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 Rom d’amor Giuseppe Natale1
                  Ridotti a brandelli di vita…E come foglie secche al vento
 resti della comunità Rom distrutti e sbandierati
 da feroci proboscidi metalliche
 da bulldozer e ruspe e scavatrici.
 
 
2
                  Lo chiamano sgombero e diventa esodod’antica moderna memoria.
 Perfida persecuzione e risorto razzismo
 marci frutti velenosi
 dell’albero dell’ottuso Potere
 dell’albero dell’egoismo e dell’ignoranza
 dell’albero dell’irrazionale Paura.
 
 
3
                  La chiamano tolleranza zero.E lo zero è l’orrendo parto
 di malate menti violente.
 E lo zero è l’orrendo parto
 d’irresponsabile cieca politica
 alla ricerca del perduto consenso.
 Deturpata è quella parola
 che la strada tra le prime aprì
 verso la Dignità e il Rispetto della Persona
 verso la Libertà e la Giustizia.
 
 
4
                  E verso dove non si sa…E con poche povere masserizie
 il cammino di sempre riprendono
 per tornare indietro, ma dove?...
 per andare avanti, ma dove?...
 E addosso portarsi le stigmate di rom e zingari
 come il marchio a fuoco nella Grecia antica
 sull’offesa fronte di schiavi in fuga…
 o come crudele segno di predestinate vittime sacrificali?...
 
 
5
                  A me piace accarezzarla la speranzaleggerla e viverla la parola bella
 che rovesciata suona mor
 la dolce tronca sillaba di Amor…
 Rom d’amor
 Batte il cor
 Rom d’amor
 Canta il cor
 
 
6
                  Di bimbi e di donne e uomini e di giovani e anzianiportamenti e sguardi e volti vanno e vengono…
 pensosi e sofferenti
 perplessi e diffidenti
 amari e dolci
 ironici e tristi e scettici…
 Rom d’amor
 Batte il cor
 Rom d’amor
 Canta il cor…
 
 
7
                  Occhi e sguardi grandi e profondicome il mare…
 Occhi e sguardi luminosi
 come la luna piena nel cielo blu…
 Occhi e sguardi che t’interrogano, con fiducia?...
 Occhi e sguardi che ti parlano, con speranza?...
 Rom d’amor
 Batte il cor
 Rom d’amor
 Canta il cor…
 
 
8
                  Sguardi leggeri e tremuli come farfalle…Sguardi liberi come praterie…
 Sono occhi e sguardi persi
 di ultimi e reietti e dannati della terra?...
 Sono occhi e sguardi d’angeli
 che ci inquietano?...
 Rom d’amor
 Batte il cor
 Rom d’amor
 Canta il cor…
 segretario ANPI – Crescenzago
 Milano, settembre 2007
 (Guardando il video dello sgombero del campo di San Dionigi a Milano, partecipando il 14 settembre 2007 alla serata La terra è di Dio, siamo tutti ospiti, alla Casa della Carità: nell’impotenza e nell’angoscia e nell’indignazione che mi prendono, potrebbero le mie povere parole servire a qualcosa?) |          
  
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