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			   alle lettrici, ai 
                  lettori   
                Un progetto critico (di cui puoi essere parte) 
				Sono due gli argomenti che occupano maggiore spazio in questo 
                  numero, tutti e due originati nel passato. Tutti e due vivi 
                  nel presente. Ben 24 pagine sono dedicate a diverse 
                  iniziative svoltesi a Milano, la città della bomba 
                  di piazza Fontana e del successivo assassinio in questura di 
                  Giuseppe Pinelli. Principalmente (ma non solo) alla Catena Musicale, 
                  promossa – in accordo con la famiglia Pinelli, il Centro 
                  studi libertari/Achivio Pinelli e informalmente la nostra rivista 
                  – da quattro rappresentanti della “società 
                  civile”, cui abbiamo chiesto di spiegare il perché 
                  e il come di questa originale, bella e assai partecipata iniziativa. 
                  Il loro scritto è un'alta testimonianza di impegno civile, 
                  che ben si sposa con le lotte che le anarchiche e gli anarchici 
                  portano avanti da un secolo e mezzo nel nostro paese – 
                  e in tante parti del mondo. Molto, ma molto di più di 
                  un ricordo di avvenimenti e persone di mezzo secolo fa. Una 
                  denuncia innanzitutto etica delle vergogne del Potere oggi. 
                  E addirittura un secolo fa è iniziata la storia di “Umanità 
                  Nova”, nato quotidiano proprio nel febbraio 1920, chiuso 
                  due anni e mezzo dopo dal montante fascismo, riapparso in maniera 
                  puntiforme durante la dittatura – in Italia e all'estero 
                  – per poi riprendere le pubblicazioni dopo la caduta del 
                  fascismo. Esce da allora ogni settimana, organo della Federazione 
                  Anarchica Italiana, testimonianza concreta della volontà 
                  libertaria di comunicazione e di organizzazione di una presenza 
                  critica. A “Umanità 
                  Nova” dedichiamo 21 pagine di questo numero che hai 
                  tra le mani.
                 
                   
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                    |   Un adesivo degli anni '80  | 
                   
                 
                Ci siamo anche noi di “A”, con il mezzo secolo di 
                  nostra storia che si concluderà tra otto numeri. “A” 
                  449 (febbraio 2021) sarà il primo numero del secondo 
                  mezzo secolo di “A”. Siamo ben consci – e 
                  anche orgogliosi – del nostro passato, ma pensando al 
                  futuro siamo impegnati nel presente, a partire dal rinnovamento 
                  della nostra struttura distributiva. Sono due numeri che ne 
                  stiamo parlando. Puntiamo a un maggiore coinvolgimento – 
                  e a un'estensione – di tutta la nostra rete distributiva, 
                  basata su gruppi anarchici, singole/i militanti e simpatizzanti, 
                  piccole librerie, edicole, collettivi, centri sociali, cooperative, 
                  botteghe del commercio equo e solidale e altre aggregazioni. 
                  Abbiamo affidato tutta questa ristrutturazione a Sara, entrata 
                  nella nostra struttura di lavoro anche per occuparsi del NopoteribuoniTour, 
                  che prosegue positivamente. 
                  Il tutto è finalizzato, per quanto possibile, a una maggiore 
                  presenza e influenza del pensiero e delle metodologie anarchiche 
                  e libertarie in un mondo che non si presenta a noi favorevole. 
                  Sono tempi difficili, di cervelli all'ammasso, di pensiero unico, 
                  di socialità difficile, di irresponsabilità individuale 
                  e sociale. Servono presenze critiche, proposte vissute, lotte 
                  umane, servono soprattutto nuove socialità, reti di rapporti 
                  diretti, esperienze concrete in direzione ostinata e contraria. 
                   
                  “A” è uno dei luoghi non omologabili, degli 
                  spazi liberi, degli snodi di una comunicazione dal basso. Un 
                  progetto del quale puoi essere parte, se ti interessa, se ne 
                  hai voglia. Abbonarsi, collaborare, diffonderla, sostenerla 
                  economicamente, organizzare cene-benefit, pagare abbonamenti 
                  “sospesi” per le persone detenute, promuovere interviste 
                  a radio locali, acquistare e regalare i nostri due libri sono 
                  alcune tra le possibilità per essere parte del nostro 
                  progetto editoriale, politico e sociale. Abbiamo bisogno di 
                  un rinnovato sostegno. A te la decisione se farne parte. 
                             
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