| Premio Tenco. 
                  Non abbiamo mai avuto una particolare propensione per i Premi, 
                  in generale. Né siamo soliti attribuir loro una particolare 
                  autorevolezza nello stabilire che cosa sia bello o brutto, che 
                  cosa valga la pena leggere o ascoltare o vedere e che cosa no. 
                  Francamente, però, la notizia che il nostro collaboratore 
                  (e amico e compagno) Alessio Lega ha vinto quest’anno 
                  il Premio Tenco per l’Opera Prima, con il suo (appunto 
                  primo) Cd “Resistenza e amore” ci ha fatto davvero 
                  piacere. Innanzitutto perché Alessio “si sbatte” 
                  da anni su e giù per l’Italia chiamato spesso da 
                  centri sociali, compagni, gruppi, collettivi e chi più 
                  ne ha più ne metta. E in tutti questi concerti ha sempre 
                  eseguito anche canzoni sue o tratte dal tradizionale repertorio 
                  libertario, canzoni legate a doppio filo a un impegno militante 
                  che non è mai venuto meno.
 Il Premio Tenco – così come il Ciampi (vinto l’anno 
                  scorso da Les Anarchistes di Carrara) e pochi altri – 
                  è di assoluto prestigio. Basta scorrere l’elenco 
                  dei vincitori dagli anni ’80 (quando nacque) ad oggi: 
                  più volte vi ricorre il nome di Fabrizio De André.
 E poi – diciamocela tutta – il fatto che Alessio 
                  sia da anni un collaboratore fisso di “A” fa sì 
                  che, in maniera del tutto abusiva e scorretta, noi della rivista 
                  sentiamo quel riconoscimento un po’ anche “nostro”.
  
 Ciò premesso, per favorire la distribuzione del Cd di 
                  Alessio ed anche i nostri lettori, offriamo l’opportunità 
                  di acquistarlo direttamente 
                  tramite “A”. Il Cd, che nei negozi dovrebbe 
                  essere in vendita a 14,00 euro, viene da noi venduto a 12,00 
                  euro spese di spedizione postale comprese, secondo il nostro 
                  consueto “stile”. Per chi ne acquista almeno 3 copie, 
                  il prezzo scende a 11,00 euro. Per chi ne acquista almeno 5 
                  copie, il prezzo scende ulteriormente a 10,00 euro. Per ordinarlo, basta effettuare un versamento sul conto corrente 
                  postale o un bonifico bancario a nostro favore . Per accelerare 
                  i tempi, consigliamo di inviarci per fax o scannerata via e-mail 
                  l’attestazione dell’avvenuto pagamento, cosicché 
                  possiamo effettuare subito la spedizione.
 Aggiungendo 4,00 euro (fissi, indipendentemente dal numero di 
                  copie ordinate e dall’importo totale) si può ricevere 
                  il pacchetto a casa contrassegno.
 Naturalmente, il Cd di Alessio può essere ordinato insieme 
                  a tutti gli altri nostri “prodotti” (dall’abbonamento 
                  ad “A”, alle letture, dai Cd e Dvd di De André 
                  alla “Musica per A”). In ogni caso, vi rinviamo 
                  al modulo d’ordine online.
 Punti-vendita. Per esigenze di spazio, nella 
                  versione cartacea di questo numero non c’è il consueto 
                  elenco dei punti-vendita (tradizionalmente nella terza di copertina). 
                  È stato momentaneamente fatto sloggiare dalla pubblicità 
                  della nostra rivista cugina “Libertaria”. 
                  Chi fosse interessato a consultare l’elenco, ce lo può 
                  richiedere in redazione (possiamo spedirlo per posta, fax o 
                  email) oppure dia un’occhiata qui. 
                 Errata corrige. Nella versione cartacea del 
                  numero scorso (A 302) a pagina 
                  19 dei tam-tam abbiamo sbagliato a mettere l’indirizzo 
                  e-mail de “La Question sociale” che è laquestionsociale@hotmail.com. 
                  Ce ne scusiamo con i lettori e con la redazione de “La 
                  Question sociale”. Inoltre, a pag. 38, l’intervento di Cosimo Scarinzi riportava 
                  correttamente il nome dell’autore all’inizio. Ma 
                  alla fine compariva, abusivamente, la firma di Andrea Papi.
 
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