| Internet è per molti sinonimo di libertà: libertà 
                  di esprimersi, di comunicare, di scambiarsi informazioni, idee, 
                  software, insomma tutto ciò che può essere convertito 
                  in forma digitale a costi molto contenuti e senza spostarsi 
                  da casa propria; per molti aspetti una libertà del tutto 
                  nuova, tanto nuova da doverne parlare come di una "nuova 
                  frontiera elettronica". Di queste possibilità (come 
                  spesso capita) se ne sono accorti per primi coloro i quali non 
                  hanno tradizionalmente accesso ai costosi media tradizionali, 
                  che garantiscono visibilità in modo arbitrario (è 
                  la TV che decide di farvi vedere o siete voi a decidere di apparire 
                  in TV?) e unidirezionale, rispondendo a logiche per lo più 
                  assai distanti dalla libera espressione e dallo scambio di contenuti. 
                  In genere poi, quando le cose crescono e si sente odore di 
                  businness, anche i potentati dellinformazione si accorgono 
                  dei nuovi mezzi e, forti del loro potere economico, entrano 
                  a gamba tesa in questi nuovi territori cercando di riproporre 
                  gli squilibri noti e consolidati. Non fa eccezione Internet, 
                  dove tuttavia le cose sono complicate dalla vastità del 
                  territorio digitale, dalla facilità di accesso e dalla 
                  creatività e competenza di molti dei suoi milioni di 
                  abitanti.Il più recente e significativo tentativo in questo 
                  senso riguarda la diffusione della musica in rete, la cui storia 
                  recente è legata ad un particolare formato di file audio, 
                  lMP3 (o Mpeg-3). Alla base del formato MP3 vi è un algoritmo 
                  che consente di comprimere in poco spazio file musicali di alta 
                  qualità, permettondone di conseguenza la facile reperibilità 
                  in rete (pensate solo che un normale CD può contenere 
                  fino a 200 brani compressi in formato MP3). Aggiungendo il fatto 
                  che il software per leggere il formato MP3, il famosissimo WinAmp, 
                  è gratuitamente disponibile in Internet si ottiene facilmente 
                  quello che era naturale avvenisse, e cioè che moltissimi 
                  siti hanno cominciato a diffondere musica in rete, siano essi 
                  brani musicali di gruppi in cerca di notorietà, prodotti 
                  di amatori motivati solo dal desiderio di diffondere la loro 
                  opera o pezzi di artisti famosi messi a disposizione da fan 
                  volenterosi. Il tutto secondo il miglior spirito di Internet: 
                  se sai qualcosa fallo sapere anche agli altri, se hai qualcosa 
                  di interessante diffondilo, visto che è facile, è 
                  bello e costa molto poco.
 La reazione non si è fatta attendere: verso la fine 
                  del 1998 dal Sony Building di Madison Avenue, New York, è 
                  partita la controffensiva delle grandi case discografiche (Universal 
                  Music Group, Sony, Bertelsmann, Time Warner ed Emi) a difesa 
                  del copyright sulla musica in Internet. La coalizione, denominata 
                  Secure Digital Music Initiative, ha lo scopo di elaborare 
                  un sistema per la distribuzione della musica in Internet in 
                  maniera facile e protetta, in modo da scongiurare il rischio 
                  pirateria e favorire il business musicale online.
 Allazione delle major discografiche si è 
                  affiancata quella di 400 artisti di fama internazionale, con 
                  una appello per la difesa del diritto dautore delle opere pubblicate 
                  su Internet. Lappello, raccolto dal Parlamento Europeo nel 
                  febbraio di questanno si è trasformato in un progetto 
                  di direttiva della Commissione europea per estendere la legislazione 
                  vigente sul copyright alle nuove tecnologie della informazione. 
                  In breve stiamo assistendo alla prima vera risposta alle violazioni 
                  del copyright che le tecnologie della diffusione dei file audio 
                  in rete hanno finora permesso.
 Tutto bene dunque? La difesa del diritto degli autori a 
                  vedere riconosciuta la loro opera è cosa sacrosanta, 
                  ma il caso MP3 fa sorgere perlomeno due interrogativi, ben sintetizzati 
                  da Ernesto Assante in un editoriale di Musica di Repubblica: 
                  "è possibile che gran parte di coloro che si sentono 
                  minacciati da Internet vedano solo nella carta bollata e in 
                  una indistinta coercizione il mezzo cui affidare la tutela dei 
                  loro interessi? Non vi sono dubbi che il diritto dautore sia 
                  sacrosanto e vada difeso, ma ha senso applicare alla rete, in 
                  virtù delle sue caratteristiche, i sistemi tradizionali?"
 È proprio questo il punto: Internet è uno 
                  strumento radicalmente diverso dai tradizionali sistemi di diffusione 
                  delle informazioni, orizzontale e a bassa soglia accesso, un 
                  ambito nel quale le vecchie regole di difesa del copyright risultano 
                  del tutto inadeguate. Grazie alle sue caratteristiche e al lavoro 
                  completamente volontario di chissà quanti appassionati 
                  Internet rende quotidianamente visibile a chiunque (anche ai 
                  talent scout delle grandi etichette, se solo si prendessero 
                  la briga di farsi un giro per la Rete piuttosto che incaponirsi 
                  in anacronistici tentativi di controllo) le idee e le opere 
                  di persone che resterebbero altrimenti nellombra, ignorate 
                  dai grandi potentati mediatici. Che senso ha oscurare tutto 
                  questo con una qualche nuova "tassa" sulla pubblicazione 
                  di materiali in Internet (come suggerito dalla Siae, che comunque, 
                  a onor del vero, perlomeno non risolve tutto proponendo la chiusura 
                  dei siti), al solo scopo di difendere quelli che di spazi ne 
                  hanno già molti? Non esiste proprio altra soluzione al 
                  di fuori della limitazione, della censura, della chiusura di 
                  siti?
 Probabilmente ha ragione Michael Robertson, presidente del 
                  sito www.mp3.com, quando afferma 
                  che "la verità è che le major non 
                  hanno capito la logica di Internet. Non è una questione 
                  di sicurezza. Esse ancora credono che per far soldi in Rete 
                  occorra tenere tutto chiuso ermeticamente, quando il vero profitto 
                  nasce dallassenza di regole piuttosto che dallimposizione 
                  dei vecchi controlli".
 Tanto è vero che lMP4, più efficiente e leggero 
                  di MP3, è già alle porte.
 Trovare musica, materiali e software per MP3 in Internet è 
                  tuttaltro che difficile: digitando MP3 in un qualsiasi motore 
                  di ricerca (http://www.yahoo.com 
                  per citare uno dei piùnoti) non avrete che limbarazzo 
                  della scelta tra qualche centinaio di siti.Per i più pigri segnaliamo tre ottimi punti di partenza:
  il famosissimo http://www.mp3.com, 
                  ricchissimo di tutto quanto riguardi questo formato
  un vero e proprio web portal (sito guida dal quale 
                  partire per la navigazione in Internet) dedicato a mp3, http://www.RioPort.com/
  un articolo di approfondimento (corredato di molti link) 
                  di Paolo Attivissimo su Mp3 ed MP4, reperibile a http://www.apogeonline.com/informaz/art_70.html
 Giuseppe Vergani  Marco Cagnotti
 
                   
                    | Edizioni 
                        la Baronata Casella 
                        postale 22  CH  6906 Lugano  http://www.anarca-bolo.ch/baronata  
                        Leone N. TolstojScritti Eretici.
 A cura di Marco Bucciarelli, pp. 160. franchi 15.-
 Nelle opere del celebre scrittore russo assumono 
                        generalmente minor risalto quelli che sono stati alcuni 
                        tratti fondanti della sua personalità: contro lo 
                        stato, lautorità, il militarismo. Una scelta di 
                        scritti su questi argomenti è dunque qui presentata.
  
                        Antimilitarismo libertario in Svizzera, dalla Federazione 
                        del Giura a oggi.A cura di Gianpiero Bottinelli e Edy Zarro, pp. 320, fr. 
                        28.-
 Antologia che raccoglie una settantina di articoli 
                        antimilitaristi (il primo è del 1869, lultimo 
                        del 1987) con introduzioni e note per ogni periodo storico. 
                        La pubblicazione è arricchita da unappendice sugli 
                        interventi effettuati dallesercito svizzero a tutela 
                        dellordine pubblico (cioè lesercito impiegato 
                        come forza di polizia per sedare manifestazioni, scioperi 
                        o tumulti politici): oltre un centinaio di interventi 
                        in circa centoventi anni!!! E questo in una nazione che 
                        si gloria di avere un esercito puramente difensivo e in 
                        cui, almeno sulla carta, non esiste una polizia federale, 
                        grazie alla gelosa autonomia politica dei cantoni che 
                        compongono la Confederazione Elvetica.
 Il libro è stato pubblicato nel 1989 durante 
                        la mobilitazione per la votazione a livello federale contro 
                        il mantenimento dellesercito, in cui oltre il 35% dei 
                        cittadini ha votato per la sua abolizione!!!
  
                        Peter HeintzLanarchismo e il presente. Tracce libertarie nel mondo 
                        contemporaneo.
 Introduzione di Peter Schrembs, pp. 192, fr. 25.-
 Un eminente sociologo ed economista svizzero, che 
                        ha ricoperto numerosi incarichi a carattere educativo 
                        per conto dellUnesco in vari paesi del Sud America, in 
                        queste pagine esperisce una ricerca sui filoni "negativo" 
                        e "positivo" dellanarchismo, giungendo ad interessanti 
                        conclusioni.
 In particolare presenta gli aspetti libertari e le 
                        potenzialità insite nel mondo contemporaneo, grazie 
                        anche allimpatto di correnti di pensiero che hanno influenzato 
                        vari aspetti della vita, segnatamente in politica (lanarchismo) 
                        e nellarte (il surrealismo). Lautore interpreta le tendenze 
                        libertarie sulla base degli scritti teorici dei principali 
                        pensatori anarchici (Godwin, Proudhon, Bakunin, Kropotkin, 
                        Reclus).
 Il saggio è introdotto da un approfondito studio 
                        di Peter Schrembs che evidenzia lattualità del 
                        pensiero di Heintz, con particolare riferimento alle attuali 
                        tendenze libertarie e anarchiche in corso.
  
                        Albert JoèlIl complesso di Dio. Le radici dellalienazione umana.
 Introduzione di Guido Bernasconi, pp. 184, fr. 25.-
 Testo ateista scritto in un linguaggio relativamente 
                        accessibile a tutti, ma assai accattivante, insignito 
                        nel 1983 del Premio Union des Athées.
 La tesi di fondo dellautore è che la credenza 
                        in Dio (qualunque sia lidea, limmagine che si ha di 
                        questo mito) sia una mistificazione che consiste nel personalizzare 
                        arbitrariamente questa astrazione (Dio). Questa alienazione 
                        induce gli individui che ne sono affetti a sentirsi inferiori, 
                        sottomessi, messi sotto tutela, soggetti a questa entità 
                        e a quelle persone che, per vari motivi, si dicono i rappresentanti 
                        di questo mito. A livello individuale lalienazione religiosa 
                        ha origine nella sottomissione volontaria dellIo al Super-Io, 
                        mentre a livello sociale, la proiezione delle autorità 
                        terrene nel cielo implica lesistenza di un Dio Padre, 
                        padrone laico o religioso degli uomini e della natura.
  
                        Gianpiero BottinelliLuigi Bertoni. La coerenza di un anarchico.
 Prefazione di Marianne Enckell. pp. 240, franchi 25.-
 Biografia di uno dei principali animatori del movimento 
                        anarchico in Svizzera, per quasi cinquantanni editore 
                        e stampatore a Ginevra de Il Risveglio-Le Réveil, 
                        e di innumerevoli libri e opuscoli, conferenziere, organizzatore 
                        sindacale, militante antifascista, anticlericale, antimilitarista, 
                        più volte imprigionato per le sue idee e le sue 
                        attività.
  
                        Oreste ClizioGerolamo Donato detto Il Farina, luomo che sparò 
                        a San Carlo e altri scritti.
 In coedizione con la Cooperativa Tipolitografica Editrice 
                        di Carrara, illustrato, pp. 112, franchi 12.-
 Nella ricerca del movente di quello che può 
                        ritenersi il primo attentato con arma da fuoco contro 
                        un potente, emerge la personalità perversa di un 
                        persecutore di eretici (ed eretiche) fatto santo, il cui 
                        principale miracolo è di essere sopravvissuto proprio 
                        a quellattentato. È la terza edizione (la seconda 
                        è andata distrutta quasi per intero) del saggio 
                        storico, che comprende anche: "Mistificazioni e storia", 
                        dedicato ai metodi propri della Chiesa Romana di fare 
                        storia, e una cronologia intorno a Carlo Borromeo.
 |  |