Rivista Anarchica Online
RASSEGNA LIBERTARIA
a cura della Redazione
Q.R. (Quaderni Reichiani), Redazione: Cupa Caiafa 36, 80122 Napoli, c.c.p.6/19245 intestato a
Centro Studi W. Reich - Napoli, periodicità quadrimestrale, formato cm. 17x24, pagine 70, lire 1.200,
abbonamento annuo lire 3.000.
Il Centro Studi "Wilhelm Reich" di Napoli cura, tra le altre sue attività, la pubblicazione di una rivista
quadrimestrale intitolata "QR", dalle iniziali di Quaderni Reichiani.
Ne segnaliamo qui l'ultimo numero, interamente dedicato al bilancio delle esperienze di un asilo
libertario promosso a Napoli da alcuni membri del Centro Studi "Wilhelm Reich": il sommario del
numero fornisce già un'indicazione del "taglio" con il quale gli autori - tutti insegnanti o assistenti
sociali - hanno affrontato l'argomento. Dopo una prefazione di carattere generale ed una
presentazione del collettivo, si affrontano i problemi del carattere e gli obiettivi politici, il cibo, i
giochi, le uscite, il caso di un bambino "diverso"; vengono infine riprodotte alcune pagine di diario
ed i documenti ritenuti più significativi. È impossibile sintetizzare in poche righe le molteplici
indicazioni che emergono dagli interventi dei vari partecipanti all'esperienza dell'asilo libertario. Nel
quaderno vengono infatti affrontati con efficaci esempi i problemi principali riscontrati nel tentativo
di instaurare un rapporto libertario con i bambini. Un obbiettivo ben più difficile di quanto si possa
pensare, come osserva acutamente uno dei promotori dell'asilo libertario: "Se mi fossi sacrificato per
loro (i bambini, n.d.r.) - scrive Luciano Rispoli - dimostrandomi più disponibile di quanto lo fossi in
realtà, avrei accumulato rancore e ostilità verso i piccoli, perché 'mi costringevano a stancarmi o a
giocare o a star loro appresso'. In casi del genere l'ostilità verso i bambini si manifesta in modo più sottile
e dannoso. Arrabbiarsi con loro direttamente perché vi hanno scocciato con un capriccio o un ricatto
affettivo provoca conseguenze molto meno gravi di una violenza psicologica indiretta, come metterli in
ridicolo, considerarli stupidi, farli sentire incapaci. D'altra parte se l'adulto non finge con se stesso e con
i bambini anche se è irritato e nervoso, non scaricherà su di loro il proprio stato emotivo perché
indirizzerà la sua ostilità verso la causa vera del suo malessere, che è quella esterna, sociale. Ed è perciò
che sarà in grado di soddisfare le richieste dei bambini con serenità e piacere."
Quest'ultima osservazione permette di sottolineare uno degli aspetti fondamentali di quest'esperienza
di asilo libertario, che la differenzia da altre impostate in modo ben differente: si tratta della coscienza
dello stretto ed imprescindibile legame esistente tra realtà interna ed esterna all'asilo e
dell'impossibilità di "risolvere i problemi" tenendo l'attenzione puntata sulla sola realtà interna. È
partendo da queste basi che viene duramente contestata l'attuale ondata reazionaria - in campo
pedagogico - in corso negli Stati Uniti contro l'educazione non-repressiva propagandata (pur con forti
limiti) dalle opere del pedagogista Spock negli anni 50-60. Oggi che lo stesso Spock ha modificato in
senso autoritario il suo pensiero e che tutta la giovane generazione educata alla luce delle sue prime
teorie viene criticata e giudicata "infelice", la reazione sta avanzando.
Open Road, redazione e amministrazione: Box 6135, Station G, Vancouver, B.C., Canada; periodicità
irregolare; formato cm. 28x42; pagine 32; una copia 60 cents ($ canadese); abbonamento non previsto.
A Vancouver, all'estremità occidentale del Canada, ha iniziato da poco le pubblicazioni Open Road
(Strada Aperta), un giornale di chiara impostazione libertaria che si caratterizza innanzitutto per la
sua veste grafica. Trentadue pagine grande formato, copertina in policromia, impaginazione moderna,
"veloce", ricca di fotografie e di disegni: questi gli aspetti estetici che subito distinguono questo nuovo
giornale dalla maggioranza delle pubblicazioni libertarie, perlopiù ancora legate a schemi ed a gusti
vecchi di qualche decennio e inadeguati per una propaganda efficace.
Anche l'impostazione redazionale di Open Road è decisamente originale: da segnalare innanzitutto
l'estrema varietà dei temi affrontati sulle pagine del giornale. Dalla medicina alternativa alle lotte
operaie, dai problemi dei bambini a quelli del separatismo nello stato del Quebec, dalla politica
internazionale all'arte, praticamente tutti gli aspetti della vita sociale ed individuale sono oggetto
dell'interesse della redazione. Ne scaturisce un giornale estremamente vivace, legato (ma non ristretto)
alla realtà canadese, con un giusto equilibrio tra parti storiche ed attualità. Accanto alla
"rievocazione" del movimento machnovista in Ucraina all'inizio degli anni Venti possiamo perciò
trovare le recensioni di alcuni films a contenuto sociale, una vivace intervista con il pittore anarchico
Flavio Costantini, un articolo su di una rete di distribuzione alternativa dei prodotti alimentari.
Bakunin cent'anni dopo - atti del convegno internazionale di studi bakuniniani
Sono finalmente usciti, per le Edizioni Antistato, gli Atti del convegno internazionale di studi
bakuniniani. Il volume, dal titolo "Bakunin cent'anni dopo" (472 pagg., 5.000 lire), raccoglie le relazioni,
le comunicazioni e le discussioni del convegno tenutosi a Venezia dal 24 al 26 settembre scorso, con la
partecipazione di decine di studiosi e con la presenza viva di centinaia di militanti venuti da tutta Italia
ed Europa. Per il suo approccio interdisciplinare (sociologico, politico, storiografico, filosofico,
pedagogico, ecc.) il convegno ha rappresentato un modello originale di lavoro.
Nel loro complesso questi Atti costituiscono il più completo ed aggiornato contributo alla conoscenza
ed alla comprensione del pensiero e dell'azione del "padre dell'anarchismo".
Le richieste degli Atti possono essere indirizzate direttamente alle Edizioni Antistato (cas. post. 3246,
Milano, c.c.p. 3/36963).
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