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				 Colombia 
                  
                Contadini in piazza 
                  
                reportage di Orsetta Bellani 
                    
                A quasi un anno di distanza dall'ultimo sciopero, i contadini colombiani scendono di nuovo in piazza. 
Contro i Trattati di Libero Commercio e in difesa della produzione nazionale. 
 
                
                 
                  Tra il 15 e il 17 marzo scorsi 
                  a Bogotá, capitale della Colombia, si è tenuta 
                  la Cumbre Nacional Agraria, un incontro di organizzazioni di 
                  base che si è concluso con una marcia nel centro della 
                  città, a cui hanno partecipato circa 30mila persone. 
                  L'iniziativa ha riunito le organizzazioni contadine che nell'agosto 
                  2013 hanno aderito al paro agrario (sciopero contadino), 
                  che per tre settimane ha paralizzato le strade di tutto il paese. 
                  Alla protesta parteciparono anche numerosi collettivi cittadini, 
                  coscienti del fatto che dall'agro colombiano viene il 70% del 
                  cibo che consumano. 
                  
                 Il paro agrario fu convocato in difesa della produzione 
                  nazionale, penalizzata dall'esistenza di Trattati di Libero 
                  Commercio (TLC) con paesi che sussidiano il proprio settore 
                  agricolo, rendendo i prodotti agricoli colombiani più 
                  cari di quelli importati. Inoltre, i manifestanti chiedevano 
                  investimenti in infrastrutture per facilitare la commercializzazione 
                  dei loro prodotti, e la derogazione della risoluzione 970 dell'ICA 
                  (Instituto Colombiano Agropecuario), che prevede l'obbligo di 
                  utilizzare semi certificati e transgenici, prodotti da imprese 
                  transnazionali. 
                  
                  
                  
                 Il saldo del paro agrario dell'agosto 2013 fu di 19 
                  morti e circa 600 feriti, e terminò con l'apertura di 
                  un processo di trattative tra il governo di Juan Manuel Santos 
                  e le organizzazioni contadine che, secondo quest'ultime, si 
                  sono rivelate inconcludenti. 
                  
                  
                  
                 Per questo nel marzo scorso le organizzazioni di base si sono 
                  riunite nella Cumbre Nacional Agraria, dove hanno deciso di 
                  convocare un nuovo paro agrario nel caso in cui il governo 
                  continui ad ignorare le loro richieste. La data potrebbe essere 
                  l'inizio di maggio, poche settimane prima delle presidenziali 
                  in cui Juan Manuel Santos spera di essere rieletto. 
                 Orsetta Bellani sobreamericalatina.com 
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