Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 7 nr. 57
maggio 1977


Rivista Anarchica Online

AL CINEMA
a cura di Rozac

Dersu Uzala
di Akira Kurosawa

Anche questa volta il grande giapponese ha fatto centro: Dersu Uzala è un capolavoro di quello che raramente è dato vedere al cinema e che molto difficilmente passerà inosservato in una ipotetica storia dei capolavori dell'arte cinetica. La storia della pellicola è delle più semplici, l'amicizia tra un graduato dell'esercito russo inviato in Siberia per effettuare dei rilevamenti cartografici ed un vecchio cacciatore, appunto Dersu Uzala, nell'immenso palcoscenico naturale offerto dalla Siberia. Bene, con toni che non toccano mai il vieto sentimentalismo, il feuilletton, il romanticismo da caserma Kurosawa riesce a delineare il ritratto dei due e della amicizia che nasce e si rinsalda sino a divenire vero e proprio amore senza la minima sbavatura, con un lirismo che non esiteremmo a definire zen e che ci compenetra profondamente nella vicenda sino a farcela vivere di persona. La critica più sciatta ha definito la pellicola "film per ragazzi" e questa è l'ennesima riprova che i prezzolati del Sindacato Critici Cinematografici nulla a volte comprendono del cinema troppo intenti a sviscerare messaggi che vengono presentati da immani ignoranti che spacciano per cinema soggetti ignobili: ben venga questo tipo di film per ragazzi e ne vengano ogni settimana di pellicole come queste sui nostri schermi, oltre alla vista ci rifaremmo più spesso il cuore. Mai un film ha compenetrati il ruolo dell'amicizia tra uomini e del profondo rapporto che esiste tra uomo e natura come questo film, mai si è visto lavorare così bene attori sino ad ora sconosciuti - Maksim Munzunk, il vecchio Dersu Uzala, resterà scolpito nella nostra mente e nel nostro cuore - mai si sono visti scenari naturali più belli e che colpiscono per la loro selvaggia semplicità. Occorre anche dire che per la prima volta si è lavorato alla vera luce del sole - grazie alla tecnologia avanzatissima dei giapponesi ed alle loro lenti ultrasensibili - ed anche di questo va dato atto al coraggio dell'autore che ha inteso rompere anche in quel senso con la cinematografia corrente con il risultato di fare un film che ben difficilmente si dimenticherà e che potrebbe servire da esempio a molti dei nostri cineasti, impegnati solo a truffare gli spettatori.