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                 Cominciamo dalla storia dellanarchismo australiano. Vorrei 
                  sapere, ad esempio, se cè stata uninfluenza degli anarchici 
                  italiani emigrati in Australia durante il fascismo.  
                 Peter - Gli italiani che emigrarono qui in particolare 
                  negli anni Venti, furono molto attivi e influenti tra i tagliatori 
                  di canna da zucchero nel nord del Queensland. Ma non furono 
                  capaci di creare un movimento anarchico australiano. Essi tendevano 
                  infatti a lavorare allinterno della comunità italiana, o in 
                  maniera più generica allinterno del movimento operaio australiano. 
                  Gli anarchici che sono arrivati numerosi dopo la seconda guerra 
                  mondiale, si sono stabiliti quasi tutti a Melbourne, e sono 
                  rimasti allinterno della comunità italiana. Essi hanno avuto 
                  meno impatto, e aperto meno contatti, con gli anarchici locali, 
                  che tra laltro non erano più numerosi del gruppo di anarchici 
                  che li aveva preceduti. Anche se gli anarchici italiani erano 
                  molti, penso che abbiano fatto più lavoro di raccolta di fondi 
                  per il movimento anarchico italiano che lavoro locale. 
                 Brian - Per lunghi periodi nella storia australiana, 
                  gli anarchici vennero regolarmente imprigionati. Nel 1890, per 
                  esempio, e fino alla fine della prima guerra mondiale, gli anarchici 
                  vennero attaccati dal partito laburista e dal ministro laburista 
                  Bill Hughes perché erano contrari alla guerra. Il movimento 
                  anarchico fu politicamente distrutto da una combinazione di 
                  attacchi da parte del partito laburista e della sinistra marxista-leninista 
                  che fondò poi il partito comunista. È solo negli anni Sessanta 
                  che il movimento anarchico ha sviluppato gruppi di intervento 
                  locali, e questo grazie alla campagna contro la guerra in Vietnam. 
                 Qual era la corrente ideologica più influente nel movimento 
                  dei lavoratori australiano prima della seconda guerra mondiale? 
                   
                 Peter - La corrente principale era collegata con il 
                  partito laburista, che era socialdemocratico. Poi, da destra 
                  a sinistra, cerano i cattolici e i comunisti. Tuttavia, allinterno 
                  del partito comunista, che era piuttosto forte negli anni Trenta, 
                  cera una forte corrente anarco-sindacalista rappresentata negli 
                  Industrial Workers of the World (IWW), che fu molto attiva fino 
                  alla seconda guerra mondiale. 
                 Brian - L IWW rappresentò la più grossa corrente ideologica 
                  contro la guerra. Con loro cerano gruppi di pacifisti e la 
                  comunità irlandese. Era uno spettro politico molto ampio, ma 
                  lIWW fu il gruppo che organizzò la resistenza più coraggiosa. 
                  Bisogna dire che gli anarchici non furono solo distrutti dallo 
                  stato, ma anche dalla sinistra istituzionale e soprattutto dai 
                  marxisti-leninisti allinterno del movimento dei lavoratori. 
                 Peter - I comunisti sono diventati poi la maggiore 
                  forza di opposizione negli anni Trenta, e in particolare i trotzkisti 
                  a Sydney. Ma come è successo anche in altri paesi in cui lala 
                  libertaria era stata molto influente, anche in Australia lesperienza 
                  di democrazia diretta dellIWW è rimasta per lungo tempo anche 
                  dopo la distruzione dellIWW stessa. Questi principi sono ancora 
                  presenti a livello di base allinterno del movimento operaio 
                  australiano in alcuni settori 1. 
                 Come si è caratterizzato ideologicamente lanarchismo in 
                  Australia? 
                 Peter - Gli anarchici europei emigrati in Australia 
                  nei vari periodi - italiani, spagnoli, bulgari - hanno portato 
                  unidea classica dellanarchismo europeo, soprattutto a Sydney, 
                  dove lanarchismo rischiava di soccombere alla cultura un po 
                  bohemienne, in un certo senso individualista e socialmente irresponsabile. 
                 Brian - Gli anarchici europei hanno portato lidea 
                  che lanarchismo deve essere un movimento socialista, mentre, 
                  bisogna precisare, il punto debole dellanarchismo australiano 
                  è sempre stato il suo individualismo, che in un certo senso 
                  si accompagna bene con la cultura anglo-sassone. Una delle ragioni 
                  per cui i modelli collettivisti dei movimenti socialisti non 
                  hanno mai avuto presa in Australia è che la cultura dominante 
                  è così individualista! Sia Peter che io siamo stati influenzati 
                  dalla storia dellanarchismo europeo, dal fatto che era un movimento 
                  sociale e collettivista, e organizzato, e abbiamo cercato di 
                  influenzare il movimento anarchico australiano dagli anni Sessanta 
                  in poi.  
                 Vi spiace se passiamo al movimento dagli anni Sessanta 
                  ai nostri giorni? Per esempio, fino a 20 anni fa in Queensland 
                  era persino illegale essere omosessuali... Cera molta repressione. 
                 Brian - Sì, era illegale essere omosessuali, ma non 
                  essere anarchici. Tuttavia, il gruppo che abbiamo formato allora, 
                  circa novanta membri attivi, era semi-clandestino perché dovevamo 
                  fare i conti con i servizi segreti a livello quotidiano. Voglio 
                  dire, eravamo continuamente perseguitati. Il gruppo era formato 
                  da gente di sinistra di formazione socialista, gente che voleva 
                  rompere con la sinistra autoritaria. Cera gente attiva nelle 
                  fabbriche, studenti delle scuole superiori, universitari, e 
                  lavoratori della sanità.  
                 Quando fu attivo questo gruppo esattamente? 
                 Brian - Tra la fine degli anni Sessanta e gli anni 
                  Settanta. Per diventare un membro del gruppo si doveva far parte 
                  di una cellula per un anno, e poi per entrare nel gruppo bisognava 
                  essere raccomandati da ogni membro del gruppo. Era molto difficile 
                  infiltrarci. Un impiegato della polizia segreta ci disse un 
                  giorno (molti anni dopo) che il nostro gruppo era molto difficile 
                  da infiltrare. I novanta membri effettivi del gruppo si allargavano 
                  a circa duecento compagni attivi nelle cellule. Allora era il 
                  gruppo più numeroso in tutta lAustralia ed ebbe un enorme impatto 
                  nella politica di sinistra di quel periodo. A un certo punto 
                  eravamo così efficaci nella lotta contro la guerra in Vietnam 
                  che il partito comunista e il partito laburista (e tutti gli 
                  altri gruppi più o meno importanti del centro e della sinistra) 
                  cercarono di reclutarci.  
                  Cercammo di costruire un movimento a livello nazionale, e ne 
                  soffrimmo le conseguenze. Penso proprio perché dovemmo seguire 
                  una prassi politica autoritaria e così dopo 6-7 anni straordinari, 
                  il gruppo crollò.  
                  Il movimento anarchico a Brisbane non si ricostituì più fino 
                  alla metà degli anni Ottanta. Il nostro programma è rimasto 
                  lo stesso, tuttavia, cioè la costituzione di una coalizione 
                  di consigli locali autogestiti. Quello che vogliamo è la dissoluzione 
                  della costituzione australiana, lo stato, le istituzioni, il 
                  parlamento, e la loro sostituzione con federazioni di consigli 
                  di comunità locali. La nostra strategia in Brisbane è quella 
                  di concentrare le nostre energie in una comunità - West End 
                  nel nostro caso - e di creare unarea liberata. 
                 Peter - Io vengo da Sydney, dove la tendenza era diversa. 
                  Tuttavia, negli anni Settanta il movimento a Sydney si orientò 
                  un po di più verso lorganizzazione. Brisbane è sempre stato 
                  orientato verso una politica dei consigli federati. La tradizione 
                  a Sydney negli anni Settanta era più anarcosindacalista, ma 
                  alla fine si dimostrò perdente. Ma non so se il vostro tentativo 
                  a Brisbane in quel periodo fu molto più positivo del nostro. 
                  La vostra idea di costruire unorganizzazione basata sui consigli 
                  di quartiere per la creazione della democrazia diretta si è 
                  dovuta scontrare con la questione della forma che questorganizzazione 
                  doveva assumere...  
                 Brian - Abbiamo fallito, e abbiamo fallito per varie 
                  ragioni. Per primo, non abbiamo capito lampiezza dei problemi 
                  che tale politica ci presentava, e poi anche a causa di un attacco 
                  incredibile da parte delle istituzioni. Qundo lanciammo queste 
                  campagne nelle fabbriche, scuole, università, lo stato contrattaccò 
                  nel modo più violento. Eravamo tutti sulla lista nera dei servizi 
                  segreti, molti di noi persero il lavoro a causa delle idee politiche. 
                  La persecuzione era quotidiana. Eravamo esausti.  
                 Cosa è successo a Brisbane dalla metà degli anni Ottanta? 
                Brian - Quando ci siamo riorganizzati, abbiamo riflettuto 
                  sui nostri errori. Soprattutto abbiamo capito che per costruire 
                  unorganizzazione basata sui consigli federati, dovevamo considerare 
                  nel loro particolare anche categorie diverse, i lavoratori ad 
                  esempio. I vari gruppi devono essere autonomi, ma la loro filosofia 
                  di base deve essere definita dalla comunità e deve essere orientata 
                  verso lidea comunitaria. Poi i vari gruppi gestiscono autonomamente 
                  i loro problemi. 
                 Cosa avete fatto, in pratica, da quando vi siete ricostituiti 
                  nel 1985? 
                 Brian - Abbiamo aperto una libreria e un ristorante. 
                  Dato che qui in Australia ai cicloni si danno nomi propri maschili 
                  e femminili, abbiamo chiamato il ristorante Kropotkins e la 
                  libreria Emmas Bookshop. Il ristorante ebbe un successo tremendo, 
                  molta gente veniva e non aveva paura di mangiare sotto gli occhi 
                  dei poster di Bakunin o quelli surrealisti del 68. Allora abbiamo 
                  capito che se avessimo creato le infrastrutture allinterno 
                  della comunità, ci sarebbe stata tanta gente che si sarebbe 
                  associata con noi.  
                  Dopo la libreria, abbiamo pensato che forse potevamo provare 
                  anche con un festival annuale. Nel 1988 a Brisbane cè stata 
                  lesposizione mondiale, ed era proprio qui a Southbank 2. 
                  Così abbiamo pensato di fare un festival autogestito ogni anno, 
                  un festival di quartiere gestito dagli anarchici e al quale 
                  contribuiscono tutti gli operatori commerciali della zona. Il 
                  festival, che continua tuttora e che alla sua ultima edizione 
                  ha visto passare ventimila persone in un giorno, è diventato 
                  un evento culturale a livello cittadino, e anche economico, 
                  nel senso che con i proventi riusciamo a sovvenzionare altre 
                  iniziative nella comunità.  
                  Poi cè lInstitute for Social Ecology, che ha una biblioteca 
                  di duemila testi anarchici, femministi, marxisti libertari, 
                  di cultura indigena, ecc. E siccome le università in Australia 
                  oramai sono diventate delle imprese di capitale, dove si fa 
                  tutto meno che crescere individui intellettualmente indipendenti 
                  e liberi, allInstitute abbiamo cominciato a organizzare corsi 
                  di politica, scienze sociali, teorie del cinema, media, ecologia, 
                  storia dei movimenti sociali, ecc. Abbiamo messo giù il progetto 
                  per far accreditare lInstitute dal ministero delleducazione 
                  come libera università. Così saremmo in grado di fornire corsi 
                  alternativi a quelli delle altre università di Brisbane.  
                  Come vedi, cerchiamo di creare molti fronti. Speriamo che dal 
                  festival, dalla sua gestione (alla quale partecipano altri comitati, 
                  ad esempio per organizzare gli spettacoli, cibo, bevande, servizio 
                  di sicurezza, servizi sanitari, pubblicità, vendita degli spazi 
                  ai venditori ambulanti, e persino i rapporti con la polizia 
                  del quartiere, ecc) venga fuori un giorno lembrione del consiglio 
                  di quartiere autogestito. Stiamo cercando di irrompere nella 
                  società, non vogliamo essere marginali, e non vogliamo più automarginalizzarci. 
                  Il resto è storia doggi giorno. 
                 Peter - A Sydney, nello stesso periodo di Brisbane, 
                  dagli anni Settanta cè stata una grossa presenza libertaria 
                  ed extraparlamentare ben organizzata. Fino agli anni Settanta 
                  cerano molti individui, la tendenza predominante era quella 
                  anti-organizzazione, anche un po asociale. Anche noi abbiamo 
                  cercato di sviluppare una certa forma di infrastruttura che 
                  si differenziasse da forme di militanza spontaneistiche. Così 
                  nel 1977 è stata aperta la libreria Jura Books. A Sydney cera 
                  un movimento di sinistra extraparlamentare molto più numeroso 
                  che a Brisbane. Gli anarchici avevano una pessima reputazione, 
                  così pensammo che con una libreria potevamo far circolare idee 
                  serie sullanarchismo. In un certo senso, per Brisbane fu molto 
                  più facile riempire il vuoto che cera a sinistra dei partiti 
                  istituzionali. 
                 Brian - Ma anche più difficile... Non dimenticare la 
                  repressione. 
                 Peter - Sì, certo, era molto più opprimente, ma a Sydney 
                  cerano molti gruppi comunisti, e lanarchia era appena qualcosa 
                  più di una favola. Poi con il Jura Books volevamo anche aprire 
                  uno spazio dove ci si potesse incontrare, fare lavoro culturale 
                  e intellettuale. La tendenza dominante era anarcosindacalista, 
                  ma Jura Books era pluralista, aperta a tutte le tendenze anarchiche. 
                  In Sydney cè sempre stato un forte collegamento emotivo con 
                  lIWW e la storia dellIWW. A un certo punto si volle ricreare 
                  lIWW, ma il tentativo fallì. Devo dire che a Sydney cè sempre 
                  stato un problema tra la realtà e le idee grandiose. Si volevano 
                  creare infrastrutture senza avere la gente pronta dietro. La 
                  federazione anarcosindacalista è stata molto più attiva e ha 
                  avuto molto più successo in Melbourne, anche se oggi penso che 
                  stia crollando.  
                  Con il Jura Books abbiamo organizzato le solite cose, conferenze, 
                  dibattiti, serate di poesia. Abbiamo creato una rete non solo 
                  in Australia, ma anche nel sud Pacifico, in Nuova Zelanda ad 
                  esempio. Comunque, lattività del Jura Books è andata via via 
                  declinando e non penso che ci sia oggi molta gente che riflette 
                  sugli errori.  
                 Mi pare che lidea dei compagni di Brisbane, quella di 
                  partire dalla comunità, si riveli più positiva, voglio dire, 
                  Brisbane mi sembra più vitale in questo momento.  
                 Peter - Voglio dire due cose al riguardo. Beh, intanto 
                  quello che dici è vero. Poi noi a Sydney ci siamo concentrati 
                  solo sul Jura Books e ci siamo in qualche modo limitati. E inoltre 
                  cerano molti più gruppi della sinistra, come ho già detto. 
                  Sydney è una città più grande di Brisbane, più costosa. Era 
                  più difficile coordinare un movimento. Se vai indietro a sessanta-settanta 
                  anni fa, cerano molti più anarchici allora. Ma la composizione 
                  sociologica era differente. E poi cera lidea dellimmediatezza 
                  del progetto, cera un senso dellimmediatezza che oggi non 
                  cè più.  
                 Brian - Il punto è che oggi non ci sono le condizioni 
                  per costruire un gruppo semi-clandestino e fare la rivoluzione. 
                  Noi non siamo leninisti, o avanguardisti, siamo anarchici e 
                  dobbiamo puntare alleducazione allautogestione e alla propositività 
                  in ogni campo, da quello sociale a quello personale. Cè molta 
                  gente là fuori che non vede cosa significa essere un cittadino, 
                  quindi dobbiamo far passare i valori anarchici e costruire una 
                  società, anche a livello microscopico, che sia sicura di sé, 
                  delle proprie possibilità di vivere in libertà. Allo stesso 
                  tempo dobbiamo cercare di uscire dal concetto di sottocultura 
                  e pensare a costruire un progetto sociale, un progetto di comunità. 
                 Peter - Noi abbiamo avuto un flusso di militanti straordinario 
                  nel passato e abbiamo cercato di integrare i nuovi compagni 
                  dando specifiche responsabilità, ma abbiamo fallito. 
                 Brian - La gente viene da noi continuamente. Molti 
                  si uniscono agli anarchici per una serie di motivi, da quelli 
                  personali a quelli contingenti, perché sono interessati a un 
                  progetto specifico.  
                 Pensi che ci siano problemi di personalità? Che la gente 
                  si unisca agli anarchici per una serie di problemi che poi noi 
                  non riusciamo a soddisfare?  
                 Brian - Problemi personali? Mah, non si può dire. Io 
                  penso che dopo migliaia di anni di cultura dominante gerarchica 
                  è una cosa straordinaria che migliaia di uomini e donne con 
                  una nozione egualitaria esistano ancora. Dobbiamo rispettare 
                  la nostra cultura libertaria. Tutti i cambiamenti sociali vengono 
                  fuori da una realtà di idee che emergono e cambiano continuamente 
                  e se noi riusciamo a modificare e raffinare continuamente le 
                  nostre idee libertarie e la relazione tra libertà individuale 
                  e libertà sociale, la responsabilità ecologica, si possono creare 
                  delle condizioni oggettive di cambiamento allinterno delle 
                  culture gerarchiche in crisi. Le idee che possiamo offrire in 
                  quelle situazioni possono diventare dominanti, nel senso che 
                  la gente sceglie di smantellare la gerarchia, ideologicamente, 
                  personalmente e socialmente.  
                  
                  Intervista e traduzione 
                  a cura di Tiziana Ferrero-Regis 
                  
                   
                  Brian Laver (a sinistra). 
                   
                1- Vedi ad esempio le lotte dei 
                  lavoratori portuali, che nel 1998 hanno occupato e bloccato 
                  i porti australiani per un lungo periodo, rifiutando la politica 
                  conciliatoria dei sindacati ufficiali e costringendoli ad assumere 
                  posizioni più radicali. Recentemente, le miniere del nord del 
                  Queensland sono state occupate per una disputa sindacale che 
                  si protraeva da tempo.  
                  2- Southbank è un quartiere continguo a West End. Il quartiere 
                  si snoda lungo la riva sud del fiume. Per organizzare lExpo 
                  il comune ha letteralmente ripulito il quartiere da vecchie 
                  case coloniali che erano usate come pensioni da gente disoccupata 
                  o con bassissimi stipendi. Dopo lExpo, Southbank è diventato 
                  un parco con caffè, ristoranti, amenità varie, intrattenimenti, 
                  mercatini di chincaglieria varia, ecc. Lesposizione mondiale 
                  del 1988 diede il via al processo di speculazione edilizia dei 
                  quartieri limitrofi, incluso West End.  
                  
                
                   
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                       Se 
                        cerchi un sito... 
                      Lanarchismo 
                        in Queensland ha oggi una web 
                        page che si collega anche con altre web page  
                        anarchiche in Australia. Sul sito anarchico del 
                        Queensland si trovano articoli e anche uno spazio 
                        per lasciare messaggi e idee.  
                        http://www.crosswinds.net/~happyanarchy/ 
                      
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