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              comunicati 
                  
                    
                  Appuntamenti  
                 
                 
                De André. Sabato 15 dicembre a Genova, nel'emporio 
                Viadelcampo29rosso, lo storico “negozio” che ora nel 
                proprio mome l'indirizzo, alle ore 17.30 don Andrea Gallo (Comunità 
                San Benedetto) e Paolo Finzi (redazione di “A”) parlano 
                di Fabrizio De André. Titolo dell'iniziativa “Signora 
                libertà, signorina anarchia”. Per ulteriori info: 
                tel. 010 2474064, info@viadelcampo29rosso.com, 
                sito: viadelcampo29rosso.com.  
                 
                Anarchici abruzzesi. Domenica 2 dicembre, a Giulianova 
                Alta (Te), presso il Circolo virtuoso “Il nome della rosa” 
                (via Gramsci 2/a), alle ore 18, presentazione del volume “Dizionario 
                degli anarchici abruzzesi” con Edoardo Puglielli, Fabio 
                Palombo e Donatella Stacchiotti, ricordando Lidio Ettorre. 
                Info line 338 97 27 534, www.ilnomedellarosa.com. 
                 
                 
                  
                  Avvisi  
                 
                Musica. È imminente l'uscita di un cd, 
                Iris, che ricorderà il percorso umano e musicale 
                di Giovanna Iris Daffini. 
                Il tutto sarà allegato e parte integrante dell'oggetto/rivista, 
                ApARTe°: materiali irregolari di cultura libertaria, 
                che, oltre ad articoli sul cinema della nuova onda giapponese, 
                sulle Case del Popolo, sull'esperienza grafica di Quadragono libri, 
                sul tipografo Felice Vezzani ed altro conterrà, per ricordare 
                Giovanna Daffini, scritti di Diego Rosa, Giovanna Marini, Gualtiero 
                Bertelli, alcune foto di Riccardo Schwamenthal ed un libretto 
                (32 pagine 15x21 cm) con i testi delle canzoni del cd. 
                Alla realizzazione del cd Iris hanno contribuito: 
                Giovanna Daffini (Picchia picchia la porticella), Massimo 
                Zamboni (Troppi pensieri: questa non è musica per parassiti), 
                Roberto Bartoli (la Violetera), Gualtiero Bertelli (La 
                morte di Anita Garibaldi), Folkin'Po (La brigata Garibaldi 
                e L'uva fogarina), Giuseppina Casarin (È festa 
                d'aprile), il Coro Voci dal mondo di Mestre-Ve (La lega), 
                Massimo Liberatori (Stornelli d'esilio), il Quartetto Urbano 
                e Giovanna Marini (Le ultime ore e la decapitazione 
                di Sante Caserio), Sandra Mangini e David Boato (O Venezia 
                che sei la più bella), Sandra Boninelli (Donna lombarda), 
                Monica Giori e gli Erba Mata (Ama chi ti ama), i Grimoon 
                (Saluteremo il signor padrone), Rachele Colombo (Amore 
                mio non piangere), Giovanna Marini (Un po' di qua un po' 
                di là), Mara Redeghieri (Bella ciao delle mondine), 
                Alessio Lega (Bella ciao partigiana). 
                Pensiamo che il risultato di questo lavoro collettivo sia una 
                testimonianza godibilissima, intensa, di grande interesse estetico 
                e culturale, viva e attuale in maniera straordinaria. 
                Per ricevere il cd Iris è necessario prenotare due 
                numeri di ApARTe° con un versamento di 30 € da 
                farsi sul c.c.p.12347316 intestato a Fabio Santin, c.p. 81 CPD 
                recapito, 30172 Mestre-Venezia. 
                 
                 
                  
                  Editoria   
                 
                Antifascismo. In Toscana lo squadrismo fascista si affaccia 
                alla ribalta politica nel gennaio 1921. Il 27 febbraio di quel 
                triste anno giunge nel paesino di Certaldo (FI) la notizia dell'assassinio, 
                da parte di elementi della squadraccia nera la “Disperata” 
                di Firenze, di Spartaco Lavagnini, sindacalista comunista. Il 
                giorno dopo, nella piazza di quella piccola cittadina, mentre 
                si svolge la “Festa della fiera”, nel corso di una 
                banale lite tra due fidanzati scoppia una vera e propria rissa, 
                nella quale vengono coinvolti, tra gli altri, alcuni carabinieri 
                e due dei fratelli Scarselli: Egisto e Oscar, detto lo zoppo. 
                In serata, all'ingresso del paesino, vengono erette delle barricate 
                e durante gli scontri con i carabinieri si contano morti e feriti. 
                Dopo i “Fatti della Fiera” di Certaldo e le violenze 
                generalizzate in tutta Italia, gli Scarselli non si fanno più 
                illusioni. 
                Il quotidiano anarchico “Umanità Nova”, di 
                fronte alle crescenti violenze fasciste, invita gli anarchici 
                a reagire: “compite quello che è vostro dovere 
                imprescindibile” si legge nel numero di martedì 
                4 gennaio 1921. Il cuore dei lavoratori è colmo di rabbia 
                e di dolore per le bombe lanciate contro le sedi dei giornali 
                socialisti e di opposizione. 
                Con Errico Malatesta e Armando Borghi in carcere, il gruppo libertario 
                di Certaldo decide che è giunta l'ora della resistenza 
                armata contro il fascismo e si dà alla macchia. Le gesta 
                della “Banda dello zoppo”, come ormai vengono identificati 
                i fratelli Scarselli, entrano nella storia e nella leggenda popolare. 
                Ancora oggi vengono ricordati per il loro generoso coraggio. Le 
                storie individuali di Eusebio Scarselli, di Maria Mancini e dei 
                loro sei figli: Oscar, Ida, Tito, Egisto, Ines Leda, Ferruccio 
                ricostruite dopo molti anni di ricerche svolte in Italia, Russia 
                e Brasile, sono contenute nei profili di ogni membro di questa 
                famiglia, tra le prime in Italia ad opporsi al fascismo con le 
                armi. 
                Su queste vicende è da poco uscito un volume, scritto da 
                Angelo Pagliaro, con prefazione di Pietro Ferrua (entrambi nostri 
                cari amici e collaboratori) La famiglia Scarselli (Volti, idee, 
                storie e documenti di una famiglia anarchica temuta da tre dittature) 
                editore Coessenza (Cosenza 2012) e-mail: coessenza@libero.it, 
                pag. 211, € 10,00. | 
             
           
         
           
        
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