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                  Sesto..., cancellare! 
                   
                Sul numero 278 (febbraio 2002) abbiamo pubblicato un intervento 
                  di Franco Pasello (Dico no al censimento), nel quale 
                  lautore esprimeva le critiche, e le motivazioni, che lo 
                  inducevano a non compilare il questionario divulgato dallISTAT. 
                   
                  A seguito di questo suo rifiuto e dopo alcune telefonate fattegli 
                  da membri dellUfficio Comunale di Censimento, in cui gli 
                  si chiedeva di spiegare le motivazioni del perché della 
                  mancata compilazione del questionario, Franco si è visto 
                  recapitare una formale diffida proveniente dallufficio 
                  di cui sopra.  
                  Nellingiunzione, compilata in stile burocratico come ogni 
                  circolare che si rispetti, veniva cortesemente 
                  richiesto a Franco di mettersi in contatto entro 
                  i prossimi sette giorni (dallinvio della 
                  missiva si presume) con una persona dellUfficio per espletare 
                  tutte le formalità riguardanti il ritiro, la compilazione 
                  e la consegna del modello di rilevazione.  
                  Il richiamo veniva concluso, dal dirigente firmatario, con un 
                  retorico ricordare limportanza che i Censimenti 
                  rivestono per lintera collettività e con 
                  un vagamente minaccioso richiamare la normativa 
                  vigente che prevede la cancellazione dallAnagrafe 
                  della popolazione residente per le persone che risultino irreperibili 
                  al Censimento della popolazione (sic!).  
                  A parte luso copioso del grassetto e le frequenti sottolineature, 
                  che ricordano un po le missive dettate da Totò 
                  (
due punti, abbondiamo ecc.), e a parte il termine cancellare 
                  che ricorda vagamente lorwelliano vaporizzare, vi è 
                  una cosa nellepistola comunale che lascia alquanto perplessi. 
                   
                  Se, e il condizionale è obbligatorio, esiste una normativa 
                  vigente ci si domanda perché nellintimazione non 
                  si faccia riferimento alleventuale articolo che prevede 
                  la cancellazione anagrafica. Questo non tanto perché 
                  il rimando ad articoli di legge dia più giustezza ad 
                  uneventuale sanzione, bensì perché in questo 
                  modo il sanzionando (si dirà così?) ha la possibilità 
                  di informarsi su ciò che lo aspetta e, soprattutto, sul 
                  fatto che la presunta sanzione esista veramente: che cioè 
                  la minaccia non sia cosa meramente intimidatoria.  
                  Forse non esistono normative così severe come la cancellazione 
                  anagrafica. Forse non si tratta daltro che dei funambolismi 
                  di un arrogante burocrate di periferia. Ad ogni buon conto pubblichiamo 
                  qui di seguito la lettera che Franco ha inviato allUfficio 
                  Censimento come risposta alla circolare ricevuta.  
                 
                  AllUfficio Comunale di Censimento  
                  Debbo costatare la pervicacia e linsistenza con cui il 
                  vostro ufficio mi vuole imporre, contro la mia volontà, 
                  lobbligo del censimento. Non avere aderito allimposizione 
                  del censimento non è stata da parte mia né una 
                  distrazione, né puro capriccio ma rifiuto cosciente. 
                   
                  Spiegazioni in merito ho già avuto modo di fornirle al 
                  vostro ufficio in un paio di occasioni a suddetti responsabili 
                  che mi hanno telefonicamente rintracciato. Numero di telefono, 
                  il mio, che a suo tempo avevo dato al rilevatore che nelloccasione 
                  mi aveva consegnato il modello da compilare, numero telefonico 
                  che si può reperire in un qualsiasi elenco abbonati della 
                  Telecom.  
                  Chiarisco inoltre di essere residente in questo comune da ben 
                  19, dico diciannove, anni, sempre nella stessa via e numero 
                  civico, quindi reperibilissimo. Quindi non irreperibilità 
                  ma cosciente rifiuto di un inutilissimo censimento.  
                  E quindi non vedo come possa essere cancellata dallanagrafe 
                  una persona (e la sua famiglia!!!: fate forse finta di non sapere 
                  che il nucleo è formato dalla mia unicità!!!) 
                  reperibile e residente in questo comune da 19 (diciannove) anni. 
                   
                  Le buffonate possono anche far ridere, quelle di tipo burocratico 
                  ancora di più, anche se a volte amaramente.  
                  Se esiste una normativa che prevede la mia cancellazione 
                  dallanagrafe, in quanto renitente e rifiutante 
                  del censimento (ma non irreperibile!), non continuate a cianciare 
                  inutilmente, mettetela in pratica e già che ci siete 
                  preparate anche un bel decreto di espulsione dallex Stalingrado 
                  dItalia (scusate per lex!). Dopotutto il comune 
                  di Sesto San Giovanni ne è avvezzo sia nei confronti 
                  dei Rom che degli stranieri, e scusate, chi più Straniero 
                  di me che non accetto di essere censito, anche a costo della 
                  mia eliminazione anagrafica.  
                  Quanti sono gli irreperibili che in quanto tali non siete riusciti 
                  a trovare e che di certo non vi siete più preoccupati 
                  di cercare?  
                  Loro non danno fastidio, quello che vi brucia è un Unico, 
                  reperibile, che si permette di dirvi di NO!  
                  Certo che non mi romperete più le scatole con questa 
                  storia (non ho molto tempo da perdere, io lavoro), vi allego 
                  la mia dichiarazione di rifiuto del censimento, già pubblicata 
                  sul settimanale anarchico Umanità Nova del 25 
                  novembre 2001 e sul mensile A rivista anarchica 
                  del febbraio 2002.  
                  Distinti saluti antiautoritari  
                    
                    Franco Pasello 
                 
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