rivista anarchica
anno 41 n. 363
giugno 2011


39 anni dopo

Per Serantini

Sono passati 39 anni e di Serantini si continua a parlare, la sua morte è ancora una ferita aperta nella storia recente della nostra società. Se ne parla, anche attraverso l’opera, recentemente presentata al Teatro Verdi di Pisa, di Francesco Filidei un giovane musicista pisano da anni emigrato all’estero.
Non è la prima volta che un artista si confronta con la tragica vita di Franco e già questo è un dato estremamente importante perché dimostra come questa storia, così magistralmente raccontata nel libro di Corrado Stajano Il sovversivo, è profondamente radicata nella coscienza civile più sensibile e libera di questo Paese. Artisti, scrittori, poeti, più o meno famosi, che fin dai primi mesi dopo la morte di Franco hanno sentito il dovere di testimoniare il proprio dolore e la propria rabbia per la morte di Franco. Come non ricordare la poesia di Franco Fortini Per Serantini pubblicata nell’opera L’ospite ingrato (1972), o la Ballata per Franco Serantini di Ivan Della Mea, o i Funerali dell’anarchico Serantini del pittore Orio Melani, o le trasposizioni teatrali della regista greca Cristina Zoniu Una morte legale, rappresentata a Pisa nel 2002, o quella di Massimo Furlano andata in scena a Udine nel 2004, ed infine l’opera S’era tutti sovversivi del videomaker Giacomo Verde (2002). Infine, la storia di Serantini rischiò di finire anche sul grande schermo: il noto regista Luigi Comencini nel 1975 pensò a un film e dopo un vivace dibattito tra favorevoli e contrari sulla stampa nazionale lasciò cadere la proposta.
L’opera N.N. Sulla morte dell’anarchico Serantini di Filidei, di cui presentiamo una recensione critica e una risposta alla recensione dello stesso autore, è stata però un evento particolare perché rispetto ad altre opere ha avuto l’imprimatur della Scuola Normale Superiore di Pisa che l’ha inserita nel proprio programma concertistico ed è stata preceduta da una conferenza/dibattito che oltre all’autore e a Stefano Busellato, il librettista dell’opera, ha visto la partecipazione di Carlo De Incontrera, direttore artistico della stagione concertistica della Normale, lo scrittore Corrado Stajano e lo storico Marco Revelli.
È la prima volta che una grande istituzione culturale e scientifica del nostro Paese si occupa di Serantini, a quasi quarant’anni dalla morte, forse qualcuno in alto ha compreso che è l’ora di rendere giustizia, almeno artistica, a Franco?

Franco Bertolucci

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N.N. Sulla morte dell'anarchico Serantini di Federico Russo, Francesco Filidei

Il ragazzo sardo di Corrado Stajano