| 27 gennaio: giornata 
                  della Memoria. Questa volta non è come le altre, questa 
                  volta ricordare la Shoah assume un significato non rituale, 
                  né scontato. Unondata di antisemitismo ha invaso lEuropa: disprezzo, 
                  odio, pregiudizi antichi e nuovi, violenza alle persone e alle 
                  cose.
 Questa volta non basta ricordare (fin troppo facile e politicamente 
                  corretto, a destra e a manca), troppo semplice e ingannevole 
                  esprimere i soliti pietosi commenti, scandalizzarsi per le terrificanti 
                  immagini riproposte, partecipare alle spesso ipocrite parate 
                  di rappresentanza, alle dovute visite alle comunità ebraiche 
                  nelle varie città. Occorre capire e reagire, in modo 
                  libero e forte, allantisemitismo e ad ogni forma di razzismo 
                  e di intolleranza. Chiariamo subito una cosa importante: tutto 
                  ciò non ha niente a che vedere con le legittime e sacrosante 
                  critiche e opposizioni radicali alla politica di destra di Sharon, 
                  le opposizioni libertarie e antimilitariste che si stanno sviluppando 
                  in modo ormai evidente in Israele vanno sostenute e incoraggiate, 
                  il muro non risolverà il problema del terrorismo palestinese 
                  ma probabilmente lo accentuerà. Il diritto allautodifesa 
                  appartiene al popolo e allindividuo, quando è di 
                  Stato si chiama guerra.
 Ma qui si tratta di evidenziare altre cose, altre aberrazioni, 
                  altre violenze che hanno radici antiche e manifestazioni attuali.
 Ormai è transitata, pazienza a destra ma anche sconvolgentemente 
                  a sinistra, una cultura, si sono imposti dei comportamenti, 
                  che sono ferocemente antisemiti.
  Le varie forme del negazionismo
 Da sempre la sinistra europea, salvo poche eccezioni, è 
                  stata filo-araba e non ha mai accettato fino in fondo lo Stato 
                  di Israele non riuscendo a capire, per vizio antico, che comunque 
                  la peggiore democrazia è sempre più sopportabile, 
                  per chi vi vive e lavora, della più «illuminata» 
                  teocrazia fondamentalista, anche se, noi anarchici, siamo consapevoli 
                  e certi che esiste democrazia anche senza libertà, perlomeno 
                  di quella che intendiamo noi per libertà. Purtroppo siamo 
                  testimoni che si può farneticare e opprimere anche allunanimità. 
                  Una nuova incubazione antisemita sta caratterizzando questo 
                  tempo storico e rivelandoci ancora una volta come la falsificazione 
                  storica sia unarma letale per il progresso vero e libero 
                  delluomo.
 Il Cristianesimo, sostenendosi sul senso di colpa e sul peccato, 
                  ha per primo e più a lungo sostenuto che gli ebrei si 
                  sono imposti attraverso il deicidio e che pertanto sono portatori 
                  del male più assoluto. A partire dalleditto di 
                  Tessalonica nel 380 (il cristianesimo si fa definitivamente 
                  cattolicesimo) fino alle reticenze, ai silenzi, alle collaborazioni 
                  di Santa Romana Chiesa con nazismo, fascismo, franchismo, la 
                  religione cattolica ha sempre sostenuto e praticato lantisemitismo. 
                  Così gli alleati nella seconda guerra mondiale hanno 
                  fatto finta di non vedere lorrore dei lager pur conoscendone 
                  lesistenza e, a quanto pare, non risulta alcun attentato 
                  o sabotaggio avvenuto ad opera della resistenza nei confronti 
                  dei convogli della morte che trasportavano ebrei, omosessuali, 
                  zingari, testimoni di Geova, oppositori verso Auschwitz e gli 
                  altri luoghi dellOlocausto. Allora risulta evidente che 
                  gli ebrei sono stati e sono ancora scomodi scheletri nellarmadio 
                  nelle buie soffitte dei vari stati e forse, paradossalmente, 
                  vera memoria storica della tragedia storica del potere e della 
                  violenza comunque e ovunque manifestatasi.
 Il negazionismo storico si può manifestare in diverse 
                  forme e modi, non sempre eclatanti ma talvolta anche più 
                  subdolamente striscianti.
 E allora oggi cosa cè di meglio, per certa stampa 
                  e cultura, ma anche per certa sinistra no-global e «rivoluzionaria», 
                  «antagonista e alternativa», magari anche «disobbediente», 
                  riproporre, aggiornate, certe presunte verità del tipo 
                  «Sharon come Hitler», «Israele nuovo Stato 
                  nazista», «il disprezzo israeliano verso la vita 
                  di innocenti palestinesi».
 Ma fin qui pazienza ancora una volta, le farneticazioni non 
                  hanno limiti neanche a sinistra, ma poi invadono, in modo strisciante 
                  e «politicamente corretto», anche le organizzazioni 
                  internazionali come la Commissione per i Diritti Umani che ha 
                  condannato il solo stato di Israele, in tutta la sua esistenza. 
                  La paura di contraddire la politica araba (leggi petrolio) porta 
                  anche lEuropa e gli Stati Uniti verso forme di antisemitismo 
                  più o meno palesi. Che pensare altrimenti dei vari sondaggi 
                  commissionati e tenuti segreti che riempiono le pagine dei giornali 
                  di questi tempi, che dire degli esiti della ricerca dellEurispes 
                  sul montante antisemitismo anche in Italia, anche se per fortuna 
                  non ancora ai livelli della tanto osannata neutralità 
                  anti-irakena della Francia.
 Ma perché non sveliamo fino in fondo il lavaggio del 
                  cervello senza precedenti compiuto dal fondamentalismo islamico 
                  ai bambini, alle donne agli uomini palestinesi, afgani, arabi, 
                  irakeni, ecc. ecc.?
 Perché non raccontiamo i contenuti storici, ideologici, 
                  razzisti dei libri di testo palestinesi, che negano nelle carte 
                  geografiche persino lesistenza dello Stato di Israele? 
                  Si badi bene che non si tratta di difendere lo Stato in quanto 
                  tale ma un territorio, uno spazio, un popolo che ha subito il 
                  più grande e ingiustificato genocidio della storia umana. 
                  Gli ebrei sono stati annientati nei forni crematori in quanto 
                  ebrei, non per altre pur ingiustificabili ragioni proprie di 
                  altri genocidi.
  Sintomi e malattia
 Perché in Medio Oriente e in altre parti del mondo si 
                  continuano a stampare e diffondere i «Protocolli dei Savi 
                  Anziani di Sion», si continua ad accreditare limmagine 
                  dellebreo come di colui che è assetato di sangue, 
                  di denaro, di potere, in vignette, battute, luoghi comuni, di 
                  colui che è macchiato del peccato originale commesso 
                  contro i palestinesi? E la sinistra ha una certa idea dellebreo buono, che resti 
                  chiuso nel posto assegnatoli dalla storia. Anche perché 
                  da Marx in poi, fino ai pogrom russi e dellest comunista, 
                  compreso il nostro Proudhon, lantisemitismo ha pervaso 
                  e inquinato anche il movimento di emancipazione e di liberazione 
                  tradizionalmente collocato a sinistra.
 Così lultimo antisemitismo, quello più in 
                  voga oggi, si caratterizza per la giustificazione, quando non 
                  addirittura la difesa, delle bombe umane che si fanno saltare 
                  in aria per distruggere lodiato ebreo, sia esso un ragazzo 
                  in un autobus scolastico, una donna in un supermercato, un anziano 
                  che passeggia, insomma uno, tanti, troppi esseri umani, purché 
                  ebrei.
 Per fortuna (magra consolazione), per il momento questo antisemitismo 
                  è più di parola che di fatti, almeno qui da noi, 
                  ma è dentro la sinistra, soprattutto quella che sembra 
                  la più dura e pura, lo si legge in alcuni siti nel web, 
                  lo si ascolta negli slogan di alcune manifestazioni, sta dentro 
                  alcune ong più radicali associate alle delegazioni dei 
                  paesi islamici allONU. Ma questo disturbo mentale appare 
                  anche sui muri, nello sventolio di bandiere palestinesi che 
                  fanno da contorno al fuoco delle bandiere israeliane, nei terrificanti 
                  mascheramenti da kamikaze e in tante altre aberranti manifestazioni, 
                  non sempre esibizioniste ma spesso culturalmente striscianti 
                  e ancor più pericolose.
 E allora ha ragione Enrico Deaglio quando parla di incubazione 
                  come tempo minaccioso di unattesa che separa la presenza 
                  di una malattia dal manifestarsi dei suoi primi sintomi (Diario 
                  del mese, 23 gennaio 2003). E ricordiamoci che oggi lantisemitismo, 
                  piaccia o no ai «rivoluzionari», si concretizza 
                  soprattutto nellopposizione feroce ad Israele. Quindi 
                  stiamo attenti a differenziare sempre e comunque la nostra opposizione 
                  allo Stato e a non assimilarla mai alla lotta contro gli ebrei, 
                  ma anzi facciamo ogni sforzo per svelare questa falsa e assurda 
                  simbiosi. Il passaggio da una allaltra è stata 
                  fatta accuratamente nella storia e viene praticata oggi da questa 
                  sinistra così simile e convergente con quella destra 
                  altrettanto antiglobal in nome della purezza della propria razza.
 Nomi illustri accompagnano questa tendenza e la rendono appetibile 
                  ad un pubblico più vario e ampio: lambasciatore 
                  Sergio Romano, quei professori universitari francesi che chiedono 
                  di interrompere i loro rapporti culturali con le università 
                  israeliane, in protesta contro il governo Sharon, certi centri 
                  sociali di estrema sinistra, il presidente della Malaysia che 
                  accusa gli ebrei di governare il mondo per procura, la Lega 
                  Nord, ecc.
 Il rifiorire dellantisemitismo, peggio il suo recente 
                  accentuarsi, è un segnale inquietante e un pessimo segnale 
                  complessivo.
 La Shoah non è un fenomeno storico solamente, ma un emblema 
                  drammaticamente attuale dei mali profondi del nostro secolo, 
                  lespressione più brutale e rivelatrice della logica 
                  del dominio delluomo sulluomo. Ancora una volta 
                  gli ebrei rischiano di diventare i primi testimoni di processi 
                  di violenza, razzismo, dominio da cui nessun uomo diventerà 
                  immune. La Shoah è la chiave per capire che la radice 
                  del male è tutta dentro il Potere, in ogni sua forma 
                  e manifestazione.
  Francesco Codello
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