ulisse non tornò ad itaca
                  ulisse non tornò ad itaca annegò di tempo
  fu il più cieco degli uomini
  scrutava l’infinito in lontananza e non vide da vicino mai,
il disegno sulla tela lo tramortiva,
cercò scampo nella strage ma senza colpa gridavano i proci
e penelope chiunque sia stata né fedele né infedele fu davvero
nessun turbamento se non – la butto lì – per l’uomo che diventò risacca sul mare
sale sgranellato che ammorba la terra isola.
                  lui tornò per sapere non di lei ma di sé esacerbato nella sabbiosa troia
  nel crampo del cuore, della lingua, nell’erompere dei capillari nell’occhio
  nella piena delle vene che ripete mischiandola l’efferatezza 
  ma poi tracima nell’io più arduo, si colpisce
  incolpa un nugolo di dei più morti che vivi e risale la parola del cane
  l’attesa del cane.
                  Itaca morì in itaca sognata
  non isola fu il ritorno ma un sé diluviato dall’antico sé...
  itaca era troia bruciata navi con la prua nel sole
  mai perdute ma in fiamme fino all’aldilà.
                  Nadia Agustoni
                  
                  
                  peones
                  Heavenly Salvation... Heavenly Salvation
                  Ho aperto una scatoletta di tonno
  a cena con mia moglie.
  Ho spezzato del pane
  e mi piace
  se le brillano gli occhi.
                  O Heavenly Salvation... O Heavenly Salvation
                  Con un coltellino ho aperto
  una scatoletta di tonno
  ed ho sentito le sue ginocchia
  stringersi alle mie, da sotto il tavolino..
  (se ne va il suo sorriso ogni giorno di più).
                  O Heavenly Salvation… O Heavenly Salvation
                  Beviamo limonata dallo stesso bicchiere.
  Dice che io dovrei imparare a rubare nei supermercati
– come fa suo fratello –
...che non se ne può più
  di fiaccarsi la schiena per una miseria...
  ...mangiare sempre riso e lenticchie
  e mandare i bambini a lustrare le scarpe all’autogrill.
                  O Heavenly Salvation... O Heavenly Salvation
                  Il padrone ci ha chiesto
  di avere pazienza,
  se il raccolto andrà bene
  ci darà un aumento.
                  Padre Mario dice che siamo beati.
                  Roberto Minardi