Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 27 nr. 239
ottobre 1997


Rivista Anarchica Online

Una proposta di economia conviviale
a cura di Renato Moschetti

Da 9 anni opera a Reggio Emilia la MAG 6. MAG vuol dire Mutua Auto Gestione. Uno di loro ci spiega come operano e in quali campi

Il contesto
L'aspetto economico e finanziario è da sempre un freno, se non un vero e proprio ostacolo, per chi vuole intraprendere un'esperienza di lavoro alternativa. Il tentare di "uscire dalla logica del profitto e dello sfruttamento propri dello sviluppo capitalistico" (art. 3 dello Statuto di Mag 6 scrl) per cercare di organizzare un'attività economico-produttiva realmente solidaristica, autogestita, rispettosa dell'uomo e dell'ambiente e quindi in definitiva alternativa a come la intende e la organizza l'attuale modello economico capitalista, è davvero (permettete l'analogia) un'IMPRESA! Ogni minuto, nel silenzio e nella legalità formale della legge del mercato, la logica dominante del "massimo profitto possibile" soffoca sempre di più le idee e le iniziative autogestite e collettive che si propongono come embrioni di risposta alla richiesta diffusa di una migliore qualità della vita per tutte le persone.
D'altro canto molte persone che quotidianamente si impegnano nel "sociale" in mille iniziative nel campo della pace, dell'antimilitarismo, della difesa dell'ambiente, dei diritti umani, della solidarietà internazionale, dell'antirazzismo, dell'autogestione, ecc. rischiano di vedere vanificati i propri sforzi depositando i loro risparmi nelle "normali" Banche che con essi finanziano quanto di peggio esiste oggi al mondo. La Banca tradizionale ha infatti come fine primario e determinante la moltiplicazione del denaro. In essa conta chi ha maggior capitale. Il denaro, una volta depositato, viene praticamente espropriato, poiche il depositante non ha più nessun controllo su di esso. Spesso viene utilizzato per finanziare attività contrarie al bene degli stessi depositanti. Pensiamo alla costruzione di fabbriche di armi e di centrali nucleari, al sostegno di regimi razzisti, al finanziamento di progetti speculativi, alle ristrutturazioni di aziende che licenziano operai, alla devastazione delle foreste, ecc. (senza parlare poi delle deviazioni "illegali" come il riciclaggio di denaro "sporco", l'esportazione di denaro all'estero, ecc.). Nei criteri di concessione del prestito non guardano alle necessità del richiedente, specie se è un semplice lavoratore o una nascente cooperativa, ma l'elemento decisivo è la garanzia di un capitale esistente (ipoteche e garanzie patrimoniali) e la certezza di un profitto. Esse cercano poi di gettare fumo sul loro operato elargendo elemosine a gruppi ed enti vari, cercando di atteggiarsi a benefattrici dell'umanità. Diventa sempre più necessario quindi riappropriarsi della gestione e del controllo diretto dei propri risparmi evitando che possano venire utilizzati per rinforzare l'ingiustizia sociale.
Quale cosa più logica a questo punto che fare INCONTRARE chi ha un po' di risparmi da parte con chi ha bisogno di un aiuto economico-finanziario per far nascere e per far vivere il proprio progetto alternativo?

Le esperienze MAG
Proprio per andare incontro a queste esigenze nasce a Verona nel 1978 la prima M.A.G. (Mutua AutoGestione) sulla base di una vecchia legge del 15 Aprile 1886 sulle Società di Mutuo Soccorso. Dieci anni dopo, nell'autunno del 1988, si costituisce "MAG 6" che ha sede a Reggio Emilia, che opera prevalentemente in Emilia Romagna e che doveva essere, appunto, la sesta di una lunga serie ben presto invece interrotta dalle nuove leggi in materia finanziaria che hanno cominciato ad imporre enormi ostacoli alla nascita e alla operatività di strutture di questo tipo (valga per tutte il limite minimo di capitale sociale per poter operare in campo finanziario portato ad 1 miliardo!).
Le Mag si propongono quindi di appoggiare concretamente le iniziative economiche autogestite, infatti lo spirito mutualistico che era alla base delle vecchie società di mutuo soccorso, le prime forme di aggregazione popolare che i movimenti sindacali e libertari ben conoscono e dalle quali è nato l'associazionismo operaio sindacale e politico, può ritrovare oggi un rinnovato vigore intorno alle iniziative di autogestione.

MAG 6
Com'è giusto che sia, ogni Mag, pur facendo riferimento a principi di fondo comuni, ha caratterizzato la propria esperienza in base alla realtà del proprio territorio, alla sensibilità ed alla passione delle persone che in essa si impegnano.
Mag 6 cerca di utilizzare la "finanza etica" come strumento e non come fine, puntando ad un cambiamento strutturale delle "regole del gioco" che definiscono i rapporti fra le persone, promuovendo meccanismi che facilitino una socialità più conviviale e meno competitiva. Così a fianco del circuito finanziario si sono via via attivati, lentamente ma in modo continuativo, altri strumenti di tipo culturale e relazionale. La nuova legislazione italiana in materia di finanza però non permetteva più che tutto questo continuo fiorire di attività "diverse" dalla "finanza" potessero stare sotto il cappello della Cooperativa.
Si è così arrivati nel settembre 95 alla nascita di una nuova realtà, l'Associazione MAG 6, che si affianca quindi alla Cooperativa MAG 6. Quest'ultima continua ad occuparsi esclusivamente della "finanza etica", mentre l'Associazione "eredita" e potenzia tutte quelle attività extrafinanziarie che sono indispensabili per incidere nella nostra vita quotidiana. Si è così venuta a costituire una realtà più articolata rispetto ad una esperienza di sola finanza etica.

Obiettivi e metodi
Se una banca è normalmente centro di deposito e ridistribuzione del denaro a favore del denaro, Mag 6 vuole essere luogo di incontro di iniziative di vita e di beni d'uso, in cui passano certamente anche i soldi, ma la cui finalità non è il lucro monetario, bensì il lievitare di esperienze di vita diverse, alternative all'attuale modello di sviluppo economico dominante. Quindi una rete organizzativa di fondi, idee, energie ed esperienze di vario tipo. Una rete di persone, gruppi, imprese, che intendono relazionarsi in modo equo e solidale, condividendo ciò che sono e ciò che hanno (denaro, tempo, competenze, informazioni, prodotti, servizi), unendosi su valori comuni (pace, solidarietà, ambiente, autogestione, ecc.), valorizzando al massimo le proprie diversità e lavorando insieme per il benessere della collettività.
In altre parole intendiamo creare strumenti e opportunità per costruire una socialità conviviale, dove nessuno sia uno sconosciuto, che privilegi la sperimentazione, la lentezza, la diversità, la partecipazione anziché la regolamentazione rigida, la velocità, l'omologazione, la delega. In questo progetto Mag 6 non vuole assumersi il ruolo di coordinamento ma più semplicemente di agevolatore delle relazioni. Non ci sono discriminanti ideologiche, ma occorre che sia ben chiaro cos'è che permette a persone diverse di collaborare in modo costruttivo. Oltre alla condivisione dei valori di fondo sono indispensabili alcuni denominatori comuni pratici e molto concreti:
Le persone fisiche che depositano i loro risparmi in Mag 6, sanno che il fine non è speculativo ed il loro "guadagno" economico non potrà superare il tasso di inflazione. I loro soldi vengono usati per migliorare la qualità della vita sul territorio attraverso il sostegno a progetti che vanno nella direzione di creare quella "rete" di cui si accennava in precedenza.
Le imprese finanziate da Mag 6 sanno che il tasso di interesse richiesto sui prestiti è identico per tutti i soci, indipendentemente dal loro diverso potere contrattuale sul mercato. Il tasso di interesse viene fissato dall'Assemblea dei Soci in base al costo dell'attività di Mag 6. Questo è abitualmente inferiore ai tassi di mercato, ma può capitare che realtà più forti economicamente riescano ad ottenere dalle banche anche tassi inferiori. Per questi soggetti pagare a Mag 6 un tasso leggermente superiore a quello della banca significa permettere di pagare lo stesso tasso a quei Soci Mag 6 che in banca pagherebbero invece tassi molto più alti. L'obiettivo non è infatti l'affermazione della propria "impresa sociale" in una società che va a rotoli, ma piuttosto quello di migliorare la qualità della vita di tutti stabilendo relazioni solidali.
Per tutti poi è necessario non credersi depositari della verità, ma rapportarsi con gli altri in uno spirito di rispetto, di cooperazione e di apertura alle diversità. In Mag 6 ci sono persone molto diverse fra loro per esperienze, sensibilità ed aree di appartenenza, così come ci sono imprese che il mercato bollerebbe come concorrenti. Questa ipotesi di lavoro è praticabile a condizione che ognuno accetti di provare a guardare le cose con gli occhi degli altri, lavorando insieme su ciò che unisce e sviluppando autonomamente ciò su cui non si concorda.
Mag 6 inoltre ha sempre dato molta importanza alla coerenza tra mezzi e fini, cercando di non prendere "scorciatoie" per arrivare prima alla meta. Così abbiamo rinunciato consapevolmente e con convinzione ad apportunità di mercato che ci avrebbero facilmente permesso di avere molti più soci e capitali da gestire ma che non ci garantivano, ad esempio, di poter continuare ad offrire ai nostri soci la possibilità di instaurare rapporti di conoscenza e di fiducia, oppure di garantire che la gestione sarebbe rimasta decentrata e partecipativa. Siamo quindi molto legati ad alcune scelte di metodo che si potrebbero così sintetizzare:
Conoscenza e fiducia fra i soci. E' importante per poter erogare prestiti senza garanzie patrimoniali, per poter superare la logica del massimo profitto possibile sui propri risparmi, per poter lavorare insieme a persone molto diverse;
Partecipazione. Ci permette di superare l'obbligatorietà del meccanismo della delega, che normalmente frustra e deresponsabilizza le persone, esponendole al rischio di dover poi subire un abuso di potere da parte delle persone "delegate". Vogliamo che MAG 6 sia facilmente controllabile dal basso. Spingiamo quindi alla partecipazione attraverso la possibilità per ogni socio di essere presente alle riunioni dei Consigli di Amministrazione, attraverso frequenti Assemblee dei soci (ogni 3/4 mesi), attraverso una politica di sviluppo che, provincia per provincia, viene gestita direttamente dai soci di quel Comprensorio e non attraverso piani di marketing calati dall'alto.
Trasparenza. Si concretizza, ad esempio, attraverso la partecipazione diretta dei soci finanziati alle Assemblee periodiche, cos" da far conoscere direttamente soci finanziati e soci finanziatori. Anche chi non partecipa alle Assemblee riceve comunque un resoconto di quanto discusso dai soci attraverso il bollettino mensile interno "Mag inForma" e le varie lettere di convocazione delle Assemblee dei soci.
Territorialità: delimitare il raggio d'azione permette di poter lavorare su bisogni e problematiche ben definite e condivise dai soci di quel territorio e da la possibilità di aver una struttura elastica facilmente modificabile in base agli stimoli dei soci. Questo aspetto non viene però vissuto in modo rigido e "leghista" ma concede la possibilità di espandere il concetto stesso di territorialità utilizzando criteri più "affettivi" quali appunto la solidarietà, la conoscenza e la fiducia personale che travalicano ogni confine geografico.
Valorizzazione delle diversità.
Lentezza. Necessaria per far si che le diversità esistenti al nostro interno producano ricchezze e non conflitti distruttivi, dandoci il tempo di confrontarci sul cammino da compiere. Facilita inoltre la creazione di rapporti personali di qualità .
Solidarietà fra i soci. Indispensabile perché si passi, per esempio, dalla logica della concorrenza a quella della cooperazione fra i diversi soci produttori. Perché i soci più forti sostengano quelli più deboli.

Attività finanziaria
Il fine è quello di raccogliere il denaro di tante persone per investirlo in attività mirate e coerenti con i propri principi sociali. E' svolta dalla "Cooperativa MAG 6" che si qualifica per le seguenti caratteristiche:
-E' giuridicamente una cooperativa, poiché questa forma societaria stimola il rispetto della partecipazione e dell'uguaglianza tra i vari membri. È soprattutto una società di persone dove lo scambio di denaro avviene tra soci rispettando la legislazione in materia (la cooperativa è iscritta all'Albo degli intermediari finanziari c/o l'Ufficio Italiano Cambi);
- Raccoglie denaro dai soci sotto forma di capitale sociale che, su decisione assembleare, potrà essere remunerato in presenza di utili di bilancio fino ad una percentuale che non superi quella dell'indice di inflazione ISTAT dell'anno a cui il bilancio si riferisce. Il capitale sociale di ogni socio va da un minimo di L. 50.000 ad un massimo di L. 80.000.000 .
Collabora per sostenere iniziative che intervengono sul territorio in settori comuni agli stessi soci che vi aderiscono: pace, disarmo, ecologia, risparmio energetico, tecnologie appropriate, controinformazione, educazione allo sviluppo, emarginazione,...
-Eroga prestiti a soci. I finanziamenti vengono condizionati alla qualità sociale dei progetti e ai rapporti fiduciari tra i soci, mantenendo comunque il controllo sulla solvibilità dei prestiti concessi. Molte iniziative hanno enorme valore potenziale che per emergere necessitano di appoggio e fiducia più che di ipoteche e garanzie patrimoniali. Le tipologie di finanziamento scelte da Mag 6 sono: finanziamento ordinario ad attività ad alto valore sociale (per il quale si richiedono le seguenti caratteristiche: non avere di fatto scopo di lucro, sperimentare il modello autogestionario, produrre servizi o prodotti che tendano ad una migliore qualità della vita secondo quando indicato dall'art. 3 dello Statuto Sociale), Cassa di Mutuo Soccorso (costituita con lo scopo di rispondere ai bisogni dei soci nei seguenti campi: acquisto di beni e servizi, situazioni di difficoltà economica e organizzazione e/o sostegno a iniziative in sintonia con gli scopi sociali di Mag 6), Prestiti per l'autosufficienza della comunità locale (possono accedervi soci che, indipendentemente dal valore sociale della propria attività economica, sono interessati a metterla a servizio della comunità locale. E' chiaramente indispensabile in questo caso un forte coinvolgimento nella relazione personale).
- Rende democratica e trasparente l'organizzazione interna, scardinando alcuni tipici privilegi del "santuario" creditizio. Il coordinamento delle attività è gestito da un consiglio di amministrazione i cui membri vengono scelti nelle periodiche assemblee dei soci durante le quali si verificano le linee di azione. Il consiglio di amministrazione è aperto alla partecipazione dei soci che lo desiderano. Promuove poi la nascita e la sperimentazione di Comprensori Provinciali e Gruppi extra-regionali il più possibile autogestiti (secondo il principio "massima autonomia e massima responsabilità") con l'obiettivo di contribuire a creare le condizioni affinche possano nascere nuove Mag autonome sui singoli territori.
- Il lavoro all'interno della cooperativa è in parte retribuito seguendo una pratica di parità salariale (non ci sono professionisti superpagati e impiegati sottopagati) e in parte volontario.
- Opera dal 16.11.88 prevalentemente i Emilia Romagna con oltre 650 soci e con una raccolta di Capitale Sociale di oltre 1,5 miliardi.
- I settori finora finanziati sono: Agricoltura biologica e agriturismo; cooperative sociali (accoglienza di minori e di tossicodipendenti o finalizzate alla creazione di opportunità di lavoro per persone svantaggiate); attività editoriali su temi di impegno sociale, ecologista e pacifista; attività nel campo della salute e dell'alimentazione naturale; un laboratorio di musicoterapia; cooperative di carcerati ed ex carcerati; Comunità di famiglie per l'affido di minori; un centro di prima accoglienza per terzomondiali; avviamento di attività lavorative per immigrati; commercio equo e solidale; attività ecologiste, pacifiste e di solidarietà internazionale; piccole attività artigianali (prodotti da forno biologici, calzature fatte a mano); attività culturali (emittenti radio altenative, compagnie teatrali, gruppi musicali, circoli culturali, uno studio di registrazione, centri di produzione multimediale, iniziative di educazione interculturale, ecc.); tecnologie appropriate (impianto di riscaldamento e stufe a cippato, bici micromotorizzata); una Comune autogestita libertaria ed ecologista e altro ancora.
- Per ulteriori informazioni: MAG 6 Scrl, Via Vittorangeli 7/d, 42100 Reggio Emilia, tel/fax 0522/454832, E-mail: mag6@comune.re.it

Attività extrafinanziarie
Come abbiamo già detto in precedenza, ad eccezione della finanza, attività che per legge può essere esercitata in via esclusiva della sola cooperativa, le altre attività extrafinanziarie sono promosse dalla Associazione Mag 6, spesso in collaborazione con altri soggetti, vedendo in questo un elemento di stimolo e di ricchezza reciproca molto importante. E' importante precisare inoltre che ogni singola attività punta, all'interno di valori di riferimento comuni, ad una propria autogestione sia politica che economica. Queste sono le iniziative attualmente in piedi:
- Approfondimento e confronto culturale. Vengono promossi insieme ad altre realtà incontri e seminari su tematiche legate in particolare all'economia ("Verso l'isola che non c'è" nel 1991; "500 anni bastano. Cambiamo rotta!" nel 1992; "Economia e felicità: un incontro possibile" nel 1994, "Liberarsi dalla dorata schiavitù del consumismo" nel 1996). Vengono pubblicate due piccole collane, "Frammenti" ed "Attrezzi" per stimolare un approfondimento ed un confronto culturale e per offrire strumenti pratici di intervento nel quotidiano.
- Il progetto Pollicino. L'obiettivo è quello di far conoscere quelle realtà normalmente poco visibili che operano sul territorio sui temi della pace, della solidarietà, dell'ambiente, della cultura e dell'economia alternativa e di promuoverne una reciproca collaborazione. E' stata così pubblicata "Pollicino Guida alla Reggio Alternativa" una sorta di catatalogo/pagine gialle che presenta oltre 120 realtà alternative reggiane fra gruppi, associazioni, cooperative ecc. Dal novembre '93 esce (per abbonamento) "Pollicino Gnus", mensile delle attività alternative che si propone di raccogliere e diffondere le iniziative e le attività che si promuovono a Reggio Emilia (e non solo). Ogni Primo maggio poi si tiene Pollicino in fiera", la Mostra-Mercato delle esperienze che fanno riferimento a questo circuito. Nel gennaio '97 è nato infine "Pollicino Saund - Archivio musicale" che raccoglie CD sulla musica e la canzone popolare, sociale, politica, medioevale, sperimentale ecc. (per accedere all'Archivio occorre abbonarsi) e che promuove iniziative di approfondimento sui temi dell'Archivio stesso (conferenze, stages, corsi ecc).
- Teatro dell'oppresso. Insieme al "Centro Teatro dell'Oppresso" di Reggio Emilia viene promosso lo strumento teatrale per affrontare con maggior consapevolezza situazioni di conflittualità sia sociali che interpersonali, potendo utilizzare strumenti non solo verbali (Teatro Forum, Teatro Immagine, Teatro Invisibile).
- Bilanci di Giustizia. Aderendo alla campagna nazionale "Bilanci di Giustizia" si è costituito un gruppo di persone che ha iniziato a mettere in discussione il proprio stile di vita e le proprie scelte di consumo in base al fatto che dietro ad ogni oggetto acquistato c'è una storia che può essere di liberazione o di oppressione, di dignità o di sfruttamento. L'impegno del gruppo è rivolto alla autoformazione, alla creazione di strumenti che facilitino concretamente un cambiamento del proprio stile di vita e ad iniziative di sensibilizzazione della collettività (es. la partecipazione alle campagne nazionali per un "consumo critico" promosse dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano (PI): "Scarpe giuste" nei confronti di Nike e Reebok e "Giochi leali" della Chicco),
- Gruppo di acquisto collettivo. Il Gruppo d'Acquisto Collettivo dà la possibilità a più persone di acquistare prodotti biologici in quanto, rivolgendo il suo lavoro ai soci della Associazione, riesce a contenere la percentuale di ricarico ai prezzi di fattura. L'azione del GAC si sviluppa su tre diversi livelli. Il primo è quello della reperibilità locale dei prodotti: è molto importante tener presente che anche il trasporto di prodotti biologici può inquinare l'aria! E' evidente che non è possibile essere totalmente autosufficienti anche solo da un punto di vista alimentare, è per questo motivo che vengono in seguito presi contatti con cooperative o aziende agricole extraterritoriali e solo in ultima analisi con gli eco-distributori. L'iniziativa funziona attraverso un listino trimestrale che contiene un elenco di prodotti biologici o provenienti dal commercio equo e solidale. Gli ordini vengono raccolti con pagamento anticipato per poter pagare le fatture al momento della consegna dei prodotti.
- Rete di Economia Locale (R.E.L.). Dal 26 gennaio 1997 è attiva una rete di scambio locale, purtroppo talvolta confusa con il fenomeno, ormai dilagante in Italia, delle Banche del Tempo da cui si differenzia anche e non solo a causa della accezione economica data al progetto che favorisce fra gli aderenti scambi di competenze, beni e servizi utilizzando come unità di misura non denaro, ma il tempo utilizzato. Vengono così valorizzate "ricchezze" che normalmente non vengono considerate perché non possono essere tradotte in denaro, e contemporaneamente si favorisce un arricchimento delle relazioni interpersonali all'interno della comunità locale. Hanno finora aderito al progetto 80 fra uomini e donne convinti del fatto che non solo con il denaro è possibile fare economia.
- Progetti Alternativi per l'Energia e l'Ambiente (PAEA). Il proposito del gruppo è quello di svolgere attività di promozione, informazione e realizzazione di progetti relativi al risparmio energetico, all'uso delle energie rinnovabili, alla depurazione delle acque, alla tutela ambientale e ai sistemi di economia locale. Tutto ciò attraverso consulenze dirette, distribuzione di opuscoli tematici, organizzazione di corsi e partecipazione ai progetti finanziati.
- Infoshop. Piccolo punto vendita di libri, riviste e dischi dell'editoria alternativa (ma non solo). Potete trovare materiali sui temi dell'economia alternativa, del consumo critico, dell'ecologia, dell'antimilitarismo, del disagio e della difficoltà a vivere, dell'educazione, dell'autogestione, delle medicine e dell'alimentazione naturale ecc. All'aspetto più "commerciale" si vuole poi affiancare quello più "culturale" della presentazione pubblica di materiali presenti nell'Infoshop stesso.
- Gruppo Mag Scuola. Si propone di realizzare nelle scuole Medie e Superiori di Reggio Emilia un progetto di "Educazione alla Mondialità e al Consumo Critico". Si tratteranno, in particolare, le problematiche legate allo sfruttamento del lavoro minorile sia in Italia che all'estero, al potere delle multinazionali e al potere del consumatore di influenzare con le sue scelte le regole del mercato globale. L'obiettivo è quello di diffondere negli studenti la consapevolezza dell'importanza del consumo critico e della necessità di formare cittadini sensibili a queste tematiche.