rivista anarchica
anno 48 n. 427
estate 2018


'68

In bici a Pisa
(ricordando il '68)

di Associazione Amici della Biblioteca F. Serantini

Un sabato (piovoso) dello scorso maggio, esattamente il 6, una ventina di ciclisti ha seguito un percorso, incentrato su 6 luoghi-simbolo della storia sociale pisana di “quegli anni”, rispondendo all'appello dell'Associazione amici della Biblioteca F. Serantini. Che qui spiega e racconta.


Pisa è stata una delle città fulcro e centro propulsore del '68. Qui il movimento studentesco partì in anticipo, già nel 1963 iniziarono le prime rivendicazioni studentesche, per passare poi alla contestazione a Togliatti alla Scuola Normale nel marzo del 1964 e alle Tesi della Sapienza del febbraio del 1967. Così che in poco tempo la nostra città diventò un laboratorio politico di portata nazionale.
In questi anni, la città è attraversata da grandi manifestazioni, non solo per rivendicazioni di ambito locale, ma anche internazionaliste come ad esempio quelle contro il Golpe dei Colonnelli greci, in denuncia dell'assassinio del Che, contro la Guerra del Vietnam e in solidarietà con la Primavera di Praga.

Con questa biciclettata abbiamo voluto ripercorrere gli eventi accaduti a Pisa, raccontarli, narrarli attraverso parole, musica e documenti d'epoca, dei quali il nostro centro di documentazione è ricchissimo.
Piazza Serantini (la partenza della biciclettata)

1. Marzotto

Aprile 1968 scioperi e corteo alla fabbrica tessile Marzotto. Cassa integrazione e riduzione orario di lavoro per i circa 850 occupati.
8 giugno 1968 la Marzotto comunica l'intenzione di sospendere per 15 giorni la produzione; solidarietà ai lavoratori da parte dei vari partiti. Ci saranno vari scioperi e cortei, al primo parteciperanno oltre 4000 persone. Il 22 giugno il sindaco Giulio Battistini requisisce la fabbrica (l'intento è che nessuno porti via i macchinari e non certo garantire la continuità della produzione). Il 24 sciopero generale.
Gli operai montano tende intorno alla fabbrica e gli studenti si uniscono alla protesta.
4-5 settembre gli operai occupano Ponte di Mezzo, l'agitazione termina con il trasferimento degli operai in due aziende locali.

Piazza Serantini (la partenza)

2. Piazza dei Cavalieri

Il 3 marzo del 1964 arriva il segnale che stava succedendo qualcosa: nella storica Sala degli Stemmi della Scuola Normale Superiore, Palmiro Togliatti aveva appena finito di parlare dei comunisti e della crisi del secondo dopoguerra quando un giovane normalista interrompe il Migliore chiedendo perché i comunisti in Italia non avessero fatto la rivoluzione. La risposta di Togliatti fu vaga e lo stesso chiuse la discussione con parole severe: “Devi ancora crescere. Provaci tu a fare la rivoluzione”. La risposta del giovane fu irriverente: “Ci proverò”. Togliatti morirà pochi mesi dopo, quel giovane era Adriano Sofri, che sarà uno dei leader della contestazione studentesca.

3. La Sapienza

Nel gennaio del 1964 avviene la prima occupazione della Sapienza, un'azione che durerà pochi giorni, terminerà il 24 gennaio.
7-11 febbraio 1967 la Sapienza è occupata dagli studenti per impedire lo svolgimento della prevista Conferenza dei Rettori. Lo storico palazzo viene infine sgomberato dalla polizia. Il giorno successivo gli studenti organizzano un sit-in di protesta in Piazza dei Cavalieri. Durante l'occupazione, viene stilato il documento poi noto come Tesi della Sapienza.
17 marzo 1967 tentativo di occupare la Sapienza.
20-21 febbraio 1968 nuova occupazione.
27 febbraio 1968 la Procura della Repubblica di Pisa invia 71 mandati di comparizione contro gli studenti che avevano occupato il Palazzo l'anno precedente.
11 maggio 1968 Luciano della Mea organizza una manifestazione nazionale in solidarietà con gli arrestati delle settimane precedenti a seguito dei Fatti della Stazione: 2000 persone sfilano fino alla Sapienza, dove parlano Guelfo Guelfi (in libertà provvisoria) e l'avvocato Giovanni Sorbi. Al corteo partecipano, tra gli altri, i registi: Bellocchio, Taviani, Lizzani e aderiscono Lelio Basso (presidente Psiup) ed Emilio Lussu.
28 aprile 1968 incidenti nella vicina Piazza San Frediano nella cui chiesa viene celebrata una messa per Mussolini. I manifestanti cercano di entrare in chiesa dove la polizia aveva rinchiuso i fascisti.
1 maggio 1968 parte dalla Sapienza una manifestazione che arriva in Piazza dei Miracoli, i manifestanti appartenenti al Potere Operaio salgono sulla torre, ammainano il tricolore e issano una bandiera rossa.

Piazza dei Cavalieri (2 tappa della biciclettata)

4. Cinema Arno

Aprile: 5 giorni di sciopero alla Saint Gobain.
Il 20 settembre 1968 i dipendenti sono 1850, di cui 300 sono messi in cassa integrazione a zero ore. I sindacati proclamano lo sciopero a tempo indeterminato.
Il 26 settembre sciopero generale, chiude anche la Torre.
Incidenti nelle varie giornate che seguono, fino ad arrivare al 15 ottobre quando al Cinema Arno, durante un'assemblea cittadina, la polizia irrompe sparando lacrimogeni e manganellando i presenti. Tre giovani partecipanti, Marmugi, Procopio e Controzzi, vengono arrestati e processati per direttissima.
Il 18, durante un presidio di studenti e operai davanti alla Saint Gobain, l'auto del direttore viene bloccata e contro essa viene lanciato un grosso sasso che rompe il lunotto posteriore. Nell'occasione sono denunciati alcuni dei partecipanti, tra cui Cazzaniga, Sofri, Pietrostefani, Gattai, Piccioni, Bandelli, Gimmelli...

Piazza dei Cavalieri (Intervento del prof. Giampaolo Borghello rievocante
i giorni della contestazione studentesca alla Normale di Pisa)

5. Piazza della Stazione

Il 15 marzo viene convocata dalla CGIL una manifestazione in Piazza San Paolo all'Orto, che termina con una contestazione al segretario della Camera del lavoro. Dalla piazza parte un corteo spontaneo che si dirige al carcere Don Bosco (dove sono detenuti Guelfo Guelfi e Marco Moraccini) e nell'occasione vengono tirate uova marce ai poliziotti schierati. Poi il corteo prosegue passando davanti alla caserma della polizia di via San Francesco per concludersi alla Stazione, dove vengono occupati i binari ferroviari poi sgomberati da una violenta carica della polizia.

Piazza Serantini (P.zza S. Silvestro)

6. Piazza XX Settembre

La protesta dei baraccati e l'occupazione (il 10 febbraio 1968) del Municipio. Tutto parte dalla tragica morte di stenti di una bimba di 5 anni.
Settembre 1968 protesta di via Pasquale Paoli, crolla il tetto di un'edificio e gli abitanti si trasferiscono in Logge di Banchi.
Il 25 ottobre, alcuni studenti vengono aggrediti dai fascisti che si rifugiano nella propria sede all'inizio di via S. Martino. Centinaia di persone accorrono nel centro della città e mettono sotto assedio i fascisti. In poche ore le persone diventano migliaia e la polizia perde il controllo della situazione intervenendo con cariche indiscriminate che vanno a colpire manifestanti e cittadini inermi.
Il 27 ottobre uno sciopero generale blocca tutte le attività e dopo la manifestazione ed il comizio in piazza Martiri della Libertà organizzati dai sindacati e dai partiti della sinistra istituzionale, un corteo spontaneo di alcune migliaia di persone si dirige verso la sede dell'Msi. La polizia reagisce duramente con nuove violente cariche, durante uno dei numerosi scontri, sul lungarno Gambacorti, lo stesso dove verrà picchiato e arrestato Franco Serantini nel 1972, un lacrimogeno sparato ad altezza d'uomo colpisce mortalmente uno studente estraneo alla manifestazione, Cesare Pardini, la cui tragica morte ha un forte impatto sulla città.

Associazione Amici della Biblioteca F. Serantini


Percorso

  • 9,30 ritrovo in Piazza Serantini (P.za S. Silvestro)
  • 1 tappa Ingresso della Ex Marzotto - P.za Pontecorvo
  • 2 tappa Scuola Normale - P.za dei Cavalieri
  • 3 tappa La Sapienza - P.za Dante
  • 4 tappa Cinema Arno - Via Conte Fazio
  • 5 tappa Stazione centrale FS
  • 6 tappa Municipio - P.za XX settembre
  • conclusione in Piazza Serantini dove la Biblioteca Serantini ha offerto un aperitivo ai partecipanti