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Nel quarantesimo anniversario, l’Archivio Storico della FAI organizza un convegno di studi storici incentrato sul Congresso di Carrara, l’assise forse più importante nella storia dell’anarchismo dal secondo dopoguerra ad oggi: atto di nascita dell’Internazionale di Federazioni Anarchiche (IFA), ebbe una risonanza mondiale grazie anche ai mass media “borghesi” e suscitò dibattiti ed aspre polemiche tra le diverse anime del movimento anarchico, impegnato tra l’altro nel rapporto – sicuramente stimolante, ma anche complesso e difficile – con i giovani contestatori che proprio in quell’anno rilanciavano gli ideali libertari sulla scena politica e sociale.
La ricerca storiografica sugli ultimi sessant’anni del movimento anarchico sta finalmente facendo registrare dei progressi rilevanti. Tuttavia, se il ’68 è stato oggetto di studio e di culto da parte di marxisti e post-marxisti, tra gli anarchici si registra ancora una certa carenza di analisi storica. Tale lacuna costituisce il principale motivo che ha spinto l’Archivio Storico della FAI a promuovere una ricerca sul ruolo che l’anarchismo ricoprì nel ’68. Abbiamo individuato l’avvenimento da cui iniziare questa indagine nel Congresso di Carrara poiché racchiuse in sé una serie di questioni che, a nostro parere, necessitano di un serio approfondimento. Di quell’assise è rimasta nella memoria collettiva la contestazione messa in atto da Daniel Cohn-Bendit (uomo-simbolo dell’eclettismo libertario sessantottino) e dai compagni del “maggio francese”: l’episodio finì per simboleggiare il “matrimonio mancato” tra il movimento anarchico specifico e i giovani contestatori libertari. In realtà, anziché costituire un’occasione mancata, il decennio cominciato circa a metà degli anni ’60 e definito come il “lungo ’68” determinò un rilancio e un ricambio generazionale che consentì al movimento anarchico di riacquistare una presenza significativa. Al convegno il compito di verificare anche la fondatezza di queste ipotesi.
Durante il convegno verranno proiettati materiali video di grande interesse in possesso dell’Archivio e relativi al Congresso. Inoltre sarà presentato il libro Alla prova del ’68. L’anarchismo internazionale al Congresso di Carrara.
Archivio Storico della FAI
Convegno di studi storici
Alla prova del ’68
L’anarchismo internazionale al Congresso di Carrara
8 novembre 2008
Imola
Sala delle Stagioni (Via Emilia 25)
Programma |
sessione mattutina (ore 9.30-13.00) |
Franco Bertolucci |
L’anarchismo italiano dalla rinascita al Sessantotto: tradizione, rinnovamento e crisi |
Giorgio Sacchetti |
L’Internazionale Anarchica: mappe e percorsi nel secondo Novecento |
Nico Berti |
La “questione cubana” prima e durante lo svolgimento congressuale |
Antonio Cardella |
I rapporti con la stampa “borghese” e i mezzi di comunicazione |
Italino Rossi |
Risoluzioni e mozioni congressuali |
Aurora Failla |
Anarchici da tutto il mondo a Carrara: ricordi di una faillina |
sessione pomeridiana (ore 14.30-19.00) |
Marianne Enckell |
La dimensione internazionale del Sessantotto anarchico |
Franco Schirone |
La FAGI nei suoi rapporti con il Congresso |
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Proiezione video sul Congresso di Carrara e presentazione del libro
Alla prova del ’68. L’anarchismo internazionale al Congresso di Carrara |
Claudio Venza |
Rapporti fra movimento anarchico e movimenti di lotta e di protesta |
Diego Giachetti |
Nuove tendenze giovanili e sviluppo dei movimenti libertari e antiautoritari |
Massimo Varengo |
Dopo il Congresso. La nuova fase del movimento anarchico |
Salvo Vaccaro |
Dopo il ’68. Teoria critica e post-anarchismo |
Contatti
Per informazioni potete contattare
(via e-mail o telefono) i seguenti recapiti:
Archivio Storico della FAI
(mercoledì sera) 0542 25 743
Massimo Ortalli
massimo.ortalli@acantho.it, 3487445927
Tomaso Marabini
louisemichel@fastmail.it, 3289665879
Claudio Mazzolani
claudio.mazzolani@libero.it, 3482211681
Roberto Zani
zaniroberto@libero.it, 3201175261
Come arrivare al Convegno
La Sala delle Stagioni è in via Emilia 25 nel centro storico di Imola, a pochi passi dell’Archivio Storico della FAI. Per chi giunge in auto si consiglia il parcheggio gratuito situato dietro la Rocca Sforzesca c/o Bocciofila “ASBI” in viale Saffi n. 50. Per chi giunge in treno, la stazione dista circa un chilometro dalla sede del convegno; esistono anche alcuni autobus che fanno tappa alla fermata “Centro Commerciale”, nei paraggi della Sala delle Stagioni.
Leggere il Congresso
Il libro Alla prova del ’68. L’anarchismo internazionale al Congresso di Carrara, a cura di Roberto Zani e della Commissione Storica della FAI, è edito da Zero in Condotta con il contributo dell’Archivio Storico della FAI e dell’Archivio Germinal di Carrara.
Il lavoro consiste in una raccolta di fonti ed è diviso in due parti: la prima è relativa alla registrazione audio contenuta nel CD allegato al libro che, essendo in lingua francese, è stata tradotta in italiano, inglese e spagnolo a sottolineare la dimensione internazionale dell’avvenimento. Tra gli interventi più interessanti si segnalano quelli di Umberto Marzocchi e Alfonso Failla, il discorso del delegato messicano Domingo Rojas sulla dittatura castrista interrotto dalla contestazione di Daniel Cohn-Bendit, il duello oratorio tra quest’ultimo e il delegato francese Maurice Joyeux, il tentativo di mediazione di Federica Montseny.
La seconda parte del libro, dedicata alla risonanza che il Congresso ebbe in Italia, si apre con una rassegna stampa: per la prima volta nella storia del movimento anarchico i mass media furono invitati ad alcune sessioni congressuali. Sono riprodotti articoli e titolazioni non solo dei giornali anarchici ma anche dei quotidiani e delle riviste “borghesi” (in particolare Il Giorno, il Corriere della Sera, La Stampa, L’Espresso) e di partito (l’Avanti! e l’Unità). Il risultato è una cronaca del Congresso agile e fruibile.
Il capitolo “Analisi e Commenti” contiene i bilanci e gli approfondimenti dei contemporanei. Fra gli altri, gli anarchici Umberto Marzocchi, Mario Mantovani, Renzo Vanni (quest’ultimo dei Gruppi di Iniziativa Anarchica), si alternano ad osservatori qualificati come Pier Carlo Masini. Infine, lo storico anarchico Gino Cerrito individua i limiti del “maggio francese” e dello spontaneismo propagandato da Cohn-Bendit anche a Carrara.
Segue un capitolo di testimonianze. Due sono recuperate da scritti di Umberto Tommasini e Nello Garavini, le altre sono interviste e contributi recenti: Antonio Cardella (tra gli organizzatori del Congresso), Aurora Failla, Massimo Ortalli, Amedeo Bertolo, Italino Rossi, Nico Berti, Franco Pavese e Bruno Andreoli (autore della registrazione ed estraneo al movimento anarchico).
Il libro si chiude con alcuni documenti: in particolare, le mozioni approvate dal Congresso più significative per individuare le basi dell’Internazionale di Federazioni Anarchiche.
La pluralità delle fonti costituisce una ricchezza per la comprensione dell’avvenimento, osservato ed interpretato sotto vari aspetti. Le diverse parti del libro sono “dialoganti”, nel senso che intercorrono vari riferimenti e collegamenti logici; ciò non toglie che i singoli capitoli possano essere fruibili dal lettore anche autonomamente.