
                  Nel 
                    prossimo numero una sessantina di pagine saranno dedicate 
                    a un dossier su Georges Brassens (1921-1981), 
                    uno dei cantautori a noi più cari.
                   Dossier che sarà parte integrante 
                    del n. 371 di “A”, quindi non disponibile a sé 
                    stante.
                   Ci sono contributi di Mariano Brustio, 
                    Paolo Capodacqua, Alessio Lega, Laura Monferdini, Gianni Mura, 
                    Laila Sage e Lorenzo Valera, Elisa Sciuto, Fabio Wolf, Margherita 
                    Zorzi, oltre che della nostra redazione.
                   Giuseppe Ciarallo intervista Alberto 
                    Patrucco. Fausto Amodei, Giangilberto Monti e Nanni Svampa 
                    dibattono sul tema “tradurre Brassens”.
                   Pubblichiamo stralci dell’intervista 
                    fattagli da André Sève e stralci dalla mitica 
                    chiacchierata del 1969 tra Georges Brassens, Jacquel Brel 
                    e Leo Ferré. 
E qualche stralcio ancora dalle canzoni/poesie 
                    di questo cantautore senza etichette, che se un’etichetta 
                    avesse mai accettato, sarebbe stata solo quella che caratterizza 
                    la denominazione della nostra rivista.
                   In conclusione, il testo della canzone 
                    Sète di Allain Leprest, scritta sull’onda 
                    dell’indignazione per una commemorazione di Brassens 
                    promossa dal Front National di Jean-Marie Le Pen.