Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 20 nr. 171
marzo 1990


Rivista Anarchica Online

Uscita dal barattolo

Non ho mai avuto niente contro lo stato e le varie istituzioni; è logico: vivevo in una campana di vetro, protetta da tutte le varie ingiustizie. Non ero a conoscenza di nulla o meglio, sapevo solo le cose positive.
Poi un giorno, non mi ricordo neanche come, ho cominciato a cercare degli errori in tutto ciò che vedevo... cioè, che mi facevano vedere! Non poteva essere tutto così perfetto, così pulito. Se era così, perché continuavo a vedere gente che soffriva, che parlava di rivoluzione o di autogestione? Mi ripetevano che lo stato faceva il possibile per migliorare la situazione, ma hanno dimenticato di specificarmi di chi: la SUA o la NOSTRA? Beh, questo l'ho capito da sola! Volevo un'ideale e dovevo cercarlo. Volevo sapere tutto (un po' eccessivo eh?!)... partivo da un nome e lo approfondivo fino alla fine. Odiavo l'ignoranza e tutti quelli che se ne fregavano di ciò che ci circondava. Non doveva essere così.
Ma forse è meglio essere IGNORANTI: facciamo contenti i capi (io fortunatamente problemi di questo genere li ho incontrati solo nell'ambito scolastico e a volte a casa!). È solo questo che vogliono! Come possono manovrarci se abbiamo un minimo di intelligenza. Ci vogliono far diventare MANICHINI, ma non si rendono conto che è la loro stessa condizione.
"Ci chiudono dentro barattoli, ci prendono a calci e siamo solo giocattoli" come diceva una canzone di Renato Zero. Comunque, bando alle chiacchiere, io sono uscita fuori da quel barattolo, contro la volontà di tutti, genitori compresi. Sono anarchica o apolitica (come vi pare!) e ne sono fiera. Una delle cose migliori che mi potevano capitare! Ma a quanto pare sono l'unica ad esserne fiera. I miei si sono addirittura offesi e vergognati. Mi hanno proibito di portare ancora quelle spille e di pensarla in QUEL MODO.
"Meglio ignorante che delinquente" - la loro ultima frase.
E così io sarei una DELINQUENTE? Da questo io mi rendo conto che sono loro i veri IGNORANTI e tutti quelli che la pensano così. Non hanno capito niente dell'anarchia e degli anarchici. Il potere e la violenza sono le cose che noi (non mi ci dovrei mettere anch'io visto che sono ancora un'anarchica in fasce!) da anni "combattiamo".
La vera anarchia non può ammettere la violenza.
L'idea anarchica è la negazione del potere. E il potere e la violenza sono tutt'uno.
Ma non sto a dirle a voi certe cose, le sapete meglio di me. Sono 2 anni e mezzo che la penso così e difficilmente cambierò idea, ma sono solo quattro mesi che leggo riviste di movimenti anarchici, antimilitaristi ecc...Mi chiedo spesso perché certe persone (molto spesso anche i tuoi coetanei) ti impediscono o fanno il possibile per non farti vestire in un certo modo e per "cambiarti la testa". Io la cambierei a loro la testa!!!
Ma non basta, ci descrivono come dei sognatori, dei nostalgici e a volte anche come delinquenti o violenti (vedi sopra). È chiaro: continuano a sbandierare al vento "CAZZATE" (scusate il termine) sull'attentato al Diana o sulla strage di Piazza Fontana.
A nulla servono le tue spiegazioni, a nulla serve cercare di fargli aprire gli occhi: non vieni neanche considerato: e di NOI hanno quell'immagine così deleteria che lo stato gli mostra.
Ma la cosa peggiore è quanto ti ripetono o si illudono che prima o poi ti passerà: è solo un momento di crisi. Già, poveri ragazzi senza regole! Veniamo considerati ragazzi difficili e chissà quale futuro si prospetta per loro se continuano a ribellarsi e a non sottostare alle regole della società.
Questo non è vero: anch'io ho la MIA REGOLA: io rispetto gli altri e loro devono fare lo stesso, ma al momento che vengono infranti questi patti, non esiste più nessuna regola. La cosa che più mi spaventa è il sentirmi sola nel fare e nel pensare queste cose, ma so che non e così: ci siete voi e tutti quelli che leggono questi giornali. Chissà quanti siamo... ma DOVE siamo?... E perché non ci conosciamo?
Non so se pubblicherete questo poema, non dice nulla, ma è soprattutto uno sfogo... forse non solo mio, ma anche di tutti quei ragazzi che la pensano come me.
A proposito, complimenti per il giornale redatto e organizzato in modo perfetto...però...mi chiedo perché nella corrispondenza non vedo mai lettere di PICCOLI ANARCHICI.
Non fraintendetemi, non vi sto chiedendo di farlo diventare un giornale di posta, ma a volte anche le NOSTRE lettere possono dare spunti per argomenti interessanti e inoltre aiutano molti giovani a non sentirsi i soli anarchici in una città grande come Roma. Ah, dimenticavo di dire che mi chiamo Viviana, ho 16 anni e sono di una zona che, nonostante tutto, mi piace molto: PRIMAVALLE.
Saluti anarchici a tutti da una stirneriana.
PUNKS NOT DEAD!

Viviana T. (Roma)