| Vorrei raccontarvi le mie attuali 
                  impressioni circa il processo di indottrinamento svolto dalla 
                  Chiesa cattolica in vista del Giubileo, essendo stata condannata 
                  in primo grado a otto mesi per vilipendio al Papa, ed avendo 
                  vinto il processo dAppello il 28 settembre di questanno (1), 
                  dopo quattro anni di attesa. Processo vinto richiamandoci alla 
                  non procedibilità (art. 313 C.P.) nel caso di questi reati dopinione, 
                  senza lautorizzazione del Ministro della giustizia, che il 
                  Tribunale naturalmente, per non perder tempo, non aveva richiesto. 
                  Vorrei comunque riassumere ed aggiornare sul perché la Chiesa 
                  ha ritenuto necessaria una condanna simbolica nei confronti 
                  di noi anticlericali fanesi. In Italia, infatti, la laicità 
                  dello Stato è considerata con benevolenza simile a quella dei 
                  russi per la loro cagnetta Laika, lanciata con simpatia nello 
                  spazio e mai più ritornata.Come sapete bene, il termine cattolico significa universale, 
                  generale(2). Dunque, è molto pericoloso permettersi di dissentire 
                  dalla presunzione di coloro che dirigono questa Chiesa. Da sempre, 
                  infatti, costoro o hanno fatto Stato a parte, o hanno tentato 
                  di includere tutti sotto il loro governo teocratico. Uno Stato 
                  pontificio, tuttora, usufruisce di servizi pubblici e di riconoscimento 
                  internazionale a livello diplomatico pur essendo irrilevante 
                  a livello demografico: ma la Chiesa cattolica basa il suo potere 
                  temporale sulla supposizione del numero dei suoi credenti che 
                  divengono automaticamente suoi aderenti e suo popolo.
 E di questi mesi la campagna pubblicitaria per lotto per mille 
                  alla Chiesa cattolica, sul cui utilizzo non verrà mai fatta 
                  abbastanza chiarezza. Il Vaticano è una monarchia ma oltretutto 
                  è solo la sede della Chiesa cattolica e questultima ha un 
                  alter ego: il cristianesimo.
 Così, quando alla Chiesa vengono attribuite delle colpe, delle 
                  brutte figure, dei crimini, essa può cambiar di nome, e rifarsi 
                  a quel Vangelo il cui ispiratore dovrebbe essere anche il garante 
                  della divinità della Chiesa.Tutto il resto è transitorio, la 
                  storia della chiesa è quindi di volta in volta diretta da un 
                  clero fallibile perché umano, o ispirato e infallibile perché 
                  divino, a seconda che si tratti di giustificare dei madornali 
                  errori o di indurre a seguire dei diktat. (3)
 Sembra addirittura essere un delitto, di fronte a questa potenza 
                  universale, dire di non credere in dio; peccato veniale è invece 
                  il dire che non si riconosce la Chiesa cattolica quale portavoce 
                  di dio. Ma attenzione, nonostante lufficiale benevolenza della 
                  Chiesa nei confronti di coloro che professano altre religioni, 
                  quel pericoloso aggettivo, universale, è sempre al lavoro 
                  e dimostra in più documenti e dichiarazioni che la Chiesa intende 
                  conquistare tutti i credenti alla sua fede, ritenuta quella 
                  assoluta e quindi la migliore. (4)
 Già il battesimo, attraverso il quale essa annovera sin da neonate 
                  le persone nellalbo dei suoi credenti, è misura di questa tendenza 
                  al dominio numerico e formale; cè poi stata la regola dello 
                  Stato confessionale, per cui, in virtù dellalleanza col potere 
                  temporale, la Chiesa si è aggiudicata privilegi legali, dalleducazione 
                  al sostegno finanziario, alla possibilità di reprimere il pensiero 
                  dei non credenti tramite il reato di vilipendio. Nel nostro 
                  caso, la condanna, nonostante la richiesta di assoluzione da 
                  parte del Pubblico Ministero, era stata trasformata da vilipendio 
                  alla religione (art. 402 C.P.) a vilipendio al Papa in quanto 
                  Capo di Stato (art. 278, che parifica con il Trattato del 29 
                  il Papa al Presidente della Repubblica). Questi reati, attraverso 
                  i quali si perseguita chi, a dire della Chiesa, la offende, 
                  assimilano il cattolicesimo ai fondamentalismi (5), da sempre 
                  intolleranti nei confronti della critica e della satira; chi, 
                  infatti, che si creda emissario di dio, ammetterebbe di potersi 
                  vedere criticato o addirittura messo in ridicolo come un re 
                  nudo? Così, tuttora nel Codice Penale italiano, nonostante 
                  la declamata laicità dello Stato, esiste il reato di vilipendio 
                  alla religione, e bisogna quindi fare attenzione a non irritare 
                  larrossato culetto pontificale. (6)
 1. Processo vinto grazie allarticolo 313 C.P. che limita 
                  linterventismo dei Tribunali in merito ai reati dopinione, 
                  che ha offerto anche una graziosa scappatoia alla Corte per 
                  non addentrarsi in questioni di libertà despressione andando 
                  a discutere del reato; la mia difesa è stata curata dallavv. 
                  Giovanni Flora, ordinario di Diritto Penale a Firenze, che ha 
                  tenuto, in unAula gremita di Digos, una interessante lezione 
                  sullarticolo in questione.2. E il greco katholicòs..
 3. Interessante lo speaker di raiuno in occasione delluscita 
                  del documento della chiesa cattolica circa le responsabilità 
                  nellalleanza coi nazisti e quindi nel genocidio degli ebrei. 
                  dice: responsabilità dei cristiani e non della chiesa cattolica.
 4. Da La Civiltà Cattolica 3 maggio 1986, Quale religione?: 
                  ...dicendo che il cristianesimo è la religione -divina-, e 
                  quindi la religione -assoluta- e pienamente -vera-, non intendiamo 
                  squalificare le altre religioni....
 5. A proposito di fondamentalismo, la chiesa cattolica non lo 
                  sarebbe perché, al contrario dei taleban, convive con la società 
                  tecnologica e laica, a tale proposito molto interessante limmagine 
                  su LOsservatore Romano del 4 aprile 1998, dove il card.Sodano 
                  benedice due computer.
 6. Per altri chiarimenti vedi Vilipendio, manualetto sulle 
                  offese alle autorità da me curato e pubblicato nel 1995 dalla 
                  Associazione per lo Sbattezzo.
 
 La domanda è dove inizia lirritabilità?. I test pampers 
                  danno risultati variabili; in alcuni casi si è dimostrato che 
                  loffesa consiste nel non volersi annoverare tra i cattolici:Infatti lAssociazione per lo Sbattezzo si vide inquisita da 
                  pretori e visitata da carabinieri sin dallinizio (7). Il meeting 
                  anticlericale di Fano vide i partecipanti e gli organizzatori 
                  oggetto di una schedatura e di un silenzioso ma attivo servizio 
                  di controllo poliziesco, ulteriore prova del fatto che viviamo 
                  in uno Stato confessionale. Andando per ordine, si potrebbe 
                  descrivere così il tentativo di stroncare le attività anticlericali 
                  in Fano:
 -fede, gli integralisti cattolici ed il clero credono 
                  che si tratti delle solite contestazioni passeggere, però sostengono 
                  la loro fede con la richiesta pressante alla polizia ed ai politici 
                  di rendere difficile lo svolgimento in spazi pubblici delle 
                  iniziative anticlericali;
 -speranza, gli integralisti sperano di poter raccogliere 
                  durante queste iniziative elementi validi per denunciare gli 
                  organizzatori rendendogli così dura la vita, però riescono a 
                  raccogliere solo piccole cose, evidentemente marginali alle 
                  iniziative, e a procurargli solo qualche esposto in pretura, 
                  ben presto archiviato perché irrisorio;
 -carità, integralisti e politici si alleano prendendo 
                  al volo il dono che gli fanno alcuni provocatori che causano 
                  disordini in città durante le iniziative; vietano così per un 
                  anno gli spazi pubblici al meeting anticlericale, che però si 
                  svolge lo stesso.
 Provato che non era possibile ottenere la cessazione delle attività 
                  anticlericali con divieti ed esposti, con calunnie e diffamazione 
                  tramite pulpito o stampa compiacente, ai censori non rimaneva 
                  che ritentare la strada della legge, sfruttando il reato di 
                  vilipendio. Usando anche una raccolta di firme di individui 
                  che poi testimonieranno di non sapere cosa stavano firmando, 
                  si giunge alla condanna, tramite giudici ben inseriti nel contesto 
                  locale, per il reato di vilipendio al papa; naturalmente i 
                  condannati non sono coloro che sono stati fermati o visti affiggere 
                  il materiale incriminato (due manifesti dei quali uno è un 
                  inserto di un giornale, il male, appiccicato su di 
                  un muro al meeting) ma quelli che la Chiesa cattolica ha individuato 
                  come i motori locali delle iniziative da bloccare.
 La condanna si può considerare come emessa dalla Chiesa, e non 
                  da un tribunale dello Stato italiano, ed è la Chiesa che si 
                  è sentita offesa, nella persona del clero e di alcuni cittadini 
                  male informati e ben manipolati durante omelie e pettegolezzi 
                  cittadini.
 Quello che sembrerebbe un evento locale è stato molto di più: 
                  non solo perché è stato pubblicizzato dalla stampa e dalla tv 
                  come gli integralisti richiedevano, in maniera da attaccare 
                  gli anticlericali presentandoli come fuorilegge, ma perché i 
                  meeting anticlericali erano da anni un punto dincontro nazionale 
                  che stava ribaltando lidea diffusa che lanticlericale fosse 
                  un personaggio daltri tempi e un po balzano.
 Ai meeting (ed io ne ho visti undici, dal 1984 in poi) è stato 
                  possibile discutere liberamente del perché gli obiettori totali 
                  al servizio militare andavano i galera, mentre i medici cattolici 
                  obiettori allaborto no, o del come la chiesa utilizzava i soldi 
                  ricavati dallotto per mille, dei guasti psicologici delleducazione 
                  religiosa... tutti argomenti che la chiesa mette ancora allindice. 
                  Bisogna riflettere anche sulla strategia consueta che la Chiesa 
                  cattolica, cioè universale, usa per neutralizzare i dissidenti 
                  ed i non credenti:
 7. Richieste di indagini sulla associazione e sulla liceità 
                  di non volersi annoverare tra i credenti, cioè secondo la Chiesa 
                  i battezzati, furono avanzate dal pretore di Modena, Persico, 
                  nel 1986; le forze dellordine si mossero per acquisire materiale 
                  e nominativi.  I primi vengono dipinti come eretici, un po matti, o vittima 
                  della secolarizzazione, o appartenenti a sette (termine spregevole 
                  per dei gran signori della globalizzazione come gli ecclesiastici 
                  cattolici); è divertente notare come molto spesso il vaticano 
                  nei suoi documenti (8) attribuisca a queste sette proprietà 
                  che sono anche sue: come il reggersi su capi carismatici, loffrire 
                  pasti, il porsi in un contesto sociale protetto ecc.Del resto è la Chiesa stessa un coacervo di comportamenti che 
                  vanno dalla liturgia al rito miracoloso, alla trance ed altri 
                  eventi già della cultura pagana, alla lacrimazione della madonna 
                  (con sangue maschile!), alla ostensione di lenzuola non per 
                  protesta contro linquinamento, ma per beneficenza dei terribili 
                  savoiardi, che con questa prova (che ricorda quella di verginità 
                  dopo le nozze nellislam) convincono gli increduli. Anche se 
                  lo stesso pontefice raccomanda agli scienziati di vagliare attentamente 
                  le prove della provenienza della sindone. Così, nel caso dopo 
                  lostensione questi scoprissero che è un lenzuolo nuovo, lui 
                  se ne sarebbe già... lavato le mani.
 I non credenti invece sono gli intoccabili, ma altresì coloro 
                  che vanno a tutti i costi conquistati, pena il loro soffrire 
                  terribilmente... e soprattutto la sofferenza delle statistiche 
                  sulla fede. La Chiesa fa carte false per passare ogni giorno 
                  alla stampa notizie di conversioni di personaggi edonisti ed 
                  istrionici, tipo Gassman, che una volta vicini al letto di morte, 
                  o ad un assegno, vedono improvvisamente che non possono più 
                  vivere, appunto, senza dio. La Chiesa è venditrice di senso, 
                  e quindi cerca in tutti i modi nuovi mercati; il fatto è che 
                  lo fa anche con gli sgambetti e le tecniche commerciali più 
                  infide: spot, film, libri, quotidiani: dove non si estende ormai 
                  il dominio politico ed economico del vaticano? dio è il senso 
                  obbligatorio di marcia: chiunque dubiti, o non creda, o creda 
                  in un qualcosa di diverso, è un pericolo per la chiesa... universale.
 Allora ha senso parlare di Chiesa che si sente offesa, che si 
                  sente addirittura minacciata?
 In realtà siamo noi, ad essere minacciate. E mi riferisco quale 
                  esempio primo alle donne, coccolate e lusingate dal papa nei 
                  suoi documenti, e poi messe alle strette: il nostro destino 
                  è nel parto, dobbiamo procreare, perché non è il nostro intuito 
                  ed il nostro desiderio a decidere, ma la chiesa, che cerca di 
                  farlo con ogni mezzo possibile, dagli attacchi alla contraccezione, 
                  agli anatemi (con dati manipolati) contro laborto, alla giustificazione 
                  etica indiretta degli assassini di donne, siano essi medici 
                  che preferiscono la vita del feto a quella della madre, che 
                  fidanzati delusi, che mariti depressi. La donna è colpevole, 
                  dice la Chiesa, se è libera da legami.
 Siamo in pericolo. Noi donne siamo le prime ad essere più che 
                  offese, siamo minacciate. perché chi nei suoi documenti dice 
                  che portiamo una cultura di morte (9) non solo ci offende, 
                  ma giustifica la violenza nei nostri confronti. Nellessere 
                  nemica della libertà delle donne la Chiesa cattolica, con le 
                  sue dichiarazioni ed i suoi intenti, è schierata con le altre 
                  religioni monoteiste, ebraica ed islamica, di radice patriarcale, 
                  cioè, per farla breve, totalmente volte a strumentalizzare le 
                  donne. E indispensabile analizzare questo lato anche delle 
                  attuali azioni diplomatiche del vaticano nei confronti delle 
                  altre religioni. (10)
 8. Vedi il documento vaticano sul fenomeno delle sette, 
                  ed anche larticolo a proposito delle sette, risp. in La Civiltà 
                  Cattolica 17 maggio 1986 e 5 luglio 1986.Nel primo di questi 
                  articoli, redatto in base ad un rapporto-censimento, si ammetteva 
                  che le sette in fondo non erano che un fenomeno di dissidenza 
                  che non rientrava nelle forme religiose dei fratelli separati(ortodossi, 
                  protestanti...), poi si accomunavano varie forme religiose dicendo 
                  che queste sette erano: ... per lo più autoritarie nella 
                  loro struttura; fanno ricorso ad un certo lavaggio del cervello 
                  e a un controllo mentale ... ecc.  9. Pontificio consiglio per la famiglia, 27 febbraio 1988, 
                  Dichiarazione sulla caduta della fecondità nel mondo. A proposito 
                  di diritto alla contraccezione, della pratica della sterilizzazione, 
                  e dellaborto, nonché delle famiglie non eterosessuali: i nuovi 
                  diritti... sfociano fatalmente nella violenza e nella barbarie 
                  e introducono la cultura della morte.  10. Come la città di dio, la megaspeculazione da quasi 
                  seimila miliardi che nascerà in provincia di Latina per celebrare 
                  lunione tra le tre grandi religioni monoteistiche. v. Diario 
                  della Settimana, 16 giugno 1998.  La Chiesa cattolica teorizza la colpa di ogni sessualità che 
                  non sia finalizzata alla procreazione e con questa colpa assolve 
                  comunque il maschio, deus ex machina.E naturalmente tace sulla mutilazione delle donne. (11)
 A proposito di interconfessionalità: il reato di vilipendio 
                  è chiaramente strumento di repressione utile alle chiese con 
                  scopi di dominio anche secolare, ma viene spacciato (lo ha fatto 
                  anche la corte costituzionale) come reato che punisce le offese 
                  a tutte le divinità, cosa che sappiamo inattuata ed inattuabile, 
                  sia perché i credenti in altre divinità non sembrano interessati 
                  a perseguire penalmente dei detrattori, sia perché è chiaro 
                  che le autorità italiane non ritengono che altri credenti posseggano 
                  dignità, tanto da stilare rapporti sulle possibili minacce al 
                  giubileo cattolico. La stampa riprende poi questo dossier descrivendo 
                  quali sette (e quindi in maniera spregiativa) sia i buddisti 
                  italiani che coloro che praticano il tantra yoga, congiuntamente 
                  a satanisti vari ed altri fenomeni. (12) Nel frattempo, dallottobre 
                  1986, il papa tiene ad Assisi gli incontri interconfessionali 
                  di preghiera per la pace, gestendo il suo pacifismo, tra un 
                  giubileo dei militari (previsto nelle celebrazioni del 2000) 
                  e laltro. Questi incontri vedono vari rappresentanti di confessioni 
                  religiose al suo cospetto, tutti naturalmente forniti di ortodossia 
                  e paramenti.
 E se lo Stato stila ancora queste liste di organizzazioni religiose 
                  (e gruppi comunque critici verso il cattolicesimo) da considerarsi 
                  minacce per lordine pubblico, ad uso e consumo del vaticano, 
                  le minacce più tangibili, e quelle vere, sono fatte da secoli 
                  di dis-educazione morale: è a causa di questa che le ragazze 
                  minorenni partoriscono e poi gettano il bambino nel cassonetto, 
                  e sempre a causa di questa che il gay meridionale si dà fuoco 
                  in piazza san Pietro, o la guardia svizzera dà di matto come 
                  ogni altro militare di caserma benedetto e strabenedetto dal 
                  papa. Non sono eccezioni alla regola, sono la norma di una morale 
                  che reprime i sentimenti che ci sono nelle persone che poi divengono 
                  rabbia e disperazione (13).
 Certo, la Chiesa offre la figura del prete e della suora come 
                  soluzione alle situazioni di malessere e di ogni altro problema 
                  morale e sociale: questi sono un alibi per lintellettuale di 
                  sinistra, insoddisfatto delle proprie comodità e cresciuto in 
                  seminario, ed ora finalmente al governo. Preti e suore impegnati 
                  sono anche un alibi per la chiesa cattolica, che con essi propaganda 
                  la faccia di operosa struttura umanitaria, giustificando la 
                  struttura di dominio morale e politico che cè dietro. (14)
  11. Nel documento già citato sulla caduta della fecondità 
                  nel mondo sono molte le accuse (riprese da proteste femministe) 
                  alla sterilizzazione di massa. E difficile invece trovare parole 
                  della Chiesa sulla mutilazione genitale alle donne africane 
                  e su altre forme canoniche di violenza alle donne. Vedi Internazionale, 
                  15 maggio 1998: ...si calcola che fra 100 e 130 milioni di 
                  donne viventi abbiano subito la chirurgia genitale e che ogni 
                  anno ne vengano mutilate altre 2 milioni, soprattutto bambine 
                  fra i 4 e i 12 anni .  12. La Repubblica, 30 Aprile 1998: Sette, è allarme 
                  per il Giubileo, a fianco di una foto con tizi in maschera 
                  nera e cappuccetti stile KKK, e annovera tra quelli che chiama 
                  movimenti, e non sette, i buddisti ed i pentecostali. Il sociologo 
                  M. Introvigne dice che non è il caso di allarmarsi o stilare 
                  liste nere. A proposito di Introvigne, e del Cesnur (Centro 
                  studi nuove religioni), vedi la polemica con lorganismo equivalente 
                  ma approvato dalla Cei, il Gris, sul lavaggio del cervello 
                  da parte delle sette, affermato dal Gris. La lista nera delle 
                  sette è stata compilata dal Viminale.  13. Su questo tema , W. Reich Psicologia di massa del 
                  fascismo, Sugarco 1976. (la bioenergia è nella lista nera). 
                   14. Il nuovo interesse degli intellettuali italiani per 
                  il prete è un articolo di G. Mucci su La Civiltà cattolica 
                  II/1998 nel quale, citando anche S. Quinzio e la ricerca 
                  di un prete santo, egli ripropone la figura del prete illuminato 
                  e/o semplice, missionario e/o sapiente a seconda dei casi, quale 
                  figura salvifica di tutto ...non violenza, pace, più giustizia, 
                  riscatto dei poveri, liberazione della donna ecc..  Il mercato globale di dio richiede quindi lo spot pubblicitario 
                  che mostra che solo persone protette dalla Chiesa, istruite 
                  da questa, e credenti nel dio da essa dipinto, possono essere 
                  innanzitutto serene e quindi fare del bene agli altri. E tutte 
                  le volte che questo spot compare viene cancellato un pezzetto 
                  di storia fatto da persone non cattoliche, molte nemmeno credenti, 
                  che hanno lottato per la libertà ed i diritti umani. (15)Con la costituzione di un Comitato 28 settembre (16) abbiamo 
                  cercato un confronto con la gente ed i media concentrandoci 
                  sulle tematiche di questo processo, senza entrare nel merito, 
                  quale corte dei miracoli, alle parate celebrative della Chiesa. 
                  Volevamo solo chiarezza (17), parola che non va daccordo con 
                  le indulgenze che la Chiesa si appresta a distribuire a san 
                  Pietro (e con la lucrosa pagnotta giubilare distribuita: a tale 
                  proposito invito a varare liniziativa uno strozzaprete per 
                  il Giubileo). (18)
 Oltre a questo cè solo da augurarsi che in questi frangenti, 
                  lanticlericalismo ed il libero pensiero non si prestino, più 
                  che agli strali dei soliti giornalisti pagati dai vincenti, 
                  alla sfiducia e alla antipatia di molte e di molti che, anche 
                  se fondamentalmente libertari in questioni di fede, non hanno 
                  mai accettato di schierarsi con movimenti troppo incoerenti 
                  o troppo sbrigativi. Che dire ad esempio della scarsa presenza 
                  delle donne o della rappresentazione delle donne in tanti momenti 
                  anticlericali, o dellatteggiamento di alcuni che, come la Chiesa, 
                  ritengono devianti quelli che non la pensano come loro, leggi 
                  i credenti? Molti dimenticano spesso non solo che lanticlericalismo 
                  non significa disprezzo per chi ha una fede ma lotta contro 
                  il clericalismo, cioè contro la struttura di dominio di una 
                  religione. Molti credono di poter ridurre la loro analisi anticlericale 
                  a mero documento danalisi economica e tuttal più politica, 
                  scordando che la religione ed il rito sono da millenni un bisogno 
                  dellumanità e che cè ben altro che le casse dello Ior a sostenere 
                  la fiducia che la gente ripone nel clero. E non si tratta di 
                  oppio!
   Francesca Palazzi Arduini (Dada)   15. ma signora, noi non siamo cristiani, questa è la voce 
                  del cattivo scienziato che ha pubblicizzato un radiodramma di 
                  raitre di fantagenetica pochi mesi fa.16. Chi volesse può consultare lo spazio di discussione alla 
                  pagina HYPERLINK http://www.pandora.it 
                  http://www.pandora.it/fdca/vili1.htm 
                  per il quale sto lavorando.
 17. A tale proposito voglio specificare che allultima udienza 
                  del 1994, il tribunale di Pesaro emise la condanna dopo aver 
                  ascoltato le dichiarazioni di Federico Sora, imputato assieme 
                  a me, che volle precisare di essere comunque estraneo ai fatti 
                  in quanto la sua firma sulle richieste di spazi per il meeting 
                  riguardava larea conviviale. Ma la linea difensiva concordata 
                  era che noi imputati non eravamo responsabili, tantomeno penalmente, 
                  di tutta uniniziativa quale il meeting, cosa sulla quale era 
                  giusto insistere, oltre che i fatti non costituissero reato. 
                  In seguito, dopo aver redatto la millelire sul vilipendio (togliendo 
                  dai testi quell ultima dichiarazione), mi ritirai dal Circolo 
                  N. Papini da sempre promotore dei Meeting, scelta (fatta anche 
                  con un documento) che proprio per vari motivi etici e politici 
                  molti hanno fatto in questi anni, senza ottenere purtroppo meno 
                  tentativi manipolatori sulla propria persona e sulla propria 
                  opinione politica. faccio anche notare che la mia condanna, 
                  nel 1994, è stata emessa dichiarandomi contumace perché nessuno 
                  alludienza si è tolto il disturbo di far notare che in quei 
                  giorni ero ricoverata in ospedale.
 18. 1600/2000, per lanniversario della morte di Giordano Bruno 
                  cercheremo di far sì che almeno questi atti di un processo non 
                  svaniscano nel nulla (di quello che fu fatto a Bruno esiste 
                  solo la condanna).
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