di temperatura. Queste sono leggi fondamentali della Termodinamica, i quesiti di questo tipo sono risolvibili da qualunque studente di fisica alle prime armi, per cui non credo che fu un assistente a suggerire la risposta ad Einstein. In quanto alla teoria dell'orgone vera e propria, non si può pretendere di dare un responso netto. Da un punto di vista puramente teorico noi possiamo postulare l'esistenza di parecchie energie. Ad esempio è noto il fatto che la scienza ufficiale ha accettato il termine "energia mentale" per indicare quel lavorio che accompagna l'attività mentale sebbene di questa energia, che supponiamo in teoria possa esistere, non riusciamo a provare l'esistenza concreta. Così potremmo dire che il lavorio psichico che accompagna l'attività sessuale sia una forma di energia, che, se vogliamo, possiamo anche chiamare orgonomica, ma questa ipotesi, al massimo, potrebbe essere la base di partenza di una ricerca fisica molto "sui generis"; postulare l'esistenza dell'orgonomo (o orgone) e dell'energia sessuale e pretendere, alla luce delle nostre conoscenze, di trovarla nel gorgoglio dell'acqua è, come minimo, folle. Seppure io sia convinto che Reich, all'ultimo periodo della sua vita non era sano di mente, sono però convinto che una certa logica gli fosse rimasta. Si è parlato molto dei suoi esperimenti di quel periodo, spesso a vanvera, ma ancor più spesso essi sono stati male interpretati. Secondo Cattier, ad esempio, una delle prove più inconfutabili della pazzia di Reich fu mettere a bollire dentro una pentola dei pezzi di carne, verdure e cose simili e pretendere di scoprire in questo miscuglio l'orgone. Io non so come si svolse esattamente l'esperimento, ma alla luce di tutto quello che è stato scritto in proposito mi sembra logico pensare che Reich non cercasse altro che di creare in laboratorio il processo digestivo. Se l'energia fisica e mentale ci proviene dal cibo, non è assurdo pensare che anche una eventuale energia sessuale provenga dalla stessa direzione, ed è altrettanto non assurdo andarla quindi a cercare proprio nel cibo nell'istante in cui esso viene assimilato dal nostro organismo. Similmente una certa logica gli era rimasta quando pensò di cercare l'orgone. Egli sapeva che non è possibile controllare e studiare certi fenomeni se non se ne conosce la materia intima; per intenderci non è possibile parlare e, soprattutto, sfruttare l'energia elettrica se non si è a conoscenza della sua particella fondamentale, l'elettrone, e non si può parlare di chimica se non si conosce l'atomo. Per andare a fenomeni che ci interessano più da vicino non fu possibile scoprire i vari vaccini senza prima aver scoperto l'esistenza dei germi. Così Reich capì che doveva trovare la particella fondamentale della sua energia se voleva manipolarla, perché evidentemente proprio questo era il suo fine: trovare l'orgone per poter iniziare uno studio biologico dell'energia sessuale, in modo da combattere le turbe e le nevrosi sessuali in via medica. Guarire le nevrosi con un'iniezione può sembrare assurdo, ma non dimentichiamo che tutto il ragionamento si basa su un'ipotesi. Quindi (e con questo rispondo anche a G. B. il quale afferma nella replica che la scienza orgonomica è inutile) l'orgonomia non è inutile, in quanto avrebbe il pregio, se potessimo dimostrarne la sua validità, di guarire in pochissimo tempo le nevrosi, al contrario di quanto potrebbero fare gli psichiatri, i quali, secondo Reich non possono riuscire nel loro compito per cause tecniche e politiche. In definitiva la scienza orgonomica non è inutile perché non è uno studio per lo studio, ma ha un suo fine pratico. La follia dello scienziato austriaco non sta, quindi, nella sua teoria, che potrebbe anche essere valida, ma nella sua cieca convinzione, quasi dogmatica, che essa fosse vera, e nell'aver creduto di averne la conferma ogni istante sotto i propri occhi, come dimostra appunto l'episodio dell'accumulatore...

K. B. K.