rivista anarchica
anno 34 n. 300
giugno 2004


 

Ricordando Giuseppe Pontremoli

Ho conosciuto Giuseppe Pontremoli molti anni fa, in occasione della preparazione di un numero di “Volontà” dedicato all'educazione, Il bambino tra autorità e libertà. A dimostrazione che le prime impressioni ingannano, al primo incontro mi è sembrato difficile, quasi scontroso, quasi come la sua scrittura irruente un po’ scabrosa. Mi avevano colpito nell'articolo scritto allora, Cattivi maestri, l’attenzione per i bambini e l’amore per i libri che leggeva e citava come doni per il lettore. Non ci voleva poi molto a scoprire la sua generosità e la sua cura per le persone che incontrava.
Era allora nella redazione di “Linea d'ombra”, diretta da Fofi. Più tardi ci siamo rincontrati e mi ha invitato ad entrare nella redazione di “école”, dove siamo stati insieme per anni. Teneva una rubrica di libri, Leggere negli anni verdi, che era una miniera di tesori: trovavi scrittori classici, insieme a sconosciuti, tenuti insieme dalla sua passione di lettore straordinario.
Ma soprattutto Giuseppe era un maestro, e in particolare un maestro di lettura. Girava per le scuole, e dovunque lo chiamassero, per mostrare, con la sua voce profonda e straordinaria, che leggere può diventare sempre di nuovo un’avventura, che le storie sono boe essenziali per la navigazione nella vita, e che cosa vuol dire veramente amare i libri, non come oggetti, ma mondi viventi.
Il 9 aprile è morto a Milano, dopo una malattia che l’ha distrutto in pochi mesi. Era appena uscito il suo libro, Elogio delle azioni spregevoli, per le edizioni l’ancora del mediterraneo, dove accanto a squarci autobiografici, ci sono tutte le sue passioni, il suo mondo, i libri, personaggi, bambini, maestri.

“In ogni libro letto, c’è un libro da leggere che nessuno leggerà. Ogni morte è prematura.
Spiagge sono le pagine del libro.
L’oceano è stupore del vento.
Umidi sono i bordi dell’infinito”
(Edmond Jabès)

“école” (www.scuolacomo.com/ecole) gli dedica il numero di giugno che raccoglie una parte degli articoli pubblicati sulla rivista. Si può trovare on line sul sito di Fahrenheit l’ultima intervista di Giuseppe: www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/puntate.cfm.

Filippo Trasatti

Copertina di "Rabbia Birabbia" di Giuseppe Pontremoli, edito da Nuove Edizioni Romane