Rivista Anarchica Online
Una proposta di economia conviviale
a cura di Renato Moschetti
Da 9 anni opera a Reggio Emilia la MAG 6. MAG vuol dire Mutua Auto Gestione. Uno di loro ci spiega come
operano e in quali campi
Il contesto L'aspetto economico e finanziario
è da sempre un freno, se non un vero e proprio ostacolo, per chi vuole
intraprendere un'esperienza di lavoro alternativa. Il tentare di "uscire dalla logica del profitto e dello sfruttamento
propri dello sviluppo capitalistico" (art. 3 dello Statuto di Mag 6 scrl) per cercare di organizzare un'attività
economico-produttiva realmente solidaristica, autogestita, rispettosa dell'uomo e dell'ambiente e quindi in
definitiva alternativa a come la intende e la organizza l'attuale modello economico capitalista, è davvero
(permettete l'analogia) un'IMPRESA! Ogni minuto, nel silenzio e nella legalità formale della legge del
mercato,
la logica dominante del "massimo profitto possibile" soffoca sempre di più le idee e le iniziative
autogestite e
collettive che si propongono come embrioni di risposta alla richiesta diffusa di una migliore qualità della
vita per
tutte le persone. D'altro canto molte persone che quotidianamente si impegnano nel "sociale" in mille
iniziative nel campo della
pace, dell'antimilitarismo, della difesa dell'ambiente, dei diritti umani, della solidarietà internazionale,
dell'antirazzismo, dell'autogestione, ecc. rischiano di vedere vanificati i propri sforzi depositando i loro risparmi
nelle "normali" Banche che con essi finanziano quanto di peggio esiste oggi al mondo. La Banca tradizionale ha
infatti come fine primario e determinante la moltiplicazione del denaro. In essa conta chi ha maggior capitale. Il
denaro, una volta depositato, viene praticamente espropriato, poiche il depositante non ha più nessun
controllo
su di esso. Spesso viene utilizzato per finanziare attività contrarie al bene degli stessi depositanti.
Pensiamo alla
costruzione di fabbriche di armi e di centrali nucleari, al sostegno di regimi razzisti, al finanziamento di progetti
speculativi, alle ristrutturazioni di aziende che licenziano operai, alla devastazione delle foreste, ecc. (senza
parlare poi delle deviazioni "illegali" come il riciclaggio di denaro "sporco", l'esportazione di denaro all'estero,
ecc.). Nei criteri di concessione del prestito non guardano alle necessità del richiedente, specie se
è un semplice
lavoratore o una nascente cooperativa, ma l'elemento decisivo è la garanzia di un capitale esistente
(ipoteche e
garanzie patrimoniali) e la certezza di un profitto. Esse cercano poi di gettare fumo sul loro operato elargendo
elemosine a gruppi ed enti vari, cercando di atteggiarsi a benefattrici dell'umanità. Diventa sempre
più necessario
quindi riappropriarsi della gestione e del controllo diretto dei propri risparmi evitando che possano venire
utilizzati per rinforzare l'ingiustizia sociale. Quale cosa più logica a questo punto che fare
INCONTRARE chi ha un po' di risparmi da parte con chi ha
bisogno di un aiuto economico-finanziario per far nascere e per far vivere il proprio progetto alternativo?
Le esperienze MAG Proprio per andare incontro a queste esigenze nasce a
Verona nel 1978 la prima M.A.G. (Mutua AutoGestione)
sulla base di una vecchia legge del 15 Aprile 1886 sulle Società di Mutuo Soccorso. Dieci anni dopo,
nell'autunno
del 1988, si costituisce "MAG 6" che ha sede a Reggio Emilia, che opera prevalentemente in Emilia Romagna
e che doveva essere, appunto, la sesta di una lunga serie ben presto invece interrotta dalle nuove leggi in materia
finanziaria che hanno cominciato ad imporre enormi ostacoli alla nascita e alla operatività di strutture di
questo
tipo (valga per tutte il limite minimo di capitale sociale per poter operare in campo finanziario portato ad 1
miliardo!). Le Mag si propongono quindi di appoggiare concretamente le iniziative economiche autogestite,
infatti lo spirito
mutualistico che era alla base delle vecchie società di mutuo soccorso, le prime forme di aggregazione
popolare
che i movimenti sindacali e libertari ben conoscono e dalle quali è nato l'associazionismo operaio
sindacale e
politico, può ritrovare oggi un rinnovato vigore intorno alle iniziative di autogestione.
MAG 6 Com'è giusto che sia, ogni Mag, pur facendo riferimento a
principi di fondo comuni, ha caratterizzato la propria
esperienza in base alla realtà del proprio territorio, alla sensibilità ed alla passione delle persone
che in essa si
impegnano. Mag 6 cerca di utilizzare la "finanza etica" come strumento e non come fine, puntando ad un
cambiamento
strutturale delle "regole del gioco" che definiscono i rapporti fra le persone, promuovendo meccanismi che
facilitino una socialità più conviviale e meno competitiva. Così a fianco del circuito
finanziario si sono via via
attivati, lentamente ma in modo continuativo, altri strumenti di tipo culturale e relazionale. La nuova legislazione
italiana in materia di finanza però non permetteva più che tutto questo continuo fiorire di
attività "diverse" dalla
"finanza" potessero stare sotto il cappello della Cooperativa. Si è così arrivati nel settembre
95 alla nascita di una nuova realtà, l'Associazione MAG 6, che si affianca quindi
alla Cooperativa MAG 6. Quest'ultima continua ad occuparsi esclusivamente della "finanza etica", mentre
l'Associazione "eredita" e potenzia tutte quelle attività extrafinanziarie che sono indispensabili per
incidere nella
nostra vita quotidiana. Si è così venuta a costituire una realtà più articolata
rispetto ad una esperienza di sola
finanza etica.
Obiettivi e metodi Se una banca è normalmente centro di deposito e
ridistribuzione del denaro a favore del denaro, Mag 6 vuole
essere luogo di incontro di iniziative di vita e di beni d'uso, in cui passano certamente anche i soldi, ma la cui
finalità non è il lucro monetario, bensì il lievitare di esperienze di vita diverse, alternative
all'attuale modello di
sviluppo economico dominante. Quindi una rete organizzativa di fondi, idee, energie ed esperienze di vario tipo.
Una rete di persone, gruppi, imprese, che intendono relazionarsi in modo equo e solidale, condividendo
ciò che
sono e ciò che hanno (denaro, tempo, competenze, informazioni, prodotti, servizi), unendosi su valori
comuni
(pace, solidarietà, ambiente, autogestione, ecc.), valorizzando al massimo le proprie diversità e
lavorando insieme
per il benessere della collettività. In altre parole intendiamo creare strumenti e opportunità
per costruire una socialità conviviale, dove nessuno sia
uno sconosciuto, che privilegi la sperimentazione, la lentezza, la diversità, la partecipazione
anziché la
regolamentazione rigida, la velocità, l'omologazione, la delega. In questo progetto Mag 6 non vuole
assumersi
il ruolo di coordinamento ma più semplicemente di agevolatore delle relazioni. Non ci sono discriminanti
ideologiche, ma occorre che sia ben chiaro cos'è che permette a persone diverse di collaborare in modo
costruttivo. Oltre alla condivisione dei valori di fondo sono indispensabili alcuni denominatori comuni pratici e
molto concreti: Le persone fisiche che depositano i loro risparmi in Mag 6, sanno che il fine non è
speculativo ed il loro
"guadagno" economico non potrà superare il tasso di inflazione. I loro soldi vengono usati per migliorare
la
qualità della vita sul territorio attraverso il sostegno a progetti che vanno nella direzione di creare quella
"rete"
di cui si accennava in precedenza. Le imprese finanziate da Mag 6 sanno che il tasso di interesse richiesto
sui prestiti è identico per tutti i soci,
indipendentemente dal loro diverso potere contrattuale sul mercato. Il tasso di interesse viene fissato
dall'Assemblea dei Soci in base al costo dell'attività di Mag 6. Questo è abitualmente inferiore
ai tassi di mercato,
ma può capitare che realtà più forti economicamente riescano ad ottenere dalle banche
anche tassi inferiori. Per
questi soggetti pagare a Mag 6 un tasso leggermente superiore a quello della banca significa permettere di pagare
lo stesso tasso a quei Soci Mag 6 che in banca pagherebbero invece tassi molto più alti. L'obiettivo non
è infatti
l'affermazione della propria "impresa sociale" in una società che va a rotoli, ma piuttosto quello di
migliorare la
qualità della vita di tutti stabilendo relazioni solidali. Per tutti poi è necessario non credersi
depositari della verità, ma rapportarsi con gli altri in uno spirito di rispetto,
di cooperazione e di apertura alle diversità. In Mag 6 ci sono persone molto diverse fra loro per
esperienze,
sensibilità ed aree di appartenenza, così come ci sono imprese che il mercato bollerebbe come
concorrenti. Questa
ipotesi di lavoro è praticabile a condizione che ognuno accetti di provare a guardare le cose con gli occhi
degli
altri, lavorando insieme su ciò che unisce e sviluppando autonomamente ciò su cui non si
concorda. Mag 6 inoltre ha sempre dato molta importanza alla coerenza tra mezzi e fini, cercando di non
prendere
"scorciatoie" per arrivare prima alla meta. Così abbiamo rinunciato consapevolmente e con convinzione
ad
apportunità di mercato che ci avrebbero facilmente permesso di avere molti più soci e capitali
da gestire ma che
non ci garantivano, ad esempio, di poter continuare ad offrire ai nostri soci la possibilità di instaurare
rapporti di
conoscenza e di fiducia, oppure di garantire che la gestione sarebbe rimasta decentrata e partecipativa. Siamo
quindi molto legati ad alcune scelte di metodo che si potrebbero così
sintetizzare: Conoscenza e fiducia fra i soci. E' importante per poter erogare prestiti
senza garanzie patrimoniali, per poter
superare la logica del massimo profitto possibile sui propri risparmi, per poter lavorare insieme a persone molto
diverse; Partecipazione. Ci permette di superare l'obbligatorietà del
meccanismo della delega, che normalmente frustra
e deresponsabilizza le persone, esponendole al rischio di dover poi subire un abuso di potere da parte delle
persone "delegate". Vogliamo che MAG 6 sia facilmente controllabile dal basso. Spingiamo quindi alla
partecipazione attraverso la possibilità per ogni socio di essere presente alle riunioni dei Consigli di
Amministrazione, attraverso frequenti Assemblee dei soci (ogni 3/4 mesi), attraverso una politica di sviluppo che,
provincia per provincia, viene gestita direttamente dai soci di quel Comprensorio e non attraverso piani di
marketing calati dall'alto. Trasparenza. Si concretizza, ad esempio, attraverso la
partecipazione diretta dei soci finanziati alle Assemblee
periodiche, cos" da far conoscere direttamente soci finanziati e soci finanziatori. Anche chi non partecipa alle
Assemblee riceve comunque un resoconto di quanto discusso dai soci attraverso il bollettino mensile interno "Mag
inForma" e le varie lettere di convocazione delle Assemblee dei
soci. Territorialità: delimitare il raggio d'azione permette di poter lavorare
su bisogni e problematiche ben definite
e condivise dai soci di quel territorio e da la possibilità di aver una struttura elastica facilmente
modificabile in
base agli stimoli dei soci. Questo aspetto non viene però vissuto in modo rigido e "leghista" ma concede
la
possibilità di espandere il concetto stesso di territorialità utilizzando criteri più "affettivi"
quali appunto la
solidarietà, la conoscenza e la fiducia personale che travalicano ogni confine
geografico. Valorizzazione delle
diversità. Lentezza. Necessaria per far si che le
diversità esistenti al nostro interno producano ricchezze e non conflitti
distruttivi, dandoci il tempo di confrontarci sul cammino da compiere. Facilita inoltre la creazione di rapporti
personali di qualità . Solidarietà fra i soci. Indispensabile
perché si passi, per esempio, dalla logica della concorrenza a quella della
cooperazione fra i diversi soci produttori. Perché i soci più forti sostengano quelli più
deboli.
Attività finanziaria Il fine è quello di raccogliere il denaro di
tante persone per investirlo in attività mirate e coerenti con i propri
principi sociali. E' svolta dalla "Cooperativa MAG 6" che si qualifica per le seguenti caratteristiche: -E'
giuridicamente una cooperativa, poiché questa forma societaria stimola il rispetto della partecipazione
e
dell'uguaglianza tra i vari membri. È soprattutto una società di persone dove lo scambio di denaro
avviene tra soci
rispettando la legislazione in materia (la cooperativa è iscritta all'Albo degli intermediari finanziari c/o
l'Ufficio
Italiano Cambi); - Raccoglie denaro dai soci sotto forma di capitale sociale che, su decisione assembleare,
potrà essere remunerato
in presenza di utili di bilancio fino ad una percentuale che non superi quella dell'indice di inflazione ISTAT
dell'anno a cui il bilancio si riferisce. Il capitale sociale di ogni socio va da un minimo di L. 50.000 ad un
massimo di L. 80.000.000 . Collabora per sostenere iniziative che intervengono sul territorio in settori comuni
agli stessi soci che vi
aderiscono: pace, disarmo, ecologia, risparmio energetico, tecnologie appropriate, controinformazione, educazione
allo sviluppo, emarginazione,... -Eroga prestiti a soci. I finanziamenti vengono condizionati alla
qualità sociale dei progetti e ai rapporti fiduciari
tra i soci, mantenendo comunque il controllo sulla solvibilità dei prestiti concessi. Molte iniziative hanno
enorme
valore potenziale che per emergere necessitano di appoggio e fiducia più che di ipoteche e garanzie
patrimoniali.
Le tipologie di finanziamento scelte da Mag 6 sono: finanziamento ordinario ad attività ad alto
valore sociale
(per il quale si richiedono le seguenti caratteristiche: non avere di fatto scopo di lucro, sperimentare il modello
autogestionario, produrre servizi o prodotti che tendano ad una migliore qualità della vita secondo quando
indicato
dall'art. 3 dello Statuto Sociale), Cassa di Mutuo Soccorso (costituita con lo scopo di rispondere ai
bisogni dei
soci nei seguenti campi: acquisto di beni e servizi, situazioni di difficoltà economica e organizzazione
e/o
sostegno a iniziative in sintonia con gli scopi sociali di Mag 6), Prestiti per l'autosufficienza della
comunità locale
(possono accedervi soci che, indipendentemente dal valore sociale della propria attività economica, sono
interessati a metterla a servizio della comunità locale. E' chiaramente indispensabile in questo caso un
forte
coinvolgimento nella relazione personale). - Rende democratica e trasparente l'organizzazione interna,
scardinando alcuni tipici privilegi del "santuario"
creditizio. Il coordinamento delle attività è gestito da un consiglio di amministrazione i cui
membri vengono scelti
nelle periodiche assemblee dei soci durante le quali si verificano le linee di azione. Il consiglio di amministrazione
è aperto alla partecipazione dei soci che lo desiderano. Promuove poi la nascita e la sperimentazione di
Comprensori Provinciali e Gruppi extra-regionali il più possibile autogestiti (secondo il principio
"massima
autonomia e massima responsabilità") con l'obiettivo di contribuire a creare le condizioni affinche
possano
nascere nuove Mag autonome sui singoli territori. - Il lavoro all'interno della cooperativa è in parte
retribuito seguendo una pratica di parità salariale (non ci sono
professionisti superpagati e impiegati sottopagati) e in parte volontario. - Opera dal 16.11.88 prevalentemente
i Emilia Romagna con oltre 650 soci e con una raccolta di Capitale Sociale
di oltre 1,5 miliardi. - I settori finora finanziati sono: Agricoltura biologica e agriturismo; cooperative sociali
(accoglienza di minori
e di tossicodipendenti o finalizzate alla creazione di opportunità di lavoro per persone svantaggiate);
attività
editoriali su temi di impegno sociale, ecologista e pacifista; attività nel campo della salute e
dell'alimentazione
naturale; un laboratorio di musicoterapia; cooperative di carcerati ed ex carcerati; Comunità di famiglie
per
l'affido di minori; un centro di prima accoglienza per terzomondiali; avviamento di attività lavorative per
immigrati; commercio equo e solidale; attività ecologiste, pacifiste e di solidarietà internazionale;
piccole attività
artigianali (prodotti da forno biologici, calzature fatte a mano); attività culturali (emittenti radio altenative,
compagnie teatrali, gruppi musicali, circoli culturali, uno studio di registrazione, centri di produzione
multimediale, iniziative di educazione interculturale, ecc.); tecnologie appropriate (impianto di riscaldamento e
stufe a cippato, bici micromotorizzata); una Comune autogestita libertaria ed ecologista e altro ancora. - Per
ulteriori informazioni: MAG 6 Scrl, Via Vittorangeli 7/d, 42100 Reggio Emilia, tel/fax 0522/454832,
E-mail:
mag6@comune.re.it
Attività extrafinanziarie Come abbiamo già detto in
precedenza, ad eccezione della finanza, attività che per legge può essere esercitata in
via esclusiva della sola cooperativa, le altre attività extrafinanziarie sono promosse dalla Associazione
Mag 6,
spesso in collaborazione con altri soggetti, vedendo in questo un elemento di stimolo e di ricchezza reciproca
molto importante. E' importante precisare inoltre che ogni singola attività punta, all'interno di valori di
riferimento comuni, ad una propria autogestione sia politica che economica. Queste sono le iniziative attualmente
in piedi: - Approfondimento e confronto culturale. Vengono promossi insieme ad
altre realtà incontri e seminari su
tematiche legate in particolare all'economia ("Verso l'isola che non c'è" nel 1991; "500 anni bastano.
Cambiamo
rotta!" nel 1992; "Economia e felicità: un incontro possibile" nel 1994, "Liberarsi dalla dorata
schiavitù del
consumismo" nel 1996). Vengono pubblicate due piccole collane, "Frammenti" ed "Attrezzi" per stimolare un
approfondimento ed un confronto culturale e per offrire strumenti pratici di intervento nel quotidiano. -
Il progetto Pollicino. L'obiettivo è quello di far conoscere quelle realtà
normalmente poco visibili che operano
sul territorio sui temi della pace, della solidarietà, dell'ambiente, della cultura e dell'economia alternativa
e di
promuoverne una reciproca collaborazione. E' stata così pubblicata "Pollicino Guida alla Reggio
Alternativa"
una sorta di catatalogo/pagine gialle che presenta oltre 120 realtà alternative reggiane fra gruppi,
associazioni,
cooperative ecc. Dal novembre '93 esce (per abbonamento) "Pollicino Gnus", mensile delle attività
alternative
che si propone di raccogliere e diffondere le iniziative e le attività che si promuovono a Reggio Emilia
(e non
solo). Ogni Primo maggio poi si tiene Pollicino in fiera", la Mostra-Mercato delle esperienze che fanno
riferimento a questo circuito. Nel gennaio '97 è nato infine "Pollicino Saund - Archivio musicale" che
raccoglie
CD sulla musica e la canzone popolare, sociale, politica, medioevale, sperimentale ecc. (per accedere all'Archivio
occorre abbonarsi) e che promuove iniziative di approfondimento sui temi dell'Archivio stesso (conferenze,
stages, corsi ecc). - Teatro dell'oppresso. Insieme al "Centro Teatro dell'Oppresso"
di Reggio Emilia viene promosso lo strumento
teatrale per affrontare con maggior consapevolezza situazioni di conflittualità sia sociali che
interpersonali,
potendo utilizzare strumenti non solo verbali (Teatro Forum, Teatro Immagine, Teatro Invisibile). -
Bilanci di Giustizia. Aderendo alla campagna nazionale "Bilanci di Giustizia" si
è costituito un gruppo di
persone che ha iniziato a mettere in discussione il proprio stile di vita e le proprie scelte di consumo in base al
fatto che dietro ad ogni oggetto acquistato c'è una storia che può essere di liberazione o di
oppressione, di dignità
o di sfruttamento. L'impegno del gruppo è rivolto alla autoformazione, alla creazione di strumenti che
facilitino
concretamente un cambiamento del proprio stile di vita e ad iniziative di sensibilizzazione della
collettività (es.
la partecipazione alle campagne nazionali per un "consumo critico" promosse dal Centro Nuovo Modello di
Sviluppo di Vecchiano (PI): "Scarpe giuste" nei confronti di Nike e Reebok e "Giochi leali" della Chicco), -
Gruppo di acquisto collettivo. Il Gruppo d'Acquisto Collettivo dà la
possibilità a più persone di acquistare
prodotti biologici in quanto, rivolgendo il suo lavoro ai soci della Associazione, riesce a contenere la percentuale
di ricarico ai prezzi di fattura. L'azione del GAC si sviluppa su tre diversi livelli. Il primo è quello della
reperibilità locale dei prodotti: è molto importante tener presente che anche il trasporto di prodotti
biologici può
inquinare l'aria! E' evidente che non è possibile essere totalmente autosufficienti anche solo da un punto
di vista
alimentare, è per questo motivo che vengono in seguito presi contatti con cooperative o aziende agricole
extraterritoriali e solo in ultima analisi con gli eco-distributori. L'iniziativa funziona attraverso un listino
trimestrale che contiene un elenco di prodotti biologici o provenienti dal commercio equo e solidale. Gli ordini
vengono raccolti con pagamento anticipato per poter pagare le fatture al momento della consegna dei
prodotti. - Rete di Economia Locale (R.E.L.). Dal 26 gennaio 1997 è attiva
una rete di scambio locale, purtroppo talvolta
confusa con il fenomeno, ormai dilagante in Italia, delle Banche del Tempo da cui si differenzia anche e non solo
a causa della accezione economica data al progetto che favorisce fra gli aderenti scambi di competenze, beni e
servizi utilizzando come unità di misura non denaro, ma il tempo utilizzato. Vengono così
valorizzate "ricchezze"
che normalmente non vengono considerate perché non possono essere tradotte in denaro, e
contemporaneamente
si favorisce un arricchimento delle relazioni interpersonali all'interno della comunità locale. Hanno finora
aderito
al progetto 80 fra uomini e donne convinti del fatto che non solo con il denaro è possibile fare
economia. - Progetti Alternativi per l'Energia e l'Ambiente (PAEA). Il proposito
del gruppo è quello di svolgere attività
di promozione, informazione e realizzazione di progetti relativi al risparmio energetico, all'uso delle energie
rinnovabili, alla depurazione delle acque, alla tutela ambientale e ai sistemi di economia locale. Tutto ciò
attraverso consulenze dirette, distribuzione di opuscoli tematici, organizzazione di corsi e partecipazione ai
progetti finanziati. - Infoshop. Piccolo punto vendita di libri, riviste e dischi
dell'editoria alternativa (ma non solo). Potete trovare
materiali sui temi dell'economia alternativa, del consumo critico, dell'ecologia, dell'antimilitarismo, del disagio
e della difficoltà a vivere, dell'educazione, dell'autogestione, delle medicine e dell'alimentazione naturale
ecc.
All'aspetto più "commerciale" si vuole poi affiancare quello più "culturale" della presentazione
pubblica di
materiali presenti nell'Infoshop stesso. - Gruppo Mag Scuola. Si propone di
realizzare nelle scuole Medie e Superiori di Reggio Emilia un progetto di
"Educazione alla Mondialità e al Consumo Critico". Si tratteranno, in particolare, le problematiche legate
allo
sfruttamento del lavoro minorile sia in Italia che all'estero, al potere delle multinazionali e al potere del
consumatore di influenzare con le sue scelte le regole del mercato globale. L'obiettivo è quello di
diffondere negli
studenti la consapevolezza dell'importanza del consumo critico e della necessità di formare cittadini
sensibili a
queste tematiche.
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