| Le 24 pagine centrali di questo 
                  numero sono “occupate” dal dossier Leggere 
                  l’anarchismo – la storia, le storie, il pensiero, 
                  che viene stampato anche a parte in alcune migliaia di copie. 
                  Si tratta di una guida ragionata ai libri in lingua italiana 
                  sull’anarchismo, divisa in numerosi capitoletti per favorire 
                  l’approccio a singoli aspetti, pensando a chi sia interessato 
                  non all’intero patrimonio storico-teorico dell’anarchismo, 
                  ma appunto a determinati campi (la letteratura, il cinema, ecc.). 
                  A realizzare questo lavoro è stato Massimo Ortalli, storico 
                  collaboratore della nostra rivista (ove cura la rubrica “Ritratti 
                  in piedi”) e nostro grande amico da oltre un trentennio. 
                  Tra l’altro, Massimo è il responsabile dell’Archivio 
                  Storico della Federazione Anarchica Italiana (FAI). Il suo coinvolgimento 
                  in questo progetto non si è esaurito con la realizzazione 
                  di questo dossier, ma prosegue con la disponibilità a 
                  rispondere a chiunque si rivolga direttamente a lui (tramite 
                  il suo personale indirizzo di posta elettronica) per qualsiasi 
                  chiarimento o informazione – e in particolare per conoscere 
                  gli indirizzi delle numerose piccole case editrici segnalate, 
                  che per ragioni di spazio non abbiamo potuto inserire nel dossier.
 Questa non è una guida completa, come spiega l’autore 
                  nella nota introduttiva, né ha alcuna pretesa accademica. 
                  A parte qualche eccezione, si tratta di libri editi negli ultimi 
                  dieci anni, quindi perlopiù facilmente reperibili nelle 
                  librerie o richiedendoli direttamente alle case editrici: ci 
                  sono case editrici commerciali e altre quasi sconosciute. Delle 
                  principali case editrici anarchiche e libertarie forniamo i 
                  dati in ultima pagina, per le altre – come accennato – 
                  ci si può rivolgere direttamente a Ortalli.
 Noi siamo convinti che si tratti di un’opera importante, 
                  che permette di avere una visione d’insieme della ricchezza 
                  e della varietà del patrimonio culturale dell’anarchismo. 
                  Noi stessi “addetti ai lavori” dell’editoria 
                  anarchica, che pure abbiamo a che fare quotidianamente con questo 
                  mondo, siamo rimasti sorpresi nel vedere messi in fila, uno 
                  per uno, oltre 270 titoli – alcuni dei quali ci erano 
                  sconosciuti.
 Raccontava recentemente (a Firenze, ai primi di settembre, nell’ambito 
                  della riuscita Vetrina dell’Editoria Anarchica e Libertaria) 
                  Claudio Venza, militante anarchico e professore universitario 
                  a Trieste, che quando ha comunicato ad alcuni suoi colleghi 
                  storici che stava collaborando ad un progetto di ricerca sugli 
                  anarchici italiani (sfociato poi nei due volumi del Dizionario 
                  Biografico degli Anarchici Italiani), costoro storsero un po’ 
                  il naso, convinti che si sarebbe trattato di un libretto con 
                  alcune decine di biografie. Parallelamente, siamo convinti che 
                  se si chiedesse anche ad altri “operatori culturali” 
                  di esprimere una valutazione anche solo quantitativa sulla produzione 
                  editoriale dell’/sull’anarchismo, ci troveremmo 
                  di fronte ad un’analoga sottostima.
 La questione, evidentemente, non è che in piccola parte 
                  quantitativa. Dietro questa sottostima, c’è il 
                  disinteresse (e la superficialità) di chi è abituato 
                  ad esaminare tutto dalla parte dei vincenti, dei potenti, del 
                  mercato: tot copie, tot fatturato, tot best-seller.
 Il mondo editoriale su cui lancia il suo sguardo Massimo Ortalli 
                  è fatto anche di successi editoriali: pensiamo al primo 
                  volume citato, quella Storia degli anarchici italiani da 
                  Bakunin a Malatesta che uscita nel ’69 restò 
                  per lungo tempo ai primi posti della hit-parade editoriale. 
                  Ma è in buona parte fatto, questo mondo, di testi editi 
                  da noi anarchici, tramite alcune case editrici più grosse, 
                  presenti anche (in varia misura) nelle librerie, e anche da 
                  case editrici piccoline, dall’attività a volte 
                  discontinua, se non quasi occasionale.
 Non è possibile avvicinarsi al mondo proprio dell’anarchismo 
                  senza quel rispetto e quella volontà di conoscere e di 
                  capire che vanno applicati a tutti i mondi. Meglio ancora se 
                  chi si avvicina alla nostra storia e al nostro pensiero ha profondo 
                  un senso di simpatia, nel significato etimologico della parola: 
                  dal greco antico “sentire insieme”, avere una comune 
                  sensibilità.
 On-line. Questo dossier è sicuramente 
                  il primo, con questo taglio e di tali dimensioni, nella storia 
                  del nostro movimento. Noi riteniamo che possa essere un ottimo 
                  strumento militante, a disposizione cioè dei gruppi anarchici, 
                  dei collettivi libertari, dei singoli compagni impegnati in 
                  quell’opera di “propaganda” che, aggiornata 
                  nei metodi e nella terminologia, resta uno dei compiti principali 
                  del movimento anarchico. A chi si avvicina al nostro ambiente, al giovane studioso come 
                  al punk, possiamo ora offrire anche questo strumento cartaceo 
                  per “farsi un’idea” di quel che c’è 
                  da leggere.
 Attenzione! Uno strumento non solo cartaceo, perché è 
                  già online nel nostro sito. 
                  Ma soprattutto perché troverà a breve una sua 
                  collocazione indipendente da questo numero on-line e sarà 
                  periodicamente aggiornato dallo stesso Massimo Ortalli, in modo 
                  da proporsi come una guida sempre utilizzabile e scaricabile 
                  a costo zero. Vi terremo informati.
 Pagamenti. Il dossier Leggere l’anarchismo 
                  non reca alcuna indicazione di prezzo. Abbiamo fissato i seguenti 
                  costi: una copia 1,50 euro. Da 2 a 9 copie, 1,00 euro. Da 10 
                  copie a 99 copie, 50 centesimi. Da 100 copie in su, 40 centesimi. 
                  Le spedizioni avvengono per posta ordinaria. È possibile 
                  richiedere l’invio contrassegno, fornendoci l’indirizzo 
                  postale completo di Cap e preparandosi a pagare l’importo 
                  al postino, maggiorato di 4,00 euro fissi (qualunque sia il 
                  quantitativo di copie richieste).  .  
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