Rivista Anarchica Online
Un caso di obiezione di coscienza totale
a cura della Redazione
Roberto Francesconi, di Brescia è detenuto nel carcere militare - o meglio nel "lager" - di Peschiera del
Garda, per aver dichiarato il proprio rifiuto ad indossare la divisa e di prestare servizio militare, o civile.
Si tratta di un ennesimo caso di repressione delle istituzioni e del regime nei confronti di chi è
considerato "diverso".
Il compagno Roberto Francesconi ha così motivato il suo rifiuto di obiettore totale di coscienza:
"Rifiuto di prestare servizio militare: rifiuto di prestare servizio civile, perché anarchico, cioè libertario,
quindi antiautoritario: di conseguenza lo stato e tutti i suoi organismi'
Stato, da sempre - per sua natura storicamente provata - sinonimo di sfruttamento di molti da parte di
pochi; sinonimo di parzialità, di coercizione; sinonimo di repressione di ogni dissenso; sinonimo di
conservazione egoistica di interessi privati, di corruzione dilagante e inarrestabile; sinonimo di ipocrisie,
di arroganza e di ottusità brutale e esasperante.
Stato, responsabile di ogni bruttura e stortura morale, di ogni rivolta, di ogni violenza e di ogni rabbia
perché a sua volta -, sinonimo di violenza continua e aggravata ai danni della personalità, della razionalità
e della autodeterminazione di ogni singolo individuo.
Quindi la mia morale rivoluzionaria (cioè "rivolta permanente con ogni mezzo possibile ed immaginabile"
contro ogni ingiustizia e oppressione) mi impone di non accettare un solo compromesso con ciò che
aborro: a ogni costo e a qualsiasi rischio.
Ma non è da credere che non saprò meditare freddamente e lucidamente una risposta adeguata e
altrettanto significativa alla violenza di cui oggi sono in balia, vittima innocente.
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