Le 
                  cucine del popolo 
                   
                 Né 
                  multinazionali,  
                  né supermercati 
                  
                
  Iniziato 
                  con gli orrori delle guerre, il terzo millennio scopre, di contro, 
                  il valore primario della terra e porta al mutamento sociale, 
                  come mostra il movimento dei movimenti planetario. La globalizzazione, 
                  indotta dalle ricerche di una scienza quasi mai etica, va messa 
                  a frutto per il nostro vantaggio, con la possibilità 
                  di individuare i prodotti dei nostri territori dalla loro nascita 
                  e dalle eventuali manipolazioni, sino alla tavola di ciascuno. 
                  L'alimentazione è stata ed è, di gran lunga, l'arma 
                  utilizzata per la schiavitù dei molti a vantaggio di 
                  pochi pochissimi, sempre più ricchi, infami e monopolizzatori. 
                  Le multinazionali obbligano a culture indifferenziate e le impongano 
                  con mezzi sempre più illeciti e pericolosi, quale la 
                  modificazione genetica, ai popoli d'ogni luogo del mondo. 
                  Su queste considerazioni si basa l'iniziativa proletaria per 
                  l'imposizione delle De.Co (Denominazioni Comunali) che consentano 
                  ai nostri agricoltori, agli artigiani e ai consumatori, un maggior 
                  benessere e la conseguente messa al bando delle multinazionali, 
                  dei supermercati e dei vari McDonalds. 
                  Ciò comporta il ritorno ad una tavola proletaria, resa 
                  migliore dalla presa di coscienza del diritto individuale di 
                  mangiare e bere meglio, e quindi anche più sano. 
                    
                  Luigi Veronelli 
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